L’Italia e la Fase 2 : cosa si potrà fare fino al 17 giugno

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L'Italia e la Fase 2 : cosa si potrà fare fino al 17 giugno

Nella serata di ieri il Premier Conte ha parlato alla nazione illustrando la Fase 2, di seguito vi riportiamo integralmente tutto ciò che c’è da sapere.

ROMA – Ieri, attraverso una lunga conferenza stampa, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il nuovo Decreto che entrerà in vigore il 4 maggio. Il Corriere della Sera, nella sua edizione odierna, ha fatto il punto della situazione schematizzando quello che si potrà fare fino al 17 giugno, con annesse date.

L’Italia e la Fase 2: cosa si può fare punto per punto

1) Cosa si può fare da oggi

– Le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere altre quote di mercato, possono riaprire presentando un’autocertificazione e passando al vaglio dei prefetti.

– Riparte anche l’edilizia carceraria, scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico.

2) Cosa si può fare dal 4 maggio

Spostamenti: saranno consentiti “solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute” ma si “considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”. E dunque ci si potrà muovere all’interno della propria regione di residenza ma soltanto per questi motivi. Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.

Visite ai parenti: la novità è questa. Ci sarà la possibilità di spostarsi per visite “mirate” ai congiunti e qui il presidente del Consiglio Conte fa riferimento alle “famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e figli, nonni e nipoti”. Ma il divieto di assembramento rimane e gli incontri devono avvenire sempre “nel rispetto delle distanze e con le mascherine”.

L’autocertificazione resta per almeno due settimane. La scelta è motivata dal timore che gli italiani percepiscano l’allentamento delle misure come il ritorno alla vita di prima, uno stato d’animo che potrebbe ripercuotersi drammaticamente sulla curva dei contagi.

Dispositivi di protezione. Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. E quindi dentro i negozi, negli uffici, nelle fabbriche, sugli autobus, sulla metropolitana, nei treni e a bordo degli aerei bisognerà coprirsi naso e bocca.

Parchi e sport all’aperto. Un altro pezzetto di libertà riconquistata è la possibilità di passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, purché a distanza dagli altri. Parchi, ville e giardini pubblici riapriranno su tutto il territorio nazionale, ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere “contingentati”, e i sindaci potranno attuare restrizioni, sempre seguendo la curva dei contagi. Le forze dell’ordine controlleranno il rispetto delle norme.

Mare e montagna. Si potrà andare al mare per nuotare e fare passeggiate in montagna: attività motorie da soli o al massimo in due, ma non ci si potrà trasferire nelle seconde case.

Messe e funerali. La Chiesa da settimane prova a convincere il governo a far celebrare la Santa messa, ma per gli scienziati è ancora troppo rischioso. Sul fronte delle cerimonie religiose si potranno soltanto celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di quindici persone con mascherine e rimanendo a distanza. Le persone ammesse alla funzioni dovranno essere soltanto i familiari più stretti.

Cibo da asporto. Bar e ristoranti rimangono chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto “da consumare a casa o in ufficio” e non rimanendo davanti ai locali.

Aziende. Si rimettono in moto le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere.

Ristrutturazioni private. Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare, perché l’Inail stima che il settore presenta un indice di rischio tra i più bassi. In tutte le riunioni il premier ha raccomandato il rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza.

3) Cosa si può fare dal 18 maggio

Negozi. Potranno riaprire i negozi di abbigliamento e di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.

Mostre e musei. Cinema, teatri e sale da concerto resteranno chiuse, come i pub e le discoteche. Non è possibile organizzare feste pubbliche e private, anche nelle case. Riaprono invece i musei e si potranno visitare le mostre con ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine.

Allenamenti di squadra. Gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi sempre mantenendo le distanze.

4) Cosa si può fare dal 1 giugno

Bar e ristoranti. Dopo la lunga attesa potranno riaprire bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie. In base all’ampiezza dei locali e agli spazi disponibili i ristoranti perderanno la metà dei posti a sedere a causa delle regole di distanziamento: due metri tra un tavolo e l’altro. I camerieri indosseranno guanti e mascherine.

Estetiste e parrucchieri. Si potrà andare su appuntamento perché bisognerà rispettare il rapporto di un lavoratore per un cliente. Poiché non è possibile mantenere la distanza, entrambi dovranno indossare la mascherina e i guanti.

5) Cosa si può fare il 17 giugno

Esame di maturità. I ragazzi potranno rientrare a scuola e sostenere l’esame di maturità.