Lazio: i mali arrivano nella ripresa

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logo-lazioQuanto contano i numeri nel calcio? Partendo da questo presupposto, che poi sarebbe una domanda aperta al pubblico, è doveroso raccontare una statistica che ha l’obbligo di far riflettere non poco Petkovic e la sua truppa. Se le partite terminassero al 45’ i biancocelesti avrebbero raccolto 12 punti, uno in più dell’attuale bottino effettivamente detenuto, che frutterebbe la seconda piazza in coabitazione con Parma e Fiorentina a 3 lunghezze dal Napoli capolista.  Da qui è facile giungere al dato preoccupante: nei secondi tempi la Lazio non ha ottenuto neanche la miseria di un punto. Zero. Nessuno slancio, nessun fuoco interiore.

Tutt’altro che un diesel. La Gazzetta dello Sport, nell’edizione capitolina, pone l’accento su di un interrogativo più che legittimo: cosa succede ai biancocelesti al rientro in campo dall’intervallo? Che sia un problema di preparazione, di aspetto mentale, di età media alta? A dir la verità le uniche volte che la Lazio ha racimolato punti nel corso della seconda frazione di gioco sono state in Europa League, contro Legia Varsavia prima e Trabzonspor poi. In quelle occasioni Petkovic aveva varato una Lazio più giovane e fresca nei suoi interpreti, portando l’età media intorno ai 25-26 anni. Allo stesso modo contro la Fiorentina la squadra era apparsa più dinamica nel secondo tempo, pur non riuscendo a trovare la via della rete.

Parlavamo di aspetto mentale. Quando la Lazio ha vinto in campionato lo ha sempre fatto gettando solide basi nella prima frazione di gioco. Forse manca quel raziocinio e quella componente psicologica che porterebbe i giocatori ad attendere il momento giusto per colpire, senza fretta. Come a dire: calma, se il gol non arriva nel primo tempo, pazienza, ci sono altri 45’ per riuscire a sbrogliare la situazione. Dulcis in fundo, la preparazione estiva che da quest’anno è cambiata. Petkovic ed il suo staff hanno deciso di apportare modifiche al programma dei carichi di lavoro, modellandolo a seconda dei suoi calciatori. Il tecnico di Sarajevo non vuole che si ripeta il calo primaverile della scorsa stagione ed a tal proposito ha optato in estate per una preparazione più morbida che porti a raccogliere i suoi frutti nel momento clou della stagione. Ad ipotesi fatte, una sola certezza. Bergamo sarà il primo banco di prova. Per una marcia spedita verso piazzamenti di grido, la Lazio ha bisogno di raccogliere punti nella seconda parte di gioco

[Matteo Botti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]