Pallavolo

Italia leggendaria: battuto il Brasile al tiebreak, è finale mondiale contro la Turchia

Italia volley esulta dopo Brasile – Credit: FIPAV

Ai Mondiali 2025 successo per 3-2 in semifinale delle Azzurre sul brasile con Antropova ed Egonu decisive. Domani la finale

BANGKOK – L’Italia è in finale dei Campionati del Mondo 2025. Le azzurre hanno sfatato il tabù (iridato) Brasile al tiebreak staccando il pass per il match che assegnerà il titolo mondiale. Come nel 2018 la nazionale femminile proverà a sollevare al cielo di Bangkok un trofeo conquistato 23 anni fa (2002 a Berlino) e che arricchirebbe ulteriormente la scintillante bacheca di una straordinaria generazione di pallavoliste. Intensa come da pronostici la sfida delle sfide con il Brasile ha messo l’una di fronte all’altra le finaliste dell’ultima VNL e, più in generale, due delle più forti squadre degli ultimi anni.

Le azzurre, solide e a tratti incontenibili, hanno saputo trovare le giuste contromisure alla solita Gabi che nulla ha potuto al cospetto delle ragazze “speciali” del CT Julio Velasco. Adesso testa a domani quando alle ore 14:30 (in diretta su Rai 1, Dazn, Rai Play e VBTV) andrà in scena l’ultimo atto di questo lungo ed entusiasmante Mondiale: Italia-Turchia. Da una parte l’Italia delle 35 vittorie consecutive, delle due VNL consecutive vinte e dell’oro Olimpico conquistato a Parigi, e dall’altra la Turchia del CT italiano Daniele Santarelli e della strepitosa Melissa Vargas. Sarà spettacolo in una finale che saprà regalare forti emozioni.

LA CRONACA

Velasco affronta il Brasile schierando dall’inizio l’Italia “tipo”: Orro palleggiatrice, Egonu opposto, Fahr e Danesi centrali, Nervini e Sylla schiacciatrici, De Gennaro libero. Ze Roberto risponde con Roberta in regia, Rosamaria opposto, Diana e Julia al centro, Bergmann e Gabi in banda, e Marcelle libero. L’avvio del match è tutto di marca brasiliana: Diana al centro apre le danze mentre Rosamaria e Gabi hanno gioco facile in attacco. L’Italia fatica in ricezione mentre le brasiliane continuano a spingere trovando il primo break vero del match (7-12). I problemi in ricezione dell’Italia fanno la fortuna di un Brasile che continua a spingere con una Gabi scatenata ed un ritmo al centro quasi perfetto (8-15). Velasco intuisce il momento di difficoltà e prova a cambiare spartito tattico inserendo Antropova per Egonu e l’ingresso dell’opposto di Scandicci produce un break di 4-0 delle azzurre (14-18) che però sul più bello devono rinunciare a Orro per una leggera distorsione rimediata calpestando il piede di una compagna. L’Italia inizia a carburare tornando a -2 (20-22) con un murone di Sylla. Nonostante le contingenze rocambolesche il carattere delle azzurre produce un ultimo forcing che con Nervini si traduce in 22-23 e timeout Ze Roberto. Pausa quanto mai ristoratrice per le verdeoro che, con Rosamaria, pizzicano il blockout del 22-24 e propiziano l’errore in attacco dell’Italia che chiude il primo set (22-25).

Nel secondo set si rivede Orro mentre Antropova stampa due muri che fanno tremare il PalaHuamark a cui segue una bella giocata al centro di Fahr (4-2). L’Italia tiene bene il campo: ordinata in ricezione e cinica sottorete, la nazionale del CT Julio Velasco non da riferimenti a rete alle avversarie toccando il +4 (9-5) grazie a due attacchi a tutto braccio di Sylla. Crescita collettiva orchestrata dal solito carisma in difesa di De Gennaro che si incarica di trascinare le sue oltre le difficoltà del primo set che sembrano rimaterializzarsi quando Gabi e Diana ricuciono lo strappo sull’11-9. Dopo un timeout di Velasco Antropova risolve un’azione nata male in ricezione e poi salvata da Orro. Quando Nervini viene murata (12-11) Velasco mette Giovannini per Nervini ma nell’azione seguente anche Antropova subisce il muro brasiliano che rimette in completo equilibrio il set (12-12). Nel momento di maggior difficoltà Antropova piazza un pallonetto letale mentre la neoentrata Giovannini (per Nervini) insacca un pallone tra muro e rete che ridà respiro all’Italia. Gabi però non molla mentre dall’altra parte un muro di Danesi rimette le azzurre sul +3 (19-16). Gabi spara fuori un colpo non impossibile a cui però segue il muro di Diana su Sylla (20-17). 3 preziosissimi punti di break che le azzurre difendono con le unghie e con i denti conquistando il secondo set 25-22.

Nel terzo set la battaglia infiamma: Gabi inizia, Sylla risponde. Antropova subisce un muro a cui segue l’ace di Diana che però scatena l’opposta azzurra che piazza il blockout e poi due ace (5-4). Con Sylla le azzurre toccano il +2 (12-10) ma le brasiliane con una fase muro-difesa di rara precisione ed efficace tornano avanti con Gabi e le giocate in fast di Julia (15-17). Nel momento di maggior difficoltà sale in cattedra Kate Antropova e, a suon di attacchi vincenti e presenza a rete, rimette le azzurre avanti (21-19). Ze Roberto chiama timeout, riorganizza le sue e trova il muro del nuovo pari (22-22) che induce Velasco a chiamare timeout. La contromossa è il doppio cambio con Egonu che entra e piazza il blockout del 24-23 a cui replica immediatamente Gabi (24-24). Si va ai vantaggi e Gabi con un colpo di autentica classe regala il primo vantaggio al Brasile (24-25) annullato da una prodigiosa parallela di Egonu. Diana al centro rimette le brasiliane nelle condizioni di chiudere il set ma Roberta cicca il servizio. Gabi respinge il primo setball azzurro mentre Diana mura Antropova costretta ad attaccare in equilibrio precario (27-28). Antropova si rifà piazzando un gran colpo a cui però segue il blockout di Rosamaria (28-29) e il muro di Julia che porta il Brasile sul 1-2 (28-30).

Nel quarto game Velasco riconcede campo ad Egonu che parte bene in attacco ed al servizio (6-4). Momento positivo immediatamente spento da una onnipotente Gabi che con due colpi sopra il muro porta le sue avanti 8-10. I guizzi di Sylla, Egonu e Danesi rimettono le azzurre nel set (12-12) per poi prendere il +2 grazie al doppio cambio che produce un muro di Antropova e due attacchi out di Bergmann (16-13). Giovannini e poi Fahr a muro su Gabi lanciano l’Italia sul +4 (19-15). 2 dei 4 punti di margine si volatilizzano quando Gabi salva un pallone destinato al taraflex poi trasformato di rapina da Kisy e Sylla spara out un attacco (19-17). Il Gabi show rimette le brasiliane in partita (21-21) ma un attacco a tutto braccio di Sylla rimette le azzurre avanti (22-21). Un touch a muro di Sylla regala il nuovo pari alle brasiliane ma Egonu e poi due muroni di Fahr regalano il set alle azzurre 25-22.

La battaglia prosegue al tiebreak: Sylla e Egonu lanciano l’Italia avanti (4-2) ma Rosamaria e Gabi ricuciono e sorpassano (4-5) prima di subire il ritorno di Antropova (6-5) perfetta in una continua staffetta con Egonu. La sfida è epica e a tratti commovente: Bergmann indovina la parallela del pareggio, Nervini va out ma Antropova, Sylla e un errore di Gabi riportano l’Italia avanti 9-7. Dopo un timeout di Ze Roberto Gabi risale in cattedra piazzando due parallele e un blockout che ribalta nuovamente il match (10-9). Stavolta il timeout lo chiama Velasco e anche stavolta l’inerzia cambia padrone con Kisy e Gabi che sparacchiano male due palloni che rimettono l’Italia avanti 11-10. Le due squadra proseguono a braccetto fino al 12 pari. Sylla subisce il muro del 12-13 ma Egonu spazzola le mani del muro (13-13) e Danesi spara a terra il pallone del primo match ball. Il resto è storia con Egonu che mette giù il pallone della partita per chiudere la più incredibile delle semifinali (15-13).

Il TABELLINO:

ITALIA-BRASILE 3-2 (22-25, 25-22, 28-30, 25-22, 15-13)

ITALIA: Orro 2, Fahr 11, Nervini 8, Sylla 22, Danesi 5, Egonu 11, De Gennaro (L). Giovannini 4, Antropova 25. Cambi, Ne: Fersino, Akrari, Omoruyi, Sartori. All. Velasco

BRASILE: Diana 15, Rosamaria 19, Gabi 29, Bergmann 9, Roberta 2, Julia 13, Marcelle (L). Kisy 6, Macris, Ne: Lorena, Luzia, Tainara, Helena, Lais (L). All. Ze Roberto

Arbitri: Michlic Agnieszka (POL), Akulova Yuliya (KAZ)
Durata: 24’, 27’, 31’, 30’, 21’
Italia: a 4, bs 3 , m 15 , et 22
Brasile: a 2, bs 12 , m 22 , et 29.

POST PARTITA

Julio Velasco: “Una delle caratteristiche positiva di questa squadra è che non molla mai nonostante le difficoltà. Fahr nel riscaldamento che si gira una caviglia, Orro nel secondo set che si gira la caviglia pestando il piede di una compagna, tutte situazioni che ci avrebbero potuto mettere al tappeto e inece le ragazze sono rimaste nel match con lucidità. Noi non possiamo pensare che andrà tutto bene come l’anno scorso ma che, invece, sarebbero arrivate delle difficoltà. Se in queste difficoltà portiamo a casa le vittorie al tiebreak 32-30 sarà un qualcosa di straordinario come accaduto stasera. Questo gruppo ha dato il massimo in ogni allenamento, come una squadra ai primi passi. Anche gli altri lavorano bene e quindi non possiamo pensare che tutto dipenda solo ed esclusivamente da noi. Il Brasile è una squadra eccezionale allenata da un grandissimo allenatore con una tradizione pallavolistica immensa. Dire poi che questa sia stata la vera finale del mondiale è una sciocchezza enorme che noi non diremo mai. La forza di questa squadra risiede anche nel coraggio di schierare ragazze giovani o che non hanno molta esperienza internazionale. È successo con Nervini, oggi con Giovannini ma anche con altre. Quando abbiamo peccato in lucidità siamo riusciti a compensare con la voglia di non mollare mai. Domani ci attende la Turchia per un’altra partita difficilissima e di grande livello. Adesso riposiamo per poi giocarci il tutto per tutto domani”.

Ekaterina Antropova: “Questa è una vittoria di squadra e di carattere – ha dichiarato l’opposta azzurra – abbiamo giocato l’una per l’altra guardandoci negli occhi e sostenendoci in ogni fase della partita. Questo atteggiamento è stato la chiave della partita che è stata difficile, come ci aspettavamo, ma forse proprio per questo è stato bellissimo portarla a casa”.

Myriam Sylla: “Siamo partite un po’ contratte e si è visto, sono affiorati un po’ di ricordi della semifinale contro di loro in Olanda; non volevamo che si ripetessero e forse ci abbiamo pensato talmente tanto che ci stavamo sabotando da sole però dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno. Siamo state lì con carattere e determinazione, abbiamo avuto due scavigliate all’inizio ma anche loro non hanno mollato e sono state importantissime per noi. Sono molto orgogliosa di tutte noi”.

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