Mihajlovic: ”Mutu? Mi fido di lui, ma 2 gol non bastano”

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Vigilia di Chievo-Fiorentina, in sala stampa si è presentato come di consueto il tecnico viola Sinisa Mihajlovic. Queste le sue parole: “Nel calcio non c’è una via di mezzo, qui a Firenze questa differenza è accentuata. Conosco ora Firenze, dopo Bari si parlava di salvezza, dopo Catania si parla di Europa League. Non mi esalto come allenatore, non mi butto giù se andiamo male. Se mi piace Firenze? A me piace questa situazione, da sempre. Sono fatto così, so che Firenze è una piazza particolare, esigente, è una piazza che non si accontenta mai. Ci sarà sempre qualcuno con te e qualcuno contro di te, sono convinto che qualcuno avrebbe criticato anche se la nostra classifica fosse stata diversa. È una cosa questa che fa crescere, mi piace questa esperienza. Non è mai una situazione tranquilla, questo mi piace. Firenze mi piace perché non si accontenta mai, rispecchia il mio carattere.

D’Agostino? Montolivo può giocare anche davanti alla difesa, così come D’Agostino. Bisogna scegliere l’uomo giusto, vediamo se scegliere D’Agostino o Montolivo visto che mancherà Donadel. Il Chievo è un’ottima squadra, dovremo valutare il campo, domani pioverà quindi dovremo mettere gente che fisicamente sta bene. Ci penso un attimo, so già chi può giocare, ma mi prendo qualche ora di riflessione per decidere bene. Ho portato nello spogliatoio la classifica del girone di ritorno dopo la brutta prova con il Bari per far capire che – nonostante si possa parlare tanto – la squadra ha qualità. Da gennaio, appena abbiamo recuperato qualche giocatore importante, abbiamo fatto benissimo, questo è un dato che conferma l’idea che avevo all’inizio.

La Fiorentina, con l’organico al completo, può stare tra le prime cinque del campionato italiano, i numeri dicono questo. Mancano dieci partite alla fine del campionato, la squadra sta crescendo e possiamo salire: noi guardiamo partita per partite, siamo a 4 dall’Europa League, ma se ci rilassiamo rischiamo di tornare in basso. È già successo che ci siamo rilassati dopo due buone prestazioni, questo ora non deve accadere. L’importante è che ognuno dia il massimo, se riusciamo a mantenere questa concentrazione e questa cattiveria, possiamo arrivare in alto. Anche le altre squadre fanno fatica, quando manca un giocatore: noi per 6 mesi abbiamo fatto senza molti giocatori. Vargas? Non è ancora al 100%, stiamo lavorando con lui per metterlo come interno di centrocampo. Fece una grande partita con il Bayern Monaco in quel ruolo. Camporese? Sta bene, è giovane, è un ragazzo serio, si allena sempre bene, ha tanta voglia di imparare.

È un grande professionista, deve continuare così: dopo il gol con il Palermo gli ho detto di non montarsi la testa, può avere un grande futuro davanti ma non deve mai accontentarsi. Domani sarà una partita particolare, una gara che non si addice alle nostre caratteristiche, sarà una battaglia perché il Chievo è una squadra ben organizzata, è una squadra che fisicamente può impegnarti, ha gamba. Pellissier? È uno dei migliori centravanti, è molto pericoloso. Noi dobbiamo cercare di giocare cone grande aggressività e determinazione, alla fine la qualità maggiore esce fuori. Se però andiamo a Verona pensando che siamo più forti di loro, non andiamo da nessuna parte. Mutu? Mutu è un ragazzo intelligente, quello che ha detto conferma ciò che penso di lui. Io non sono il presidente, non posso confermare Mutu, così come non posso Mihajlovic. Mutu deve fare il…Mutu, non si può accontentare perché due gol non pareggiano i conti, deve sempre dare il massimo. Mi fa piacere per ciò che ha detto, però se ci sono cose che non vanno bene è normale che mi possa arrabbiare con lui.

Non deve pensare alla sua riconferma, ora deve pensare a questo finale di campionato. I due gol gli servono per il morale, con questi due gol ha dimostrato di essere sulla buona strada. La concentrazione? Non l’ha persa, è ancora più stimolato. È forte, ma è tanti mesi che non gioca oppure gioca ad un livello che non è il suo. Ha più fiducia nei propri mezzi, da questa doppietta può ripartire. Mi fa piacere che Mutu ha difeso i compagni. Con Mutu ho un rapporto particolare, ci conosciamo da tanti anni, abbiamo litigato poi ci siamo chiariti, lui sa che io dico tutto ciò che penso. Lui sa che con me non può sbagliare, questo è quello che gli ho detto l’ultima volta. A me non interessa se si chiama Mutu, lui deve fare ciò che io mi aspetto da lui. Mi fido di lui, dobbiamo solo trovare la scintilla giusta. So che lui farà bene da qui alla fine dell’anno, Mutu deve stare sereno e tranquillo, con Mutu in campo poi tutto è più facile. Non credo che si farà scappare questa occasione, lui è furbo. Mi fido della squadra, mi sono sempre fidato dei ragazzi, così come ho la loro fiducia. Per la squadra darei tutto, li difenderò contro tutti ma voglio tutto da loro e so che faranno il massimo. Mi sono fidato più della squadra che di Mutu, ma lui ha capito quello che voglio, adesso mi fido anche di lui. Volevo poi dire ai nostri tifosi di venire mercoledì per la finale di Coppa Italia Primavera, è molto importante per la società e per questi ragazzi che se la meritano. È un motivo di orgoglio, io ci verrò sicuramente”.

[Niccolò Gramigni – Fonte: www.violanews.com]