Lazio: buoni segnali dall’amichevole di Nizza

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logo-lazioUna bella Lazio espugna meritatamente lo Stade Municipal du Ray, impressionando per duttilità e per la qualità del centrocampo a disposizione di mister Petkovic e rispondendo brillantemente ai primi accenni di malumori derivanti dalla sconfitta patita all’Arena Montepaschi. Una prova di forza importante per i ragazzi dell’ex tecnico dello Young Boys, a solo 24 ore di distanza dal test contro il Siena. Avversario di turno il Nizza, allenato da Claude Puel, club reduce da un’ottima stagione in Ligue 1 chiusa al quarto posto dietro all’Olympique Lione. Antipasto d’Europa League dunque per i biancocelesti, giunti in Costa Azzura nel primo pomeriggio odierno. La compagine rossonera cerca la prima vittoria del suo precampionato, dopo un avvio che l’ha vista soccombere in entrambi i test disputati contro Paok Salonicco e Benfica. Per l’occasione i biancocelesti ritrovano i nazionali e la differenza è evidente.

Marchetti blinda la porta laziale, Candreva sgroppa sulla destra, Hernanes regala mezz’ora di calcio allo stato puro. Esordio dal 1’ per il numero 1 laziale, il tecnico bosniaco mantiene ancora il 4-2-3-1, modulo che incontra, tra le altre cose, l’entusiasmo e l’approvazione dei tifosi. Davanti al vice di Buffon in Nazionale, Petkovic disegna una linea a quattro di difesa varando la coppia Novaretti-Cana nel mezzo e sganciando Konko e Radu a presidio degli esterni bassi. In mediana la novità più interessante della serata, col duo Ledesma e Biglia a giostrare in cabina di regia. Dietro a Klose, perno inamovibile a cui il tecnico chiede di orchestrare ogni azione di attacco, galleggiano, da destra a sinistra, Stefano Mauri, Ederson e Senad Lulic. I padroni di casa francesi rispondono con un modulo speculare con Ospina in porta, Palun, Digard, Kolodjeczak e Amavi a formare la retroguardia, i due colored Mendy e Traore in mezzo al campo e Pied, Eysseric e Bauthéac a supporto dell’unica punta, l’argentino ex Ajax Cvitanich.

PRIMO TEMPO – Parte meglio la squadra di casa che appare reattiva e più in palla nelle prime battute di gara. È un fuoco di paglia perché a poco a poco la Lazio riesce a prendere in mano il pallino del gioco. Al ‘7 il primo sussulto con l’ex di turno Ederson che alza troppo il colpo di testa su suggerimento di Ledesma. Il verdeoro, come di consueto in questo primo scorcio di stagione, è apparso particolarmente in forma, al centro del gioco laziale. I biancocelesti continuano ad avere il predominio della mediana, Biglia e Ledesma danno il giusto equilibrio. Al quarto d’ora Klose non arriva puntuale all’appuntamento col gol, ma è solo l’auspicio alla segnatura che arriva 4 minuti più tardi col panzer tedesco che con un colpo di testa fredda l’estremo difensore colombiano Ospina, a conclusione di un’azione personale sulla destra di Abdulaye Konko. Una volta in vantaggio l’undici capitolino amministra alla perfezione il gioco non lasciando mai ai padroni di casa l’opportunità di rendersi pericolosi dalle parti di Marchetti. Una Lazio più presente e con maggior piglio rispetto a quella vista in terra toscana. Il Nizza prova a reagire, seppur tardivamente, ma nonostante il tecnico Puel si sbracci in panchina, la squadra non riesce a produrre azioni degne di nota. Il match scivola via su buoni ritmi, l’unico sussulto è rappresentato dal gol annullato al 45’ al Principito Biglia colto in offside, 5 minuti dopo la rissa a bordocampo a seguito di un fallo ai danni di Lulic da parte di un troppo animoso Cvitanich.

SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco propone meno spunti dal punto di vista tecnico, dato il continuo spezzettarsi del gioco derivante dalla girandola di cambi messa in atto dai due tecnici. Tra i padroni di casa, per registrare il pacchetto arretrato apparso piuttosto in confusione nel corso della prima frazione di gioco, il difensore centrale Pejcinovic subentra a Palun, con l’automatico spostamento a sinistra di Kolodjeczak e a destra di Amavi. Bruls invece prende il posto di Eysseric. Tra le fila capitoline Sergio Floccari prende il posto di Ederson. I romani passano al 4-4-2 con il neo entrato ad affiancare l’autore del gol Miroslav Klose. Il Nizza si rende pericoloso al 51’ con un’azione di rimessa impostata da Bauthéac che semina il panico nella metà campo biancoceleste ma Superman Marchetti nega con un riflesso dei suoi la gioia del gol alla punta avversaria Cvitanich. Si ripete il portierone ex Cagliari tre minuti più tardi respingendo d’istinto il colpo di testa di Kolodjeczak, prima di lasciare il posto a Bizzarri. Repentini cambi di fronte da una parte e dall’altra, le due squadre non si risparmiano. Petkovic prosegue con i cambi, proponendo di volta in volta una Lazio multiforme: prima Cavanda per Klose, poi al 63’ spazio a Candreva ed Hernanes che rilevano un ottimo Konko e Cristian Ledesma. Si torna quindi al modulo con l’unica punta. Puel risponde inserendo un minuto più tardi Bosetti, Bruins ed Albert al posto di Bauthéac, Pied e Traore.

Hernanes e Biglia dirigono le operazioni dei biancocelesti, fraseggiando in mezzo al campo e mostrando di trovarsi con grande facilità. La Lazio, accorta e pronta alle ripartenze, non concede nulla agli avversari. Al 72’ è il turno di Ciani e Alvaro Gonzalez che prendono il posto di Capitan Mauri e Biglia, sempre più dentro ai dettami di Petkovic e autore di una partita di spessore in mediana. Il tecnico di Sarajevo vara una sorta di 3-4-3 difensivo, con Novaretti, Cana e Ciani a comporre il terzetto arretrato; ai loro lati Cavanda da una parte e Radu dall’altra. Complici i molti cambi le azioni offensive latitano. Nuovo avvicendamento per i padroni di casa ad un quarto d’ora dal termine: è Constant a rilevare Dario Cvitanich come terminale offensivo. Probabilmente a causa di un’altra sconfitta che va maturando, i giocatori del Nizza appaiono visibilmente nervosi. La Lazio dal canto suo non si lascia intimidire e continua a macinare gioco, giungendo alla conclusione con Candreva prima e con Floccari poi.  Minuti anche per il giovane Antonio Rozzi al posto di Lulic. Dall’altra parte Puel concede applausi da parte dei tifosi al capitano Digard richiamandolo in panchina a 5 minuti dal termine per dar spazio a Lloris. Il Nizza si risveglia dal torpore solo al 90’, il fortino biancoceleste non crolla: prima Bizzarri devia una conclusione di Amavi poi Cavanda chiude in extremis su Bosetti pronto al tap in.

[Matteo Botti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]