Lazio-Empoli 4-0: i biancocelesti si prendono il secondo posto

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logo-lazioROMA – Ottava vittoria consecutiva e sorpasso in classifica ai danni della Roma, il secondo posto si tinge di biancoceleste. Le resistenze dell’Empoli durano appena 3 minuti,ci pensa Mauri a scardinare il fortino eretto da mister Sarri, squalificato. Il raddoppio è la fotocopia del primo gol, palla in mezzo di Cavanda per Klose, il colpo di testa del tedesco è perfetto e vale il 2-0. A chiudere un primo spettacolare ci pensa Candreva con una bomba dai 30 metri che coglie l’incrocio dei pali. La ripresa si apre con la ciliegina di Felipe Anderson, servito da Klose, che fa calare il poker e il sipario sul match. Lazio sugli scudi, allo Juventus Stadium sabato prossimo, si sfideranno le prime due della classe.

FORMAZIONI – Il tecnico biancoceleste deve fare i conti con le assenze: al posto degli squalificati Basta e Mauricio vanno in campo Cavanda e Cana. Lulic torna titolare dopo oltre 3 mesi, a centrocampo confermati Parolo e Biglia, il terzetto dietro Klose è composto da Mauri, Candreva e Felipe Anderson. L’Empoli risponde affidandosi alla vena di Saponara e all’esperienza di Maccarone.

PRIMO TEMPO – Cinquantamila anime sugli spalti, record stagionale, la voce di Velia Donati risuona all’Olimpico: si capisce subito che sarà un pomeriggio speciale. Bastano 3 minuti per renderlo ancora migliore: Candreva e Cavanda combinano sulla destra, il terzino va al cross e pesca Mauri, il suo colpo di testa vale l’1-0. Nonostante il vantaggio la Lazio non arretra il proprio baricentro, le idee di Pioli sono ormai entrate nel DNA dei biancocelesti. L’Empoli non riesce a rendersi pericoloso, Candreva fa le prove generali del gol provando la botta da fuori, ma Sepe risponde presente respingendo la sfera. Il punto debole della squadra di Sarri, quest’oggi squalificato, sono le fasce, il raddoppio arriva in fotocopia: ancora Cavanda, stavolta però è Klose a farsi trovare pronto, sul suo colpo di testa l’estremo difensore non può nulla. Partita in ghiaccio quando è passata solo mezz’ora. A ribadire che non c’è storia ci pensa Candreva: stavolta l’esterno romano mette il mirino nel sette, spara e centra il bersaglio grosso. Tris servito, spettacolo all’Olimpico.  L’unica nota stonata di una prima frazione da ricordare è l’infortunio a de Vrij, uscito per un problema al ginocchio, al suo posto Novaretti. La standing ovation che il pubblico laziale tributa ai propri beniamini quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo è da brivivi.

 SECONDO TEMPO – Pioli non cambia, la sua creatura rasenta la perfezione. Klose ruba palla e si invola verso la porta, sterzata e servizio per Felipe Anderson. Alla festa mancava solo lui, l’ex Santos non si fa pregare e calcia, Sepe respinge come può, ma sulla ribattuta è ancora lui a ribadire. 4-0, l’attenzione si sposta sull’altro campo, quello di Torino. L’arbitro Peruzzo prova a riportarla sul terreno di gioco espellendo Novaretti: il secondo giallo fa guadagnare una doccia anticipata al centrale argentino, ma il fischietto di Schio prende un abbaglio. Al minuto 61 lo stadio esplode, è Maxi Lopez l’altro eroe di giornata, il suo gol viene festeggiato in pompa magna dai tifosi biancocelesti. L’Empoli prova a salvare almeno l’onore, Berisha nega ai toscani la gioia del gol con una parata d’istinto su Pucciarelli. Girandola di cambi in casa Lazio: Ciani prende il posto di Klose, poi c’è gloria anche per Cataldi, gli fa posto Parolo. La squadra di Pioli si abbassa e l’Empoli prova a reagire: è Valdifiori il più pericolo, la sua punizione è smanacciata in angolo da Berisha, ancora una volta decisivo per mantenere imbattuta la porta laziale. Al 90° può scoppiare le festa laziale: il 4-0, in concomitanza con il pareggio a Torino, vale il secondo posto in classifica. Un pomeriggio come non se vedevano da tempo, il sogno può continuare, nessuno svegli la squadra di Pioli. 

[Matteo Vana – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]