Juventus: a Madrid non solo ricordi …

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logo-juventusTorricelli che sarà pure brizzolato, ma crossa come sempre; Pessotto nell’inedito ruolo di allenatore; Cannavaro che gioca un tempo da una parte ed uno dall’altra; Zidane, ormai convertito al partito madrileno, che accetta il bianconero solo per i 10′ finali; Montero, uno che nella carriera torinese aveva segnato un solo gol in 186 presenze, che firma il momentaneo pareggio.

Alla fine ha vinto il Real di Figo e Roberto Carlos, ma è stata una gioia per gli occhi ed i cuori di tutti i tifosi (affronto di Zizou a parte, per gli amanti della “Vecchia Signora”) il “Corazon Classic Match 2013 Veracruz”, incontro amichevole tra “vecchie glorie” (il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa Spagnola, per favorire l’infanzia e la crescita dei bambini più bisognosi).

Ma di rilevante nella domenica madrilena, a parte i ricordi, è stato un altro incontro, quello nella sala principale (“el salon blanco”) del “Puerta 57″, il ristorante all’interno del “Bernabeu: protagonisti Agnelli, Marotta e Albanese (responsabile della comunicazione della Juve) da una parte, Butragueno e Perez dall’altra; tema principale, manco a dirlo, Gonzalo Higuain.

Dopo tante chiacchiere, per la prima volta, le due società si sono confrontate sull’attaccante argentino. Le parti si sono scoperte allo stesso punto che immaginavano: 30 milioni chiedono gli spagnoli, 22 ne offrono i torinesi. «Bisogna attendere la loro nuova guida tecnica, poi ne riparleremo»: il commento finale di Marotta. Nulla di fatto, sostanzialmente, quindi?
Non proprio.

La dirigenza bianconera, che aspetta soprattutto Jovetic (multato dalla Fiorentina per le sue ultime dichiarazioni chiaramente ammiccanti nei confronti della “Vecchia Signora”), pare aver ottenuto il beneplacito madrileno per un eventuale pagamento in 4 rate ed ha chiarito che «non è disposta a sviluppare percorsi di mercato con contropartite: noi non cediamo i nostri campioni».

Puntualizzazione d’obbligo, perché il Real – tra una fetta di prosciutto ed un sorso di sangria – ha buttato lì due nomi: Pogba e Vidal. E poco ci mancava che ai dirigenti bianconeri si bloccasse la digestione. I due gioielli del centrocampo di Conte non si muovono: è stato detto, ridetto e sottolineato un’altra volta. Piuttosto, perché non Lichsteiner?

Potrebbe essere lo svizzero, non più incedibile, il compromesso: il Real lo apprezza, Ramos sarebbe lieto di poter di conseguenza giocare al centro, il posto di Aberloa sarebbe degnamente ricoperto.

La chiave di volta, dunque, potrebbe essere questa. Sempre che, posto che Higuain venga effettivamente messo sul mercato dopo l’arrivo del nuovo allenatore al “Bernabeu”, la Juve bussi ancora alla porta di Perez.

Il cuore è a Firenze…

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]