Juventus, il punto: ambiente carico, si avvicina il momento clou della stagione

Il Bayern non ha voluto organizzare la festa per il suo Meisterschale numero 23 conquistato sabato, la Juve conta di fargliela mercoledì. La vittoria contro il Pescara (o meglio, contro Pellizzoli) ha fornito una carica di positività all’ambiente bianconero: ai giocatori, che hanno visto come a lungo andare ogni muro può essere abbattuto; ai tifosi, che non hanno smesso un minuto di farsi sentire, allenandosi per quello che dovranno garantire con i bavaresi; a Conte, che ha ritrovato il sorriso dopo il viso pallido di Monaco e l’espressione crucciata del primo tempo con gli abruzzesi.

C’è comunque spazio per una smorfia amara: l’infortunio capitato a Giovinco, infatti, non gli permetterà di essere disponibile in Champions. L’attaccante, «costretto ad abbandonare il campo durante il primo tempo della sfida contro il Pescara in seguito a uno scontro di gioco, è stato sottoposto a risonanza magnetica presso la clinica Fornaca di Sessant, per valutare le condizioni del ginocchio destro – si legge sul comunicato della società – Gli accertamenti hanno dimostrato una forte contusione ossea e del legamento collaterale mediale, senza lesioni. Inoltre è stata evidenziata una distrazione del tendine del bicipite femorale nella zona laterale».

In attesa degli accertamenti per conoscere i tempi di recupero, la notizia di un soldato in meno per Conte.

«Dispiace – ha commentato il tecnico – Quando ho visto come Sebastian si è fatto male, mi sono venuti cattivi pensieri anche a livello di risultato. Perché quando vedi che attacchi e non fai gol e quando perdi un giocatore in quel modo, inizi a temere il peggio. Invece, è andata bene. Così come spero che possa andar bene a Seba e che possa ristabilirsi quanto prima».

L’infortunio di Giovinco aveva insomma fatto presagire a Conte che la partita con il Pescara fosse di quelle stregate. Merito soprattuto di un Pellizzoli a lungo insuperabile.

«Mi auguro che mercoledì Neuer non lo imiti», ha sorriso (mica tanto, in verità) l’allenatore. Che guarda al “sogno” com serenità e fiducia: «Ci prepariamo con grande entusiasmo, con grande gioia, con grande voglia, sapendo di poter contare su un pubblico che sarà scoppiettante. Veramente, non voglio che i calciatori ascoltino quello che gli dico: lo Stadium deve essere una bolgia, sotto tutti i punti di vista. Questi ragazzi se lo meritano al di là di come poi andrà a finire: si meritano una grande serata. Viviamola con gioia e crediamo nell’impresa».

Pensiero solo alla speranza di rimonta europea, quindi, anche perché il “dovere” in campionato è stato rispettato: alla Juve, che guida la classifica a quota 71 punti, ne basta collezionarne altri 12 nelle restanti 7 partite per essere irraggiungibile e celebrare la festa Scudetto. Prima, però, c’è da fare quella al Bayern…

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]

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