Olimpiadi Pechino 2022: Paris soltanto sesto nella discesa libera

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Foto FISI

Medaglia d’oro per l’elvetico Feuz, davanti al francese Clarey e all’austriaco Mayer. Paris: “Ho fatto di tutto, ma non è stato abbastanza”

BEIJING – Beat Feuz ha vinto la discesa olimpica maschile ai Giochi di Pechino 2022. Sulla pista “Rock” di Yanqing, l’elvetico, dopo l’argento in superG ed il bronzo in discesa di PyeongChang, si é aggiudicato la prova diventando il quarto svizzero a conquistare il titolo olimpico nella specialità.

Feuz ha terminato la sua gara con il tempo di 1’42”69, arrivando davanti per soli 10 centesimi a Johan Clarey. Il francese a 41 anni, ha portato a casa la prima medaglia olimpica, sfiorando la prima vittoria a cinque cerchi e divenendo il medagliato più “anziano” della storia. Terza posizione per l’austriaco Matthias Mayer, che ha visto sfumare l’occasione per il terzo oro in altrettante Olimpiadi. Quinto uno dei favoriti della vigilia, Aleksander Aamodt Kilde, attardato di 51 centesimi.

Un centesimo alle spalle del norvegese é arrivato Dominik Paris: il campione della Val d’Ultimo, dopo essere stato protagonista di una partenza strepitosa, ha commesso un piccolo errore nella parte centrale, e ha chiuso con il tempo di 1’43”21. Ha terminato al quindicesimo posto Matteo Marsaglia che ha pagato un errore, che gli ha fatto perdere mezzo secondo. Out invece Christof Innerhofer.

Le parole dei protagonisti

Dominik Paris: “Speravo fino alla fine però non sono riuscito ad ottenere il risultato. Ho fatto del mio meglio, dando il massimo, però guarderò meglio nei video dove avrei potuto passare più pulito. Ho fatto di tutto, ma non è stato abbastanza. Guardando i tempi ho perso un po’ nella parte centrale, dove ho fatto un piccolo errore che non pensavo mi costasse così caro. E’ una pista un po’ strana, Feuz negli ultimi anni è stato uno dei migliori discesisti, riuscendo a vincere su piste diverse dimostrando di essere il più completo. Io scio con più forza, sono più dinamico ma su certe nevi non rende. Domani ci riproverò nel supergigante, so che non sono in gran forma in quella specialità ma tutto può cambiare”

Matteo Marsaglia:Un grosso errore a metà gara, a parte quello buona prova. Senza errori magari non sarebbe stato comunque a medaglia, ma almeno dai primi sei-sette posti sì. In condizioni non adatte a me, su di una pista alla fine non così tecnica, facevo fatica a far la differenza. Son contento di essere qua in piedi perché ho avuto un momento in cui ho rischiato. Sono riuscito a recuperare la direzione e non finire nelle reti. Mi spiace, poteva andare meglio come risultato, ma la sciata c’è e son contento per l’atteggiamento. Ci abbiamo provato, ci sta ma alle Olimpiadi bisogna provarci. La troppa voglia mi ha giocato un brutto scherzo, non mi era mai successo di incrociare le code in discesa come è accaduto nella diagonale a metà pista.