Napoli-Lazio 2-4: l’analisi del match

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logo NapoliNAPOLI – Attimi e secoli. Lacrime e brividi. Il giorno dei giorni è arrivato, la Lazio è ai preliminari di Champions. Schianta il Napoli al San Paolo, in una sfida da brividi. È terzo posto, è Europa che conta a tinte biancocelesti. Dopo otto anni, l’ultima volta nella stagione 2007/08, con Delio Rossi in panchina. Fino a quel giorno, voi non svegliateci. Stasera, Pioli e i suoi si sono svegliati. E si sono presi ciò che volevano.

FORMAZIONI – Out Radu e Biglia, la Lazio con il 3-4-3, a guidare l’attacco torna Djordjevic titolare. Klose e Mauri restano in panchina. Per la sua ultima con il Napoli, Benitez sceglie il 4-2-3-1 con Mertens preferito a Insigne.

PRIMO TEMPO – È già partito il giorno dei giorni, fatto per vivere. Per giocarsi la Champions, a ogni costo. Tutto da fare e niente da perdere, il Napoli. Solo la vittoria regalerebbe il terzo posto. Alla Lazio basterebbe anche un pareggio, s’arrocca nel suo fortino, praticamente a cinque la linea della difesa. Non basta per fermare Callejon, s’invola e scaglia il tiro, quel pallone – quasi in slow motion – esce di un niente. Come ci frega il calcio, dà degli appuntamenti e poi viene quando gli pare. E trova sul suo cammino Parolo, il suo bolide dai 25 metri e Andujar che aiuta a gonfiare la rete. La Lazio tiene su la luce, chiusa a chiave gioca a ripartire, qui non è più un dettaglio. Lulic lancia Candreva, l’esterno di Tor de’ Cenci senza più limiti firma il bis biancoceleste.

SECONDO TEMPO – Fatto per vivere, il giorno dei giorni. Non per cuori deboli. Parolo perde palla, Callejon serve Higuain, il Pipita non può sbagliare. Tutto da fare e niente da perdere, il Napoli. La porta di Marchetti diventa un bersaglio, De Vrij salva la Lazio sulla linea, Parolo però l’affonda. Il duro intervento su David Lopez gli costa il secondo giallo, biancocelesti in dieci. Baciami la fortuna, i partenopei non se lo fanno ripetere, ancora Higuain a castigare. Poi gli si ritorce contro, due ammonizioni in pochi minuti per Goulham, i conti in rosso sono in paro. Tienilo acceso sempre tu che puoi, il brivido del San Paolo. Lulic interviene su Maggio in scivolata, l’arbitro indica rigore, il fallo sembra fuori area. Dal dischetto il solito Higuain, incredibilmente spedisce alle stelle. Baciami il sangue mentre gira, Ledesma onora la sua ultima partita in maglia biancoceleste, regala a Onazi – appena entrato in campo – l’occasione di scrivere il giorno dei giorni. Il nigeriano quasi non ci crede, di destro firma il nuovo vantaggio. Andiamo verso il giorno dei giorni, senza più limiti. La ciliegina sulla torta, per far la Champions più dolce, ce la mette il solito Klose. Ogni minuto è vero, ogni minuto è pieno se ci sei. Terzo posto, Europa che conta. L’abbraccio di Pioli a tutti i suoi è l’immagine di tutta la stagione laziale.

[Matteo Vana – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]