Juventus-Sampdoria 1-2: blucerchiati tatticamente perfetti fermano i bianconeri

Un’impresa, un qualcosa di epico, inaspettato, forse inimmaginabile, ma, proprio per questo, ancora più magico, elettrizzante e incantevole. Non si può negare, negli ultimi 3 anni la Sampdoria, nel bene e nel male, ci ha abituato ad emozioni incredibili, facendoci gioire e disperare quando era scontato l’esatto contrario.

Oggi la Sampdoria ha scritto una pagina di storia, ha zittito chi la dava già per morta ancora prima di scendere in campo, ha offerto un’occasione a chi meritava luce, ribalta, conferme e la vittoria in uno dei campi più inespugnabili in tutta Europa.

Partiamo con Delio Rossi. Quando abbiamo letto il suo arrivo come un qualcosa d’ufficiale, in tanti di noi non credevano ai propri occhi, non ci credevamo più. Era il nome più sognato in panchina, è arrivato quando non sembrava più possibile. Già contro la Lazio almeno fino al vantaggio si era intravisto qualcosa di diverso, oggi ha compiuto un’impresa, evidenziando grandi capacità nel leggere le partite, il suo talento nel non perdere la bussola, nel mantenere in campo una squadra coraggiosa e propositiva con il tandem offensivo in campo nonostante l’inferiorità numerica e il passivo. Duttilità tattica, esperienza e qualità alla guida della squadra.

Proseguo con Angelo Palombo. Dopo un anno torna in campo con la casacca blucerchiata e lo fa offrendo una prestazione convincente in un ruolo assolutamente non suo, da centrale in una difesa a 3. Il suo ritorno in campo rende felici tutti i suoi veri estimatori, ovvero quelli che non l’hanno mai dimenticato, mai accusato di responsabilità superiori a quelle che può avere qualsiasi altro tesserato della Sampdoria nell’ultimo anno e mezzo. L’amore nei confronti dei colori blucerchiati l’ha sempre dimostrato con i fatti, ha voluto restare, Delio Rossi ha subito notato la sua smaniosa voglia di riscatto e Angelo l’ha ripagato con una bella prestazione, un mix di senso della posizione, grinta ed esperienza. Il tempo dirà se il suo futuro sarà ancora da difensore, oppure se si tratta soltanto di un esperimento in attesa di rivederlo nel cuore del centrocampo, ma l’importante era dimostrare di poter garantire ancora un grosso contributo alla causa blucerchiata, obiettivo oggi raggiunto a pieni voti. Bentornato Angelo.

L’analisi dei protagonisti dell’impresa allo Juventus Stadium non può non soffermarsi sui giovani talenti blucerchiati. Peccato che sotto porta spesso le sue conclusioni siano deboli, o imprecise, perché Andrea Poli oggi ha offerto una prestazione maiuscola, non si è fermato un attimo, si è continuamente sdoppiato in compiti difensivi e di appoggio alle punte, ha recuperato un buon numero di palloni sradicandoli dai piedi di un fenomeno di nome Andrea Pirlo. Tanto di cappello anche a Nenad Krsticic e Pedro Obiang, autori degli assist che hanno consentito a Mauro Icardi di gonfiare la rete e regalare alla Sampdoria 3 punti che sanno d’impresa. Il serbo non ha mai dato punti di riferimento, svolgendo il lavoro “sporco” a centrocampo e facendosi trovare in avanti quando era necessario, lo spagnolo è salito in cattedra nel corso della ripresa, agendo da diga davanti alla difesa e cercando sempre la verticalizzazione.

Una citazione a parte la merita Mauro Icardi, “giustiziere” della Juventus. Se sul primo goal è stato sì bravo ad aggredire lo spazio, ma è altrettanto evidente l’intervento non impeccabile di Gianluigi Buffon, il merito è tutto suo in occasione del raddoppio. Tecnica, senso della posizione, rapidità nelle lunghe e brevi distanze e potenza. Un goal da bomber di razza da posizione defilata, quasi impossibile contro il miglior portiere al mondo, allo Juventus Stadium, espugnato soltanto dall’Inter in un campionato e mezzo.

Una doppietta che mi auguro porti presto all’ufficializzazione del rinnovo e alla pace con il suo entourage dopo la mancata partecipazione al sudamericano Under 20. Come dichiarato da mister D. Rossi in mixed zone, non c’era occasione migliore per il ragazzo che giocare titolare contro la Juventus e i fatti hanno dato ragione alla Sampdoria, il cui bene va sempre posto davanti a tutto, se ne faccia una ragione chi ha strumentalizzato e sicuramente fomenterà ancora le voci di mercato per vedere l’ex Barcellona in altri lidi.

Concludo l’editoriale, e non si potrebbe altrimenti, con il mercato. Siamo a gennaio, al momento non si registrano movimenti in entrata nell’organico blucerchiato e sono convinto che chi è chiamato a rafforzare la formazione doriana non trarrà conclusioni basandosi esclusivamente sui risultati in campo. Non bisognava demoralizzarsi eccessivamente dopo il k.o. interno contro la Lazio, né pensare di essere dei fenomeni adesso. La squadra ha attualmente dei valori e sono certo che un tecnico dello spessore di Delio Rossi riuscirà a farli emergere completamente per far rendere al massimo l’organico a propria disposizione.

È però indubbio che in alcuni reparti, difesa e attacco in primis, lo scarso rendimento di alcuni giocatori e la maledizione degli infortuni abbiano creato non pochi problemi. Con la speranza che qualcuno perda il vizio di farsi espellere ingenuamente (cosa peraltro già successa anche in cadetteria) e il nuovo Ds non ripeta gli errori commessi dal proprio predecessore, a mio parere  non occorrono probabilmente stravolgimenti, ma sicuramente un paio di rinforzi di spessore per colmare alcune lacune emerse nel girone d’andata. Ora però godiamoci questa impresa, ce lo meritiamo.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]

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