Milan: la società del pareggio

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Una settimana fa circa è stata risolta la questione allenatore, con Allegri nuovo mister per i prossimi due anni. Dichiarazioni importanti non ce ne sono state, se non quelle di sperare di disputare una buona stagione e di promettere ai tifosi che il Milan ritornerà protagonista come ai vecchi tempi. Nel frattempo si sperava che ci fosse qualche movimento di mercato, qualche obiettivo dichiarato su cui puntare, qualche giocatore in trattativa con i rossoneri.

Ed invece dalle recenti dichiarazioni di Galliani non si è avuta alcuna buona notizia a parte il pareggio della rosa, primo obiettivo ufficiale della società. Sembra ormai che la parola pareggio sia diventata la nuova filosofia societaria, il nuovo obiettivo estivo cui maggiormente puntare. Si è iniziato la scorsa estate con il famoso pareggio di bilancio per giustificare la cessione di Kakà, si sta proseguendo anche oggi con il pareggio, ma non di bilancio bensì della rosa.

Ad ogni giocatore in entrata ce ne deve essere uno in uscita e viceversa altrimenti non si possono iniziare trattative di mercato; questo è quello che è emerso dalle ultime affermazioni del nostro Amministratore Delegato riguardo agli obiettivi di mercato per la prossima stagione. Sono partiti Dida e Favalli, sono arrivati Amelia e Yepes, non ci fossero altre uscite non potrebbe arrivare alcun giocatore. Pensare quindi a qualche acquisto nell’immediato appare piuttosto improbabile, sia la pista Luis Fabiano che quella piuttosto inverosimile di Ibrahimovic al momento sono da escludere. Altro problema al riguardo sono quei giocatori sotto contratto ma non rientranti più nei piani societari; i vari Oddo, Kaladze, Jankulovski non faranno più parte dell’organico rossonero ma al momento risulta difficile trovare loro una destinazione appropriata ed a loro gradita; ecco che nel caso non partissero risultano per bloccare l’eventuale arrivo di altri giocatori, il tutto per mantenere la rosa in pareggio.

Detto che tutti i big rossoneri non partiranno ne sono tantomeno sul mercato c’è da chiedersi realmente quali giocatori sono indispensabili per il gioco che Allegri intenderà attuare, su quali intende veramente puntare, come intende schierare la squadra in campo. Dalle prime dichiarazioni rilasciate alla stampa non sembra che Huntelaar sia così indispensabile nel reparto attaccanti; Allegri ha, infatti, affermato che in quel ruolo ci sono già Borriello ed Inzaghi, per cui non ci sarebbe da stupirsi se alla fine l’olandese dovesse cambiare maglia ed utilizzare così la vendita per l’acquisto di un altro giocatore. Luis Fabiano tra tutti appare quello più adatto al tipo di gioco rossonero, classe brasiliana, desideroso di vestire la maglia rossonera, altri brasiliani in rosa, sembrerebbe non avere difficoltà in un suo eventuale inserimento.

Per quanto riguarda Ibrahimovic si ha la sensazione che siano più voci che altro, più pressioni della stampa spagnola e del suo procuratore che di un reale interessamento da parte del Milan. Oltretutto per il tipo di giocatore visto in questi anni appare il meno adatto al gioco che abitualmente sviluppa il Milan, la sua classe non si discute però alla fine poco produttivo per la squadra. Poi, ma è un giudizio del tutto personale, sarebbe capace di dichiarare che sognava di giocare in rossonero, che è felice di vestire i nostri colori dopo aver militato nelle nostre due dirette avversarie nel campionato italiano? Sarebbe interessante sentirlo a tal proposito…In tutto questo si ha la sensazione però che si stia sottovalutando il fatto che realmente la squadra ha bisogno di nuovi innesti, di giocatori freschi, giovani ma già esperti, con fame di vittorie, cosa che al momento non si intravede. Lasciamo perdere il reparto offensivo e pensiamo seriamente al centrocampo, reparto cardine del gioco di Allegri e reparto che proprio la scorsa stagione avrebbe avuto necessità di alternative. Speriamo che da qui al 20 luglio si possano avere gradite novità…

[Piergiorgio Danuol – Fonte: www.dnamilan.com]