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Lodi: “Coraggio, determinazione e sacrificio sono le parole d’ordine”

MASCALUCIA (CT)Un gol su rigore, alla sua prima nuova apparizione in maglia rossazzurra. Poi tre gare a secco, di punizioni e di occasioni. Francesco Lodi incontra la stampa nella mattinata di giovedì. Orario inusuale quanto inusuale sarà quello d’inizio della sfida di domenica, contro la Lazio: ore 12.30.

Tre risultati consecutivi
Le ultime prestazioni furi casa fanno ben sperare. Abbiamo preso consapevolezza nei nostri mezzi. Non dobbiamo aspettarci regali da nessuna squadra. Domenica la vittoria sarebbe stata meritata. Dal campo si percepiva ancor più come non abbiamo mai sofferto una squadra sesta in classsifica. Questo è un dato positivo che non deve esser un traguardo ma uno stimolo ulteriore.

Il ruolo di Maran

Il mister ci conosce abbastanza bene a tutti. Non c’ero negli ultimi mesi. L’ho ritrovato molto motivato e carico per questa impresa. Conosciamo le difficoltà che abbiamo attraversato ma sappiamo che giocando come nelle ultime gare possiamo uscirn fuori da questa stuazione. Contro la Lazio dobbiamo esse rconsci di poter vincere anche alla fine. Non dobbiamo avere òa stessa fretta di segnare

Con Rinaudo..

A centrocampo mi trovo bene con tutti. Sappiamo tutti l’importanza di Almiron, non dimentichiamoci Plasil. Izco sta sempre meglio, RInaudoci sta dando una grossa mano. Il mio modo di giocare non è cambiato. Mi metto a disposizione dei compagni. Importa che chi gioca si metta a disposizione.

Poche punizioni concesse dal limite

Anche a Genova capitavano tante occasioni, quando ero fuori. E’ vero che di punizioni adesso ne ho battuta una sola. Cerchiamo comunqe di trovare il gol a prescindere dalle mie punizioni.

Equilibri a centrocampo

Sia Mariano che Rinaudo hanno un bel piede. Izco poteva far gol a Parma e Rinaudo a Milano. Giocando con Rinaudo posso accompagnare di più l’azione perché mi dà copertura dietro. Posso spingermi più in avanti. Cerco sempre di far bene. Prima di Catania giocavo esterno destro, giocavo da fermo in serie B. In A devo dar copertura in difesa.

Quale atteggiamento?
L’atteggiamento sarà attaccare l’avversario, ma non dovremo prestare il fianco a loro. Hanno grandi qualità. Anche loro affronteranno la partita in maniera diversa. Verranno qui per non perdere. Dovremo fargli capire quanto per noi sia importante questa partita e questi tre punti per la salvezza.

Cosa deve temere il Catania?
Il Catania deve temere solo il Catania quando non gioca da Catania. Sono convintissimo che con l’aiuto di tutta la città il Massimino torni ad esser il campo in cui tutte le squadre vengono col timore di dover affrontare non solo la squadra ma l’intero ambiente da stadio., il dodicesimo uomo. Questo dipende anche da noi, portar i tifosi vicino a noi.

La zona a rischio
Tutte le squadre dal Cagliari in giù sono in corsa. Non dobbiamo aspettarci i regali di nessuno, non arriveranno. Combattiamo fino al 90°

Parole d’ordine
Coraggio, determinazione e sacrificio sono le parole d’ordine. Nello spogliatoio anche chi non gioca si sente coinvolto. Non sarà il singolo a salvare la squadra ma il collettivo quando si comporta come un singolo che lotta per un unico obiettivo.

Trovi un Catania più sereno
Mancano Gomez e Marchese ma abbiamo giocatori in squadra che pur on caratteristiche diverse possono fare bene. E’ tutta una questione mentale che blocca mentalmente, impone di sbagliare il meno possibile. Castro l’anno scorso a gara iniziata cambiava la partita. Appena questa squadra farà qualche vittoria di fila carburerà. Mi sono stati raccontati i problemi. Probabilmente c’è stato un calo di tensione. Quando sono tornato ho visto un’aria molto diversa come atteggiamento e consapevolezza.

Sei un trascinatore?
L’impresa non posso farla da solo. Non sono né Messi né Maradona. Fanno piacere gli attestati che ricevo dai miei compagni durante la settimana. Vorrei ripagarla in partita, non a parole.

La partita di domenica
Affrontare la Lazio in casa, poi andremo a giocare col Chievo. Guardo anche le concorrenti. Vincere domenica significherebbe andar a Verona con una pressione più costruttiva di quella che ha l’ultima. Domenica è una partita da vincere con sacrificio ed umiltà, giocando con tanta voglia e tanta testa. Vogliamo tornare a sorridere. Domenica è la partita più importante.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]

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