Milan: Galliani sotto esame

263

Jankulovsky e Kaladze rischiano di rimanere al Milan. Come Oddo. Una mazzata. Galliani sperava di liberarsi dei loro esorbitanti ingaggi. Difficile. Kakha Kaladze è stato chiaro: non se ne vuole andare. Salvo che non gli venga proposta una squadra di suo gradimento. Stesso discorso per Janku, che avrebbe risposto di non volere interrompere il percorso scolastico della prole. Scuse. Scaramucce. Palliativi. Ovvio non vogliano rinunciare ai loro ingaggi più che dorati.

Chi lo farebbe? Adesso ce li teniamo tutti sul pancino. Compreso Huntelaar. Affezionato alla… maglia pure lui. Ma anche il meno peggio dei fantastici quattro. Klaas non è male. I gol li sa fare. E’ forte. Lui è rimasto ai Mondiali. Luis Fabiano è tornato a casa. Fatti, non parole. Dunga ha lasciato a casa Pato e Ronaldinho. Lippi ha silurato Cassano, Borriello e Ambrosini. Bravissimi! Hanno davvero indovinato tutto. Il mercato del Milan è fermo. Paralizzato. Se nessuno va, nessuno viene. Parole e musica di Adriano Galliani. Caceres. Luis Fabiano. Joe Cole. Ibrahimovic. Tanto fumo, poco arrosto. Il rischio concreto è di rimanere così come siamo. Galliani pensa ai … motori.

Sta facendo un pensierino al trequartista giapponese Honda. Intanto Piersilvio Berlusconi ha confermato ancora una volta quello che già sapevamo da un pezzo. E cioè che lui del Milan non ne vuole sapere nulla. Se ne vuole occupare soltanto da semplice tifoso. Come sua sorella Marina. Lunga vita a papà Silvio. Chi dopo di lui? La speranza, l’unica, rimane Luigi. Ventidue anni. Il più piccolo della Famiglia. Speriamo cresca bene. Speriamo ami il Milan come suo padre. La situazione di mercato del Milan è chiara. Adriano Galliani ha a disposizione circa 15-18 milioni di euro per potenziare la squadra. Fininvest non gli darà un centesimo in più. Galliani è nell’occhio del ciclone. Ha i riflettori della Proprietà puntati addosso. Né potrebbe essere diversamente. Da Cardacio a Viudez, passando per gli acquisti di Grimi e Mancini, senza dimenticare Smoje, Roque Junior, Comandini, Dugarry, Digao, Laursen e chi più ne ha più ne metta, unitamente alla gestione di certi contratti che ancora oggi pesano come zavorre sulle striminzite casse societarie, di scelte azzardate e/o sbagliate ne sono state fatte tante. Oltre il lecito.

Se il bilancio del Milan si chiama voragine, un motivo c’è. Ed è davanti agli occhi di tutti. Nei Piani Alti sanno ogni cosa. Tutto. La pazienza sta pressochè a zero. O il Milan si potenzia con acume economico e intelligenza, o Galliani potrebbe essere chiamato a rispondere del proprio operato. L’A.D. è uno dei migliori dirigenti calcistici europei. Capisce di calcio come pochi. E’ furbo. Preparato. Stratega. E’ anche merito suo se abbiamo vinto tutto quello che abbiamo vinto. In Italia e nel Mondo. Ma ha largheggiato troppo in operazioni scarsamente condivisibili. La Proprietà è guardinga. Vigile. Attenta. Se il bilancio non è stato ripianato neppure dopo le cessioni dorate di Sheva, Gourcuff e Kakà, significa che la situazione era ed è grave. Fuori dai canoni della normalità. Qualcosa non è andato per il verso giusto.

Errori. Leggerezze. Valutazioni errate. Chiamiamole come vogliamo. Adesso il buon Adriano dovrà fare l’acrobata. Riuscire in una impresa ai limiti dell’impossibile. Potenziare la squadra con un budget limitatissimo. Ma non solo. Dovrà anche disfarsi di alcune ben note zavorre. Ingombranti, pesanti. Indesiderate. La prima acrobazia in entrata riguarda Caceres. L’uruguaiano è un buon terzino. Giovane. Affidabile. Bravo. Lui vorrebbe venire al Milan. Il Barcellona non lo vuole. Il Milan potrebbe inserirsi proponendo un affare come quello offerto dagli spagnoli alla Juventus l’anno scorso. Prestito oneroso con una particolarità tutta nuova: diritto di riscatto a favore del Milan tra un anno. Per quanto concerne Luis Fabiano, l’accordo con il giocatore sembra ci sia già. Sulla parola. Con 10-12 milioni di euro l’affare con il Siviglia si può chiudere. A Mondiale concluso saranno fatte tutte le valutazioni del caso. Ricordiamo che il contratto di Luis Fabiano scadrà nel 2011.

L’impressione è che stavolta il brasiliano sia davvero vicinissimo a vestire il rossonero. Attenzione però ad Ibrahimovic. Il Milan sta lavorando a fari spenti per arrivare proprio a lui. Luis Fabiano potrebbe essere una seconda scelta. Vedremo. Lo svedese arriverebbe in prestito oneroso con un diritto di riscatto concordato e spalmato su più anni. Ovvio prima debba diminuirsi l’ingaggio. Altrimenti resta dov’è. In panchina a Barcellona. Anche Joe Cole sarebbe a un passo dal Milan. Il centrocampista inglese avrebbe già preso casa a Varese. A pochi passi da Milanello.Cole è un trequartista esterno che può agire su entrambe le fasce. Una valida alternativa sia Pato che a Ronaldinho. Arriverebbe a parametro zero. Il suo acquisto precluderebbe quello di Andrea Lazzari. Dichiarato in questi giorni incedibile da Cellino. Però c’è Honda. O Cole o Honda. Da qui non si scappa. Con Caceres, Luis Fabiano o Ibrahimovic e Cole il Milan cambierebbe volto. Come la campagna acquisti.

Max Allegri avrebbe a disposizione una signora squadra. Completa e dinamica in ogni reparto. Competitiva. In attesa che l’anno prossimo rientrino alla base giocatori importanti come Astori e Paloschi. Alfieri della linea del Grande Ringiovanimento dei Ranghi. Due “bombe” disturbano la nostra quiete. Una notizia e una voce. La notizia è che Milan Lab non si occuperà più del recupero degli infortunati. La palla passa adesso al Gruppo Physioclinic diretto dal Prof. Gianluca Melegati, esperto di traumatologia e riabilitazione. Milan Lab si occuperà di ricerca scientifica. La voce riguarda una nostra “vecchia” conoscenza. Olivier Bierhoff. Berlusconi avrebbe scelto lui come sostituto di Leonardo. Oliver erediterebbe per intero quelle funzioni e quelle competenze.

[Claudio D’Aleo – Fonte: www.dnamilan.com]