Pescara, Legrottaglie: “Prendiamo qualcosa di buono da questo periodo”

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Le parole dell’allenatore del Pescara nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni dell’emittente regionale Rete 8.

PESCARA – Nicola Legrottaglie, allenatore del Pescara, è intervenuto ai microfoni di Rete 8. Queste le sue parole: “Tutti facciamo fatica a parlare di tempistiche di ripresa, stando fermi due mesi, praticamente in casa, i giocatori non sono al top della condizione, devono riattivarsi per ridurre al minimo rischio gli infortuni, ma quattro settimane potrebbero bastare: l’altra incognita sarà però capire ogni quanto dovremmo giocare, serviranno praticamente due squadre per sostenere una ripresa. A ogni modo, si può ora spettacolizzare il calcio, faccio l’esempio delle cinque sostituzioni, prendiamo qualcosa di buono da questo periodo disastrato. Ne va anche per il ruolo dell’allenatore, potrebbe divenire più decisivo, e per la mentalità dei calciatori, che sarebbero obbligati a pensare maggiormente al “noi” piuttosto che al solo personale: l’emozione nel calcio va allenata, i risultati si ottengono anche così”.

Sul futuro ha aggiunto: “Dobbiamo ascoltare e rispettare il nostro presidente, fa bene a identificare l’identikit del suo allenatore preferito: mi ci rivedo molto. Giovane e con un calcio offensivo. Fino a quando Sebastiani mi dà l’opportunità, starò qua, ma senza cambiare la mia identità per gli altri: se uno apprezza quanto faccio, sono felice di lavorarci insieme e costruirci qualcosa di importante. Per costruire un palazzo servono le fondamenta solide”.

Il tecnico del Pescara, in un’intervista rilasciata Calcio Today, ha detto la sua sulle dichiarazioni di Chiellini: “Era immaginabile tutto questo clamore. Dall’altra parte è normale la reazione dei due viste le offese ricevute. Al posto di Giorgio avrei parlato più in generale dei comportanti sbagliati di alcuni giocatori negli spogliatoi, senza andare sul personale. Chiellini ha sottolineato alcuni comportamenti che davano fastidio, non solo a lui. Magari poteva evitare di offendere. Melo, ma lo stesso Balotelli, sanno dove sbagliato, non mettendo il gruppo davanti. Comunque nella vita raccogli ciò che semini, anche a me spesso il brasiliano dava fastidio. Giorgio si è espresso nella sua biografia, quindi in modo spontaneo. Odio per l’Inter? Anche in questo caso poteva evitare di utilizzare il termine odio. Magari poteva dirlo in un’altra maniera e sarebbe passato un messaggio meno forte. Io rispetto quello che ha detto Giorgio, ma anche lui deve prendersi la responsabilità di quello che dice”.