Pagellone Cagliari: da Nainggolan a Bisoli, una stagione in altalena

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Su e giu sull’altalena. Dagli 11 punti in 12 partite nella gestione Bisoli, ai 28 nelle prime 16 gare dell’era Donadoni. Poi il 0-4 casalingo contro i terribili Sanchez e Di Natale, inizio di una serie incredibile di risultati negativi che ha fruttato 6 miseri punti nelle ultime 10 gare del campionato. Una squadra sclerotizzata, capace di grandi risultati nel momento di tensione massima, e di orribili partite a obiettivo salvezza conquistato. Difficile dunque valutare un andamento tanto altalenante. Ci proviamo, tenendo presente che, l’obiettivo prefissato a inizio stagione, ovvero la salvezza anticipata, è stato ampiamente centrato da Conti e compagni.

I NUMERI “UNO”

Agazzi 6,5 – Prima stagione da titolare in A. L’ingombrante ombra di un Marchetti in tribuna da ricacciare via. C’è quanto basta per considerare positiva la stagione di un portiere che, a fine campionato, si è affermato tra i migliori della categoria. Qualche presa problematica, alcune uscite che hanno tenuto con il fiato sospeso. Ma sopratutto tanti interventi decisivi che hanno fruttato diversi punti nell’economia del campionato.

Pelizzoli n.g. – Un secondo di lusso che, complice il rendimento costante di Agazzi, ha potuto calcare il campo per appena mezz’ora, nella vittoria di Genova, sponda Samp. Potrebbe lasciare il Cagliari senza aver lasciato il segno. Ci permettiamo di evidenziare come avere un vice con le sue qualità accresca il valore specifico di una rosa.

Marchetti n.g. – Meriterebbe un bel 7 per la dignità con cui si fa da parte dopo aver disputato da titolare lo sfortunato Mondiale dell’Italia di Sud Africa. Un passaggio svanito alla Sampdoria d’estate, dichiarazioni avventate e conseguente presa di posizione della Società e dell’ambiente. Sottolineare che la Sampdoria è poi finita in Serie B rende ancora più amaro il rimpianto per non averlo visto all’opera per un’altra stagione sull’Isola.

LA RETROGUARDIA

Perico 6 – Prima stagione in A, giocata da protagonista. I problemi di Pisano ne favoriscono la continuità d’impiego. L’inizio di stagione è promettente, si spegne nella seconda fase del campionato. Ha gamba per spingere e un gran fisico, crossa bene, tanto che spesso viene usato come una delle principali chiavi offensive. Balbetta un pò in difesa, ma ha ampi margini di miglioramento.

Canini 7 – Finalmente ad alti livelli dopo la prima stagione in rossoblu. Il corazziere del Cagliari mette in soffitta i problemi fisici e si erge a perno del pacchetto arretrato. Presente anche in zona gol, è il presente e il futuro della retroguardia.

Astori 7 – Il “Tedesco” si conferma al suo secondo anno da protagonista in Sardegna. Un solo giocatore nell’arco di tutta la stagione lo mette seriamente in crisi: Alexis Sanchez. Prandelli lo tiene in grande considerazione e, con queste prestazioni, la timida cerchia di chi lo ritiene superiore a Chiellini si accrescerà senza dubbio.

Agostini 6,5 – Una preparazione problematica per un fastidioso infortunio. Il rapporto mai sbocciato con Bisoli, poi la resurrezione sotto la guida di Donadoni. Sempre tra i migliori nelle grandi prestazioni del Cagliari, cala nel finale di stagione.

Pisano 6,5 – Solo 18 gettoni per il terzino selargino, 27 in tutto nelle ultime due stagioni. I problemi fisici non danno tregua. Quando prende il ritmo gara però è sempre tra i migliori, e, quando non c’è, la sua assenza pesa. Il Cagliari del futuro ha bisogno del miglior Pisano.

Ariaudo 6 – 15 presenze, spesso frutto di spezzoni di gara. L’andamento costante di Astori e Canini non concede spazi. Quando i tecnici lo chiamano, risponde presente. Il futuro è dalla sua parte.

Biasi n.g. – Dalle stelle alle stalle. Esordiente in A, fortemente voluto dal suo mentore Bisoli. Non scende mai in campo, Coppa Italia esclusa. A gennaio finisce al Frosinone, con il quale retrocede mestamente in C.

Magliocchetti n.g. – Il ricordo più vivo nella mente dei tifosi è un Cagliari-Torino 3-0, stagione 2007/2008. Gran prestazione con le direttive del maestro Ballardini. Sono passate altre tre stagioni, e di Magliocchetti non si è vista traccia. Meglio soprassedere sulla presenza nella sconfitta contro il Bologna in Coppa Italia.

LA LINEA MEDIANA

Biondini 6,5 – Il rosso centrocampista non stecca mai. Un diesel. Non si spegne mai, spesso accelera senza mai frenare. Le sue migliori partite portano sempre tre punti. E’ l’uomo di equilibrio del centrocampo rossoblu, un valore al quale non si può rinunciare.

Conti 6,5 – Stagione travagliata. Il cattivo rapporto con Bisoli e diversi infortuni lo frenano. La firma del capitano è comunque presente nei gol da cineteca contro Roma e Udinese, così come nel decisivo siluro che consente di prendere tre punti a Brescia e di ricacciare crisi e spettro retrocessione.

Lazzari 5,5 – Una stagione tanto negativa da non sembrare vera. Dopo le prestazioni scintillanti delle prime due stagioni rossoblu, il bergamasco incappa in un’annata storta. Frenato da infortuni, fa fatica a trovare il ritmo giusto. Tante, troppe voci di mercato ne condizionano la stagione. Si aggiunga una collocazione tattica mai troppo chiara. Se dovesse rimanere a Cagliari, Donadoni dovrà essere bravo a ritagliare su di lui il ruolo di mezz’ala sinistra in stile Allegri. Il suo grandissimo talento non può essere vanificato.

Nainggolan 8 – A tratti è un extraterrestre. 36 presenze e 2 gol, un martello continuo di prestazioni positive. Non molla mai, fa sempre la cosa giusta. Ha gamba e geometrie, attacca gli spazi e gli avversari. Recupera palla e fa ripartire l’azione in tempi ridottissimi. Il Cagliari ha scovato un talento destinato ai più grandi palcoscenici. Per il momento però se lo tenga stretto.

Laner 5,5 – Valutazione forse ingenerosa considerato che le sue 18 presenze sono spesso il frutto di manciate di minuti. Ma non riesce a dimostrare di essere all’altezza del palcoscenico della Serie A. Ancora da scoprire se la Società vorrà concedere una seconda chance.

Missiroli 6 – Arriva a gennaio e porta a casa 16 presenze. Quanto basta per dimostrare di essere un calciatore sul quale investire per il futuro. Ottimi piedi a dispetto del gran fisico. Un jolly prezioso per il centrocampo del Cagliari. Potrebbe essere lui in Nainggolan della prossima stagione.

Pinardi n.g. – Fortemente voluto da Bisoli al pari di Biasi. Grandi qualità tecniche ma ritmi troppo bassi per la A. A gennaio fa le valigie in direzione Novara, dove potrebbe ritrovare la A da semplice comparsa.

Cepellini n.g. – Tre spezzoni di gara con qualche spunto interessante. Il meglio di se lo mette in mostra negli allenamenti e nella presenze in Primavera. Per meritarsi l’appellativo di “nuovo Francescoli” dovrà lavorare con impegno e umiltà per ritagliarsi uno spazio nella prossima stagione. Il presidente Cellino punta ciecamente su di lui.

IL CUORE E LA MENTE

Cossu 7,5 – Sezione a parte per il folletto sardo. Lui ricama trame di gioco sul prato verde, confermandosi tra i migliori assistman del campionato. Quando accende la luce il Cagliari brilla di luce propria.

I BOMBER

Matri 8 – 11 gol in 22 partite, la salvezza è passata, e tanto, per i suoi piedi. La Società se ne priva solo perchè l’obiettivo è ormai a un passo. Conferma la vena realizzativa in bianconero. Al Cagliari la soddisfazione e il merito per aver acquistato un attaccante da 4 gol in 28 presenze in B, consegnando poi al calcio italiano un bomber purosangue.

Nenè 7 – 27 presenze e 6 gol. Un splendida tripletta conto il Catania, roba che al Sant’Elia non si vedeva da tempo. Donadoni lo stima tantissimo, e, fino al suo infortunio, non lo risparmia mai, utilizzandolo anche come trequartista. Nel prossimo campionato dovrebbe essere lui il terminale offensivo dei rossoblu. Se giocherà da prima punta si accettano scommesse sul bottino di gol finale.

Acquafresca 6,5 – Svolge la preparazione al Genoa e per questo il suo inizio è complicato. Il 2010 non porta bene, ritrova la fiducia e la vena realizzativa nel 2011, a partire dalla splendida doppietta di Parma. L’aria di Cagliari è servita per risvegliarlo, ora deve riproporsi come uno degli attaccanti più importanti del panorama italiano.

Ragatzu 6 – Nomen omen, è solo un ragazzo. Un solo gol per lui in 17 presenze, una bocciatura immeritata dopo la sconfitta casalinga con l’Udinese, giorno della sua “grande occasione”. A Cagliari o in prestito, l’anno prossimo farà tesoro di questa ulteriore esperienza.

I TECNICI

Bisoli 5 – Per lui parlano i risultati ancor prima dei problemi avuti con parte della squadra. Mostra di essere un tecnico dal carattere forte e dalla grande preparazione, fornendo alla squadra un ben definito assetto tattico. Il vestito che cucisce per il Cagliari non calza però a pennello sui rossoblu. Utilizza spesso giocatori fuori posizione, vanificandone le qualità. Per mettere in pratica il suo progetto avrebbe dovuto chiedere a Cellino una sostanziale rivisitazione della rosa.

Donadoni 6,5 – L’ex CT si cimenta con umiltà nel ruolo di condottiero di un gruppo che non naviga in buone acqua. Il suo grande buonsenso consente alla squadra di riprendersi in brevissimo tempo. La sua idea sacchiana di calcio ben si sposa con le qualità della rosa a sua disposizione. Raggiunge l’obiettivo salvezza con una bella cavalcata, salvo poi subire la frenata della squadra. L’anno venturo questo rendimento altalentante non sarà tollerato.

[Niccolò Schirru – Fonte: www.tuttocagliari.net]