Mihajlovic: ”Montolivo? Tutti vogliono la Nazionale ma…”

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Vigilia di Fiorentina-Palermo, in sala stampa è – come sempre – il turno del tecnico viola Sinisa Mihajlovic. Queste le sue parole: “Sicuramente ho visto bene la squadra, sono più allegri e meno tesi, questo può essere positivo ma anche negativo. L’atteggiamento mi sembra giusto, è una partita fondamentale perché se domani riusciamo a vincere usciremo del tutto dal momento negativo: possiamo recuperare gli infortunati nella sosta, possiamo migliorare la condizione fisica e a quel punto la classifica sarebbe buona. Dopo potrei vedere la Fiorentina che voglio.

La gara di domani è fondamentale per uscire totalmente dalla crisi di risultati, ma se avevamo 8 punti a questo punto nessuno aveva niente da dire. La ruota gira, alla fine si pareggiano i conti. Dobbiamo pensare a fare bene, dobbiamo cercare sempre di fare un passo avanti. Dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista. Chi mi ricorda Ljajic? Non Kakà come dicono in Serbia! Fisicamente ha grandi potenzialità, deve lavorare ancora tanto, adesso ha preso fiducia e comincia a giocare con continuità, questo è importante.

ui sa che il pubblico a Firenze è abituato bene, deve cercare di fare meglio: vedremo tra 10 partite come sarà. Non sento in maniera particolare la gara del Palermo anche se sono stato allenatore del Catania, la sento come le altre gare, niente di più: per noi è una gara fondamentale, dobbiamo cercare di recuperare il terreno perduto. So che dobbiamo incontrare una grande squadra, hanno giocatori importanti e giovani. Sarà una gara difficile, più difficile rispetto a quella con il Parma ma dipende tutto da noi. Se noi vogliamo vincere, ce la facciamo. Ci sono poche partite in cui dipendi dagli avversari, questa non lo è. Montolivo ha una infiammazione alla caviglia, è da qualche settimana che gioca con le infiltrazioni, non si tira indietro, dà l’esempio e questo mi fa piacere: un giocatore vorrebbe sempre giocare per la propria Nazionale ma vedendo anche chi dobbiamo incontrare, spero che Prandelli chiamerà… tutti quelli che non ha mai chiamato. Montolivo non ha comunque niente di grave. Non sono preoccupato, cerco di pensare sempre positivo, cerco di trovare una soluzione: se manca un giocatore, gioca un alto, abbiamo degni sostituti. Nel calcio ci sono anche gli infortuni, ma bisogna andare avanti e cercare altre soluzioni. Non so quando potrà recuperare D’Agostino, deve fare 15/20 giorni di potenziamento muscolare poi deve fare una nuova visita. Il modulo? Penso di usare il 4-2-3-1 e il 4-3-3 anche quando ritorna Mutu, adesso la mia idea è questa.

Mutu è un giocatore che può fare la differenza ma non gioca da tanto tempo, spero di averlo il prima possibile, cerco di pensare alla prossima partita, il giorno in cui ritornerà Mutu vedremo. Ma Mutu non è un messia, non è che viene lui e abbiamo risolto tutti i nostri problemi: è importante, ma deve anche ritornare in condizione. Non è detto che lui a fine ottobre sia pronto. Montolivo ha detto che lo migliorerò? Come lo farò? Dovete chiederlo a lui, tutti abbiamo bisogno di completarsi, io cerco di fare il possibile e cerco di dare alcuni consigli: magari si può migliorare caratterialmente. Tutti gli allenatori cercano di migliorare la propria squadra. Adesso Montolivo si fa sentire in campo, anche con i compagni, è giusto che sia così. Ljajic non potrà mai fare la guerra con gli avversari, non è nelle sue caratteristiche ma si deve irrobustire.

Migliorando fisicamente, può migliorare sotto tutti i punti di vista. A me piace molto Hernandez, più di Pastore anche se Pastore mi sembra un ottimo giocatore, è vero se dicono che assomiglia a Zidane. Se perdiamo Vargas qualcosa perdiamo, era quasi tornato con la condizione migliore, quest’anno non siamo molto fortunati ma non sono preoccupato perché abbiamo giocatori in grado di sostituirlo: non so ancora chi lo potrà sostituire, ma so che non posso sbagliare perché i sostituti faranno bene. La cena di ieri? Era il compleanno di Mauro (il fisioterapista ndr) ma li ho chiamati io per stare insieme, per fare gruppo: a me piacciono queste cose, rilassarsi un po’ fa bene, abbiamo mangiato anche bene. La Cittadella? Non mi intendo di questa materia, non lo so. Credevo si parlasse della squadra!! Infatti quando mi dicevano della Cittadella, rimanevo stupito… Io sono contento dei miei giocatori, di Munoz non sapevo niente: alla Fiorentina vedrei bene Hernandez e Pastore, ma anche altri li vedono bene… Mi fa piacere che ci si parli molto dei giocatori slavi perché sono molto bravi, il nostro calcio – anche se ci siamo separati – produce grandi talenti. Ljajic? Io lo porterò in Nazionale, anche Gulan: la prossima convocazioni lavoreremo per portarli in Nazionale. Anche Gulan è un potenziale titolare, poteva giocare domenica ma si è fatto male: se si è titolari nella Fiorentina, può essere titolare anche nella Serbia. Loro devono pensare a giocare bene, alla Nazionale penso io”.

[Niccolò Gramigni -Fonte: www.violanews.com]