Milan: mercato in stand-by. Nomi, smentite e troppi dubbi

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Quella che sta per arrivare ha i contorni della classica estate “in attesa”. Se il nome del nuovo mister sembra ormai certo (Allegri infatti aspetta solo di liberarsi dal Cagliari), non può dirsi la stessa cosa sul fronte mercato, orientato all’allestimento di una squadra realmente competitiva. Come sempre accade in questo periodo dell’anno, sui giornali ogni giorno si leggono ventagli di papabili acquisti, seguiti poi dalle solite smentite. Ecco, ad esempio, che è ricomparso il nome di Luis Fabiano come obiettivo rossonero per il reparto avanzato. Dzeko rimane “il sogno”, sempre lontano economicamente dalle possibilità di Via Turati; Bale, esterno sinistro del Tottenham, il giocatore gradito a mister Allegri; a margine, una serie di giovani brasiliani suggeriti dagli osservatori Cafu e Serginho. Fabiano, Dzeko, Bale…una girandola di nomi dai ruoli completamente diversi, a testimonianza che in società forse non aleggiano ancora idee chiarissime.

Sfogliando il capitolo cessioni non dovremmo incontrare eclatanti novità: si va verso la conferma totale della rosa, epurata dai soli fine-contratto Dida e Favalli. Si parla poi di interessanti innesti provenienti dalla Primavera, anche se i nomi ad oggi non sono ancora stati ufficialmente resi noti. In difesa, infine, registriamo la conferma dell’arrivo di Yepes, a parametro zero, proveniente dal Chievo.

Purtroppo questo è tutto ciò che ai primi di giugno si sente e si legge del futuro Milan: nessuna notizia che restituisca entusiasmo al popolo rossonero. E’ vero che la sessione di mercato, come ogni estate, è lunga, che la stagione inizierà alla fine di agosto, che non c’è fretta, come ama ripetere Adriano Galliani, ma siamo convinti che sarebbe più “da Milan” viaggiare fin da oggi con idee ben chiare in testa, obiettivi ben precisi e una rosa pressochè completa. Anche considerato il fatto che da poche ore è partita la fase di prelazione della prossima campagna abbonamenti e che, come ovvio che sia, il tifoso-abbonato è mediamente invogliato e conquistato dalle grandi manovre di mercato.

Il consiglio tuttavia è di non puntare con troppa insistenza sul fuoriclasse. A questo Milan non serve “il colpo” ma alcuni importanti innesti in difesa e soprattutto a centrocampo. A questo Milan servono forze nuove che possano contribuire ad avere maggiori ricambi e un tasso qualitativo più elevato rispetto alle ultime stagioni. L’obiettivo richiesto da mister Allegri è proprio quello di trovare validi sostituti a quei campioni che hanno fatto la recente storia rossonera e che a giugno del prossimo anno probabilmente, salvo nostalgici ripensamenti, non verranno riconfermati. Dalle ceneri dell’ultima stagione possiamo comunque contare su qualche vivace fiammella: Antonini e Thiago Silva, ad esempio, rappresentano basi solide per un futuro di grande qualità; Borriello in attacco è il centravanti che da anni il Milan cercava, la punta su cui puntare indipendentemente dal modulo di gioco; Pato, se riuscirà a disputare una stagione senza troppi intoppi a livello fisico, rappresenta un punto di forza per l’intera squadra; Ronaldinho, se si conferma sui livelli della stagione appena conclusa, quell’apporto di classe troppo spesso indispensabile.

Il resto è un’informe accozzaglia di punti interrogativi: in porta non abbiamo ancora certezze su chi sarà il portiere titolare. Abbiati o Storari? In difesa gli enigmi si concentrano su entrambe le fasce mentre il centrocampo appare il reparto che più necessita di nuova linfa. Pirlo, Gattuso, Ambrosini non si discutono sul piano della qualità e dell’impegno, ma non possono più reggere una stagione intera ad alti livelli. Se non altro perchè i chilometri percorsi nella loro infinita avventura rossonera si fanno ormai sentire. Purtroppo è proprio su questo reparto che si concentrato le principali incertezze… Non ci resta che avere pazienza, aspettare il raduno del 20 luglio per vedere quali facce nuove faranno parte del Milan della prossima stagione. Sperando che questa lunga ed estenuante attesa produca qualcosa di positivo. Quel positivo che obiettivamente, ad oggi, è addirittura difficile da immaginare.

[Piergiorgio Danuol – Fonte: www.ilveromilanista.it]