Mihajlovic critico dopo la vittoria

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Soddisfatto solo a metà il tecnico granata

Mihajlovic critico dopo la vittoria
Il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic incassa la vittoria dei suoi contro il Chievo, ma non si lascia andare a trionfalismi dopo aver incamerato i tre punti. Nel corso del consueto incontri con i giornalisti nel post-gara il tecnico del Torino ha affrontato diversi temi.

Come giudica la partita dei suoi con il Chievo?Mah, ho detto che sapevo che sarebbe stata una partita difficile e così è stato. Partiamo dalle cose positive, per noi era fondamentale vincere questa partita, per la classifica e anche per l’avversario poiché sicuramente il Chievo è stato l’avversario che ci ha messo più in difficoltà fra quelli che abbiamo affrontato qui a Torino”.

“Quando non si è belli bisogna essere cinici, cattivi e concreti – prosegue il tecnico – e noi lo siamo stati. Nelle ultime due partite non abbiamo giocato bene, ma abbiamo comunque conquistato sei punti e questo significa che stiamo un po’ migliorando anche sotto questo punto di vista. Abbiamo il migliore attacco della serie A e abbiamo conquistato venti punti in nove giornate. Queste sono le cose positive.

Ma siccome sono un allenatore onesto voglio dire anche le cose negative. Il Chievo nei primi venticinque minuti del primo e del secondo tempo ha giocato meglio di noi. Loro hanno fatto il Toro e noi no, perché eravamo imbambolati, poi i gol di Iago hanno cambiato la partita.

Devo fare i complimenti a Maran e al Chievo e sicuramente se avessero pareggiato non avrebbero rubato nulla. Noi se vogliamo andare avanti dobbiamo ricominciare a giocare meglio di come abbiamo fatto nelle ultime due partite”.

E’ una questione fisica o di testa? “Non è una questione fisica, una squadra non sta bene una settimana e la successiva sta male. Tutto parte dalla testa, anche quando si tratta di una questione fisica è una questione di testa.

Il Chievo ha fatto bene, ha chiuso tutti gli spazi e noi non eravamo in partita. Abbiamo fatto fatica per merito degli avversari e anche un po’ per demerito nostro. Come avevo detto, queste sono le partite dove si deve trovare un modo o un altro per vincere. Ci siamo riusciti e per questo sono contento per il risultato, ma, come ho detto, sicuramente dobbiamo ricominciare a giocare meglio perché continuando così a lungo andare è difficile continuare a vincere le partite”.

Ha detto che dovete fare meglio, ma questo esattamente in che cosa consiste? “Ho sempre detto ai miei giocatori che dobbiamo seguire due princìpi: di gioco e morali. Diciamo che i princìpi morali li stanno seguendo perché la squadra per novanta-novantacinque minuti combatte e lotta e ha lo spirito da Toro, quello che distingue il DNA del Toro da sempre. Per quel che riguarda i princìpi di gioco intendo che noi dobbiamo avere sempre lo stesso atteggiamento e dobbiamo giocare mettendo sempre in pratica quello che si prova in allenamento.

Non dobbiamo perdere la testa, – insiste Mihajlovic non dobbiamo farci prendere dall’ansia se non si riesce a sbloccare il risultato o comunque se si vede che le cose non vanno bene. Quando capitano queste situazioni bisogna ragionare di più e cercare di muovere la palla più velocemente e avere maggiore personalità nelle giocate.

Lo dicevo un mese fa, sono tutte le cose che una squadra deve sapere: quando addormentare o velocizzare il gioco e quando è il momento di fare una determinata cosa. I giocatori che sono in campo devono riconoscere le differenti situazioni e comportarsi di conseguenza. Su questo dobbiamo ancora migliorare.

Non ci sono dubbi che siamo migliorati rispetto all’inizio del campionato, ma ci vuole del tempo per farlo ulteriormente. In certi tipi di partita dobbiamo essere sempre una squadra, stare compatti e ognuno deve fare il suo compito, senza esagerare o strafare, ma facendo le cose per bene. Quando ci sono momenti di difficoltà bisogna essere uniti e ragionare, sapendo che ci sono momenti in cui si soffre e altri in cui, magari, si deve dare qualche cosa in più. E’ nella gestione dei diversi momenti della partita che dobbiamo fare meglio”.

Maran nell’analisi della partita ha detto che non può prescindere dagli episodi, sottintendendo che devono essere intesi come errori arbitrali a sfavore del Chievo. “Non voglio commentare episodi a favore: forse ci stava un rigore per loro come per noi c’erano alcuni rigori qualche partita fa. Questo è il calcio. Io giudico la prestazione e parlo della partita e non di altre cose.

Comunque sono stato sincero e ho detto che il Chievo ha fatto bene e, infatti, gli ho fatto i complimenti e ho anche detto che se avessero pareggiato non avrebbero rubato nulla. Non so quanti altri avrebbero detto una cosa del genere, ma è la verità”.

Iago Falque ha detto che è stato decisivo il fatto che lei ha mandato a scaldare Boyé nel primo tempo. “Se è così, lo faccio scaldare sempre dal primo minuto e Iago mi fa subito gol. Falque non era partito bene, ma non solo lui ma tutta la squadra, aveva sbagliato alcuni passaggi e non era entrato in partita, e di conseguenza non mi era piaciuto, poi quando ha visto Boyé ha fatto due gol.

Se serve questo ben venga, farò scaldare tutti quelli della panchina e vediamo se questo è il problema (ndr: sorride). Sono contento che abbia fatto due gol bellissimi. L’altro ieri scherzavamo con Petrachi sulla rete di Suso nel derby e il direttore diceva che Suso è come Iago Falque ed io ho risposto che Iago certi gol li aveva fatti solo in allenamento e mai in gara. Poi ieri li ha fatti anche in partita, quindi va bene”.

Castan sembra che stia tornando quello che si era visto nella Roma prima dell’operazione alla testa, come giudica le prestazioni del giocatore? “Castan fa sempre il suo, e quando arrivano meno palle giocabili per gli attaccanti avversari anche per lui è più facile. E’ un giocatore che ha esperienza, carattere, personalità e non a caso quando lui è in campo riusciamo quasi sempre a vincere o comunque non perdiamo. Sta tornando ai suoi livelli, questa è una nostra scommessa, sua, della società, e mia, di farlo tornare ai livelli dei tempi di quando giocava nella Roma. Lui si sta impegnando molto, ma deve ancora fare della strada, non è facile, però si sta comportando bene”.

La Coppa Italia

Martedì ci sarà la Coppa Italia e non ci saranno altre conferenze stampa, questo torneo è un impiccio o un’occasione per vedere chi ha giocato meno? “Non è un impiccio perché per noi la Coppa Italia è un obiettivo al quale teniamo molto. Non giocando le coppe ci rimangono solo campionato e Coppa Italia, quindi dobbiamo andare il più avanti possibile. E magari anche vincerla.

Non so chi giocherà, ma qualche cambio lo faremo. Vedremo come sta chi ha giocato ieri sera. Fra due giorni torneremo in campo e, come dico sempre, non ho undici titolari, ma ventidue e quindi ci sarà la possibilità per chi ha giocato meno di mettersi in mostra. Non so quanti ne cambierò, questo devo ancora deciderlo, ma è sicuramente una partita fondamentale per noi e vogliamo fare bene”.

Nell’altra partita di Coppa Italia aveva detto che giocando con una squadra che milita in una categoria inferiore era d’obbligo vincere, sarà sicuramente così anche martedì anche se Gattuso e il Pisa cercheranno di mettervi in difficoltà? “Non ho mai sentito di squadre che giochino per perdere. Tutti giocano per vincere, specialmente noi. Anche il Pisa verrà qua per vincere. Noi non dobbiamo sottovalutare nessuno perché il Pisa è una squadra tosta, che fa pochi gol, ma che ne prende anche pochi, quindi vanno presi sul serio poiché, come ho detto, per noi la Coppa Italia è un obiettivo fondamentale e chi giocherà dovrà dare il massimo.

Bisognerà tenere la tensione alta e fare la nostra partita cercando di vincere e sapendo che noi siamo più forti: se giocheremo da Toro vinceremo. Dipenderà molto da noi, loro non possono vincere questa partita, siamo solo noi che possiamo perderla, con tutto il rispetto per il Pisa, ma penso che noi siamo più forti al di là di chi giocherà”