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Lazio, il punto: riflessioni sui problemi dei biancocelesti

La Lazio non sta attraversando un bel periodo: la vittoria manca ormai da 6 partite, la difesa incassata troppe reti e la mancanza di Klose, nonostante un grande Sergio Floccari, comincia a farsi sentire. Per analizzare meglio la situazione il Corriere dello Sport ha presentato, nell’edizione odierna, un riassunto dei problemi che stanno affligendo la squadra di mister Petkovic, dividendoli in settori.

DIFESA – Fino a poco tempo fa la Lazio poteva vantare la miglior difesa del campionato, Petkovic era riuscito a construire un fortino sul quale basare la propria forza. Nelle ultime otto partite, invece, la squadra biancoeleste ha incassato 15 reti, di cui 9 in tre trasferte. Troppi per una squadra che vuole ambire a traguardi prestigiosi. L’ultima vittoria in campionato risale al 13 gennaio, da quel momento in poi sono riapparsi gli errori individuali, i gol presi da palla inattiva, le sbandate difensive. Colpa delle scelte di mister Petkovic e del momento non felice di alcuni giocatori, uno su tutti Michael Ciani. Nel marasma di Siena non si è salvato nessuno, ma uno dei più impacciati è sembrato proprio il gigante francese, sostituito alla mezz’ora del primo tempo da Pereirinha. Il difensore ex Bordeaux soffre particolarmente gli attaccanti brevilinei come Rosina ed Emeghara e la scelta di utilizzare la difesa a 3 di certo non lo ha favorito; sarebbe stato molto più semplice giocare a 4, magari vicino ad un marcatore esperto come Biava, ma l’infortunio di Radu ha scombinato i piani.

MEDIANI – Petkovic si fida sempre degli stessi uomini e lascia poco spazio alle seconde linee. Giocando ogni tre giorni il turn over non è solo una possibilità, ma diventa una necessità. Con il Siena è scesa in campo un a squadra stanca sia a livello fisico che a livello mentale. A centrocampo il tecnico  bosniaco ha puntato sul fioretto, schierando Candreva ed Hernanes, ma la fisicità di un Onazi o di un Cana avrebbe fatto comodo. Sorprende il fatto di quanto poco venga impegnato il centrocampista nigeriano, recente vincitore con la sua nazionale della Coppa d’Africa, che dopo un battesimo di fuoco a White Heart Line ha trovato sempre meno spazio. Discutibile anche la scelta di non schierare Cana al posto di  Gonzalez, sicuramente più a suo agio quando deve fare l’intermedio di centrocampo che non il centrale.

CAVANDA – La società poi non sta aiutando Petkovic con la decisione di mettere Cavanda fuori rosa. Il terzino di origine angolana era in grande crescita e stava insediando Konko il posto da titolare. La sua emarginazione dalla prima squadra ha tolto una valida alternativa a Petkovic, dato che il neo acquisto Pererinha rimane ancora un oggetto misterioso.  Tenere i l giocatore fuori rosa, in un momento del genere è controproducente per la stessa società.

KLOSE – L’assenza del tedesco si fa sentire. Senza di lui la Lazio ha raccolto solo 4 pareggi e tre sconfitte in campionato. Il panzer non è determinate solo in zona gol, ma con i suoi movimenti riesce a fa esprimere al meglio anche il resto della squadra. Floccari sta facendo benissimo, ha garantito 6 reti nelle ultime 9 partite, ma il peso specifico di Klose è innegabile. È pur vero che con una Lazio così spenta farebbe fatica lo stesso centravanti tedesco. La Lazio dovrà abituarsi a fare a meno di lui. L’infortunio al legamento del collaterale va trattato con estrema cautela, Klose punta a rientrare per il derby del 7 aprile. Già l’anno scorso la sua assenza fu determinante nella corsa Champions, sarebbe un vero peccato se la storia si ripetesse di nuovo.

[Corridori/Vana – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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