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Lecce: troppo brutti per essere veri

Nemmeno nel peggiore degli incubi, i tifosi giallorossi si aspettavano ieri di assistere all’indegno spettacolo andato in scena ieri a san siro. Nella scala del calcio alla prima in assoluto un Lecce inspiegabile ed omniscente si presenta in campo al cospetto di un Milan stellare che festeggia nel migliore dei modi l’arrivo di un altro pezzo da 90 (Ibrahimoivch).
Perdere a San Siro non è una vergogna, anzi è un risultato scontato se ad affrontarsi sono una delle squadri più forti al mondo, ed una squadra appena promossa in serie A. Perdere a San Siro non è una vergogna nel momento in cui si perde con onore giocando contro un avversario nettamente più forte.

Ecco il punto è questo, perdere con onore. Ieri sera il Lecce non ha perso con onore, ieri sera il Lecce ha subito una disfatta sotto tutti i punti di vista, e non siamo sicuri che giocando contro una qualsiasi formazione della serie A qualcosa sarebbe cambiato.

Formazione inspiegabile in campo. Tutti gli acquisti importanti in panchina, mentre in campo andava praticamente la squadra dello scorso anno più Sini e Donati, due primavera che come De Canio stesso aveva dichiarato, non erano pronti per calcare i palcoscenisci della scala del calcio italiano.

Formazione iniziale a sorpresa di Mister De Canio, dopo un anno si rivede in campo Giuliatto a sinistra, Donati a destra con Ferrario e Sini centrali a completare la linea di difesa. Un centrocampo a 5 Mesbah, Grossmuller, Giacomazzi, Vives e Munari a supporto di un isolatissimo Corvia. A centr a con Mesbah spostato a destra. Raccontare la partita non ha molto senso, perchè in realtà una partita non cè stata. Ieri abbiamo assistito ad un semplice allenamento per il Milan con il Lecce a fare da sparring partner.

Difesa alta, lenta e impacciata, centrocampo inesistente regolarmente saltato dal Milan che indietreggeva in blocco con il Milan in possesso palla. Dell’attacco è inutile parlarne, non poteva essere certo il buon Corvia ad impensierire dei mostri sacri come Nesta e Thiago SIlva. Con Olivera squalificato, De Canio non ha potuto far altro che buttare nella mischia un Chevanton non in condizioni (32 p.t.), ma che nonostante la condizione precaria è stato un dei pochissimi a mettere in campo grinta e a cercare di portare qualche scompiglio nell’area avversaria.

Davvero mortificante per i tifosi giallorossi assistere ad un Lecce senza forma, senza idee, senza schemi. Fondamentali elementari sbagliati, rimesse laterali direttamente in mano all’avversario. Non una sovrapposizione, non un taglio e peggio ancora nessuno che andava ad aiutare un compagno in difficoltà. Non lasci ingannare il 4-0, il Milan nel secondo tempo ha ritenuto di non infierire, di non spingere, insomma di non umiliare ulteriormente una squadra completamente allo sbando.

Nottata da dimenticare per la squadra, nottataccia da dimenticare per i tifosi salentini. Pochi i tifosi giallorossi a sostenere la squadra,quanto meno quelli visibili. Una ventina o poco più nel settore ospiti, altri sicuramente sparsi nello stadio, opportunamente mimetizzati fra i supporter rossoneri. Una cinquantina di giallorossi hanno organizzato alla buona (grazie anche al buonsenso degli steward di san siro)  un settore ospiti per non tesserati nel 2 anello verde. Per loro solo una piccola sciarpata iniziale per dimostrare la presenza alla squadra poi più nulla in rispetto alla decisione degli Ultra Lecce. D’altronde lo scopo primario del concentrarsi tutti insieme non era certo il tifo, ieri era importante pensare sopratutto alla propria incolumità essendo circondati da milanisti. E’ stato comunque importante poter essere insieme, poter arrabbiarsi, applaudire o incavolarsi senza doversi preoccupare di nascondere il proprio accento. Giusto per dovere di cronaca ci teniamo a sottolineare come, a discapito di quanto predicato dal ministro Maroni, non c’è stato il benchè minimo problema in quel minisettore ospiti. I salentini ieri hanno dimostrato che non essere tesserati non vuol dire essere violenti.

[Redazione Lecce Giallorossa – Fonte: www.leccegiallorossa.net]

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