Napoli: lo scudetto non è un… miraggio

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A mio parere era necessaria una risposta ad almeno quattro interrogativi prima di rispondere al quesito che da tempo , ogni ora e in qualsiasi luogo, i tifosi del Napoli mi pongono. Tutti a chiedermi – Vinceremo lo scudetto?  – Vorrei a tutti rispondere. Signori io non sono un oracolo, sono solo un ex dirigente che ha la predisposizione verso il gioco del calcio. Sono solo un ex addetto ai lavori a cui sovente è capitato di prevedere ciò che poteva accadere. Spesso, o sempre, ho emesso un parere giusto ma soltanto, però, dopo aver esaminato bene la situazione. Non ho mai emesso un giudizio non ponderato o per sostenere una tesi preconcetta. Quando rispondo ad una domanda sicuramente pondero la risposta e pertanto, alla domanda postami la scorsa settimana ebbi a rispondere che per il momento è necessario avere prima una risposta a questi interrogativi.

Primo: riuscirà Cavani a ripetersi e segnare almeno 26 gol della annata?

Secondo:  sarà Mazzarri in grado di condurre una squadra che dovrà rimanere in testa per l’intero campionato?

Terzo: come si comporteranno Cavani, Lavezzi e Hamsik quando apprenderanno che comunque Pandev guadagna il doppio rispetto a loro?

Quarto: limiterà il presidente le sue dichiarazione giornaliere che di certo non creano simpatie a lui e verso noi tutti?

Dopo tre partite utili, dopo solo otto giorni, posso rispondere solo ai primi due quesiti. A mio parere Cavani potrà continuare a deliziare con i suoi gol i napoletani perché è un valido giocatore, ha il senso della rete e riesce sovente a trovarsi smarcato e realizzare. Ha già segnato quattro gol, di cui tre in campionato, e potrà, continuando di questo passo, perfino battere il record di Angelillo, grande centravanti dell’Inter. Non sono in grado di classificare per il momento se è un merito del tutto personale a trovarsi sempre libero oppure, per  sua fortuna, gli avversari non lo marcano a dovere. Comunque, il mio giudizio è nettamente a lui favorevole, sono certo che si ripeterà e farà ancor meglio.

Per quanto riguarda Mazzarri, dopo tre partite, dopo aver visto all’opera le squadre in campo, dopo averlo visto dirigere ai bordi del campo, sono convinto che anch’egli farà ancora meglio. Vorrei raccomandargli molta prudenza perché non capita spesso che un allenatore non sostituisca negli ultimi minuti un suo giocatore ammonito con il risultato di giocare in dieci contro undici (vedi Cesena). Non capita spesso che un allenatore del calibro di Mancini dia disposizioni errate in fase d’attacco, costringendo i suoi a passaggi vari per poi mettere sempre la palla in area dove vigilavano non difensori di classe eccelsa, ma gladiatori che avevano difficoltà a spazzare l’area per tutti i novanta minuti. Non sempre capita  di incontrare uno come Allegri che allegramente concede al Napoli ampi spazi difensivi, favorendo così il Napoli che è forte maggiormente se si esprime in contropiede. In ogni caso sono fiducioso perché Mazzarri in seguito, anche contro allenatori che sceglieranno di difendersi, riuscirà a vincere.

Per il terzo interrogativo non resta che attendere. Per il quarto, mi auguro che il presidente accolga il mio invito “a profferir di meno”. Sapranno i nostri giocatori da soli conquistare la vetta.

[Roberto Fiore – Fonte: www.tuttonapoli.net]