Mondiale sci alpino, oro al canadese Crawford nel supergigante maschile

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Casse-Courchevel – Foto FISI

Vittoria a sorpresa del canadese davanti a Pintutault e Odermatt. Primo degli italiani Casse. soltanto tredicesimo

CHOURCHEVEL – James Crawford ha regalato al Canada la medaglia d’oro nel supergigante maschile ai Mondiali di Courchevel, in Francia.

Il canadese – primo in 1’07”22 -, è stato protagonista di un finale rocambolesco: il 25enne nativo dell’Ontario, alla prima medaglia in un campionato del mondo, ha recuperato quei due decimi decisivi nel tratto conclusivo, tagliando il traguardo con un solo centesimo di vantaggio rispetto ad Aleksander Aamodt Kilde, beffato all’ultimo. Il norvegese, ha comunque potuto consolarsi con il primo podio in un evento iridato.

A 26 centesimi da Crawford, il francese Alexis Pinturault che, dopo l’oro nella combinata inaugurale, ha replicato con la medaglia di bronzo, lasciandosi alle spalle un deluso Marco Odermatt. L’elvetico – dominatore della classifica generale di Coppa del mondo -, non è riuscito a conquistare la prima medaglia iridata, con un passivo di 37 centesimi dal vincitore canadese. Austria ai piedi del podio con Raphael Haaser e Marco Schwarz, rispettivamente quinto e sesto, con un ritardo di 58 e 59 centesimi.

Per l’Italia Mattia Casse ha concluso in 13esima posizione a 1”10: Il piemontese ha visto sfumare le posizioni nobili della classifica nel veloce tratto conclusivo, ma ha mostrato ottima velocità sino a metà pista. Più attardati Christof Innerhofer e Guglielmo Bosca: L’altoatesino, campione del mondo di specialità nel 2011, ha terminato al 20esimo posto a 1”57, mentre il valdostano d’adozione ha chiuso in 26esima piazza.

Out Dominik Paris: il campione della Val d’Ultimo stava viaggiando con tempi e velocità da zona podio, sino a quando, a metà tracciato, ha preso una porta, venendo sbalzato in aria, senza conseguenze se non una gran botta, per terminare anzitempo la sua gara.

Le parole degli azzurri al traguardo

Dominik Paris: “Era una gara da tutto o niente. Su di una pista così corta, bisognava rischiare il tutto per tutto oppure rimani indietro. Sono andato troppo cattivo su quel palo, volevo far velocità ma son andato troppo stretto. Ho preso una bella botta sul fondoschiena, ma posso recuperare. Adesso vediamo come starò pomeriggio, in vista della prova di domani, poi decideremo cosa fare”

Mattia Casse: “Un bel viatico per la discesa. Pista particolare, non facile andar forte e mollare gli sci. Mi sto adattando e vediamo i prossimi giorni con le due prove, per macinare informazioni per fare tutto bene da cima in fondo. Ho perso quei decimi nella parte centrale, e se vuoi vincere medaglia ai Mondiali devi fare bene tutta la pista. Piano piano sto crescendo, andando più avanti. La pista è bella, le condizioni di luce non danno troppo fastidio”.

Christof Innerhofer: “Mi son sentito bene all’inizio, dove le pendenze sono meno ripide ed ero vicino. Poi sono entrato col piede destro sulla seconda lunga, dove c’erano molte ondulazioni e ho perso velocità. Poi ho sciato un po’ meglio prima dell’ultimo intermedio, ma da lì son stato un po’ sporco e anche negli ultimi intermedi ho sciato meno bene, un po’ sporco”.

Guglielmo Bosca: “Son partito bene, avevo un buon ritmo., Sapevo di dover attaccare nella giusta maniera e penso di averlo fatto bene fino a metà. Poi, purtroppo, dove c’era quella lunga ho tagliato troppo la linea e son finito troppo fuori. Da lì in poi ero convinto di aver perso tanto tempo, e ho attaccato troppo andando fuori ritmo. Non è arrivato il risultato che speravo: peccato perché avevo un buon feeling con la pista e speravo in un risultato migliore . Son molto dispiaciuto”.