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Milan: con Seedorf un nuovo ciclo vincente?

La storia recente del Milan è stata segnata da diversi cicli vincenti che hanno portato la società di via Aldo Rossi sul tetto d’europa e del mondo diverse volte nell’ultimo ventennio. Cicli caratterizzati da una società sempre in prima linea che faceva della gestione del Milan un vanto ed un orgoglio da sbandierare a livello nazionale ed internazionale con una rosa infarcita dei migliori talenti che il panorama calcistico potesse offrire in quel momento.

Anni ricchi di soddisfazioni che hanno riempito generosamente le bacheche rossonere permettendo alla società di potersi fregiare del titolo di “club più titolato del mondo” fino a poche settimane fa, dopo il discutibile sorpasso del Al Ahly quantomeno per prestigio e coefficente di difficoltà delle competizioni vinte. Dal primo Milan di Sacchi del trio olandese che a detta di molti esperti è stata forse la formazione più forte di tutti i tempi per talento e innovazione del gioco espresso, passando per il Milan targato Capello pieno zeppo di geni del calcio del calibro di Boban, Baggio e Savicevic finendo a quello di Ancellottiana memoria su cui è sempre stato forte il marchio verdeoro del Brasile con i vari Cafù, Rivaldo, Ronaldo, Dida, Kakà, Ronaldinho, Pato e Thiago Silva.

Dopo questa ultima sessione di mercato che ha visto approdare a milanello Adil Rami e Adel Taarabt – ruoli diversi ma in comune le origini marocchine e il marchio francese di impostazione calcistica – sta nascendo un Milan diverso, nuovo e sicuramente promettente. Entrambi i giocatori rappresentano le note più liete da gennaio ad oggi, in quel piccolo miracolo che Seedorf sta cercando di far nascere e che sta facendo tornare ai supporters del diavolo la voglia e la gioia di tornare a godersi 90 minuti di calcio il fine settimana. A dispetto dei risultati ingenerosi, il Milan nelle ultime gare – soprattutto contro Atletico Madrid e Juventus – avrebbe meritato ampiamente miglior sorte per lo spirito, l’abnegazione e la voglia messa in campo.

Se su Rami e Taarabt il Milan dovrà lavorare in estate per il riscatto (comunque fissato per entrambi a 7 milioni) nelle giovanili è in rampa di lancio un altro talento italianissimo ma di origini marocchine, Hachim Mastour, che compirà 16 anni a giugno e dalla prossima stagione potrà essere convocato in prima squadra. A Seedorf e Inzaghi il compito di seguirlo con attenzione per dare modo a uno dei migliori prospetti in cirolazione, addirittura il primo nella prestigiosa lista Wonderkids 2014, di crescere e fare le fortune del diavolo negli anni avvenire.

[Francesco Ciociola – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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