Napoli, Donadel: “Maggiore continuità per fronteggiare la Juve”

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“Vogliamo vincere sempre, ci vuole continuità. Anche il pareggio potrebbe significare aver perso due punti. Daremo sempre il massimo e solo alla fine del girone di andata capiremo dove possiamo arrivare”. È un Marco Donadel rigenerato, sicuro dei propri mezzi quello che è stato ospite giornaliero del consueto “salottino marziano” in onda sulle frequenze di Radio Marte durante la trasmissione Marte Sport Live. Il centrocampista azzurro ha rivelato quali sono gli obiettivi stagionali della squadra di Mazzarri e svelato alcuni aneddoti riguardanti il gruppo. Ecco quanto evidenziato da TuttoNapoli.net:

L’infortunio è alle spalle Quello scorso è stato un anno da dimenticare, l’ho preso nel modo giusto e mi ha fatto crescere ancor di più. Nel corso della mia carriera non ho subito infortuni gravi ma mi è capitato tutto in uno. Quando succedono cose del genere bisogna prendersi il positivo”.

Il Napoli di quest’anno“È normale che adesso si cerchi un anti Juve, però bisogna essere equilibrati. Siamo consapevoli di essere una squadra attrezzata e forte, ce la giocheremo con tutti ma ci vuole continuità. Bisogna vincere sempre, un pareggio potrebbe significare perdere due punti. Cercheremo di dare sempre il tutto per tutto e l’abbiamo dimostrato, è questa la nostra caratteristica; d’altronde Hamsik e Cavani sono l’emblema del nostro gruppo. È logico che se a marzo saremo la sopra allora ci penseremo”.

I tifosi sognano il tricolore – “I tifosi devono essere passionali, è normale che loro sognino lo scudetto. Però all’interno di un gruppo ci sono dei meccanismi, bisogna andare cauti e cercare di trarre sempre il massimo da ogni partita”.

Vice Hamsik – “Il mister mi ha schierato nel ruolo di Hamsik ma Marek è un’altra cosa, è un calciatore di livello mondiale e ce l’abbiamo solo noi. Si sacrifica, segue le indicazioni del mister e questo è importante per tutta la squadra, è un esempio da seguire”.

Rapporti col mister – “Lo ringrazio, mi è stato sempre vicino e cercherò di ripagare la sua fiducia. Tocca a me dare il meglio“.

Centrocampo azzurro – “Il centrocampo del Napoli è altamente competitivo, gli stessi Inler e Behrami sono calciatori di livello e spessore internazionale“.

L’Europa League – “In passato sono arrivato quasi a vincerla, devo togliermi ancora qualche sassolino dalla scarpa. Noi daremo il massimo in tutte e tre le competizione. Per vincere la Coppa Uefa ci vuole anche tanta fortuna, però, nella partita secca possiamo giocarcela contro chiunque”.

Stato di forma – “Ora sono in forma e sto bene, è normale che mi manca la partita e il campo. Sabato andrò a giocare con la Primavera proprio per mettere minuti nelle gambe”.

Obiettivi stagionali – “L’obiettivo nostro è quello di far rivivere grandi emozioni ai nostri tifosi. Ho assistito al match col Chelsea edietro alla porta mi son “fischiate” le orecchie per tre giorni, il boato del San Paolo è una cosa fuori dal normale. Ringrazio la gente di Napoli per i messaggi d’affetto, cercherò di ripagare la loro fiducia”.

Social network – “Uso spesso Twitter, è un modo per stare in contatto coi tifosi. Mi piace, comunque, seguire i miei idoli Jovanotti e tante altre persone. Quello dei social è un mondo vasto, nei ritiri o in viaggio è un buon metodo per “ammazzare” il tempo”.

Il nuovo “talento” di casa Napoli – “Insigne si allena sempre a duemila all’ora, avere una punta con le sue qualità non è da tutti. In allenamento fa cose eccezionali, ha grinta, corsa e abnegazione al lavoro. Migliorerà ancora. Davanti abbiamo giocatori del calibro di Cavani, Pandev, Hamsik e anche un campione come Pirlo starebbe più attento”.

Concorrenza in attacco – “In serie A non vedo altri Cavani o Hamsik, lo stesso Pandev è un grandissimo calciatore; Insigne deve star tranquillo, si ritaglierà comunque il suo spazio, lavorando e impegnandosi come già sta facendo. Oggi non è da tutti essere un attaccante del Napoli”.

Il suo ex allenatore – “Prandelli è la persona giusta per la Nazionale Italiana, ha fatto grandi cose. L’obiettivo è quello di andare a vincere in Brasile tra due anni, Insigne ha il potenziale per far parte di quel gruppo”.

L’antagonista della Juventus – “Non dirò mai che puntiamo allo scudetto, non mi piace fare proclami. Bisogna fare i fatti, siamo consapevoli di essere forti, prepariamo col mister ogni partita nei minimi dettagli. Solo alla fine del girone di andata si avranno i primi responsi. Anche noi siamo curiosi di capire dove arriveremo”.

Nazionale – “Finchè giochi devi  cercare sempre di puntare in alto, sogno sempre una chiamata ma non l’ho mai vissuta come un peso con morbosità. Tifo Italia ma cerco di dare sempre il massimo e impegnarmi per il mio club d’appartenenza. In passato sono stato vicino all’azzurro con Donadoni poi alcuni problemi fisici m’impedirono di esordire in Nazionale maggiore”.

Gruppo Napoli – “Quello del Napoli è uno spogliatoio solido, si scherza spesso. Il mister ci sta sempre vicino così come tutto lo staff azzurro”.

Clan di ex viola in azzurro – “E’ bello ritrovarsi, abbiamo vissuto tanti bei momenti insieme. Cercheremo di riviverli in azzurro, del Napoli però conoscevo già tanti calciatori come Paolo, Morgan e Antonio Rosati”.

Rapporto con la città – “E’ stato difficile durante il periodo dell’infortunio, guardavo tutto in modo negativo, ma la gente di Napoli mi è stata sempre vicina anche nei momenti peggiori. Mi hanno dimostrato grande affetto anche quando le cose non andavano benissimo”.

Difficoltà di ambientamento – “A me i proclami non piacciono, preferisco da sempre dimostrare le cose. Risponderò sul campo e cercherò di dare sempre il massimo”.

Cosa si mangia a casa Donadel – “Mangio spesso la pizza e la mozzarella ma bisogna stare attenti alla linea poichè c’è Papale che ci aspetta sulla bilancia…”.

Vento del sud  sul calcio italiano – “Da quando è arrivato De Laurentiis il Napoli è riuscito ad imporsi ad alti livelli ogni anno, anche la Roma è un club in crescita e le potenze del nord non sono più quelle di una volta, anche la loro leadership comincia a “scricchiolare”.

La scelta del numero 4 – “Mi avevano consigliato di non prenderlo, ma l’ho scelto poichè non sono scaramantico”.

[Gaetano Brunetti – Fonte: www.tuttonapoli.net]