Categorie: LazioSerie A

Prime prove di 4-3-1-2 con la coppia Floccari-Rocchi: lo scorso anno a Cagliari firmarono la svolta

FORMELLO – Prima Bari, poi Cagliari. Come la scorsa stagione, quando al Sant’Elia venne sancita la rinascita. Le basi della riscossa vennero gettate proprio pochi giorni prima della sfida salvezza contro i rossoblu, quando a Norcia si accantonarono personalismi e malesseri intestini e lo spogliatoio si strinse intorno alla figura di Reja. Dal patto umbro alla vetta della classifica, si è detto già molto della metamorfosi biancoceleste: sette mesi fa fu un crocevia per non sprofondare, domenica allo stadio Olimpico sarà l’ennesima prova di maturità per continuare a volare.

ECCO IL ROMBO, C’E’ IL CAGLIARI ROCCHI SI ACCENDE – Tornerà la Lazio versione casalinga, quella schierata con l’assetto a due punte ed il rombo di centrocampo. Verrà rispolverato il 4-3-1-2 con il quale Chievo e Brescia sono stati liquidati, prima di tornare ad un atteggiamento più prudente in terra pugliese. Sarà nuovamente una Lazio speculare all’atteggiamento dell’avversario, intenzionata a non concedere campo alla fantasia di Cossu e alla pericolosità delle punte (Matri, Acquafresca e Nenè si giocano due maglie), per poi far male grazie alla qualità dei suoi interpreti.

A guidare il reparto offensivo sarà certamente Sergio Floccari che per l’occasione potrebbe tornare a far coppia con Tommaso Rocchi. E’ il duo provato questo pomeriggio nelle prime vere prove tattiche della settimana, e guarda caso è proprio il tandem che decise l’ultimo scontro con i cagliaritani. Furono due perle quelle del calabrese e del capitano, che quando vede il Sant’Elia si accende. Un anno prima strappò gli applausi dei locali con una conclusione a girare che si spense sotto l’incrocio lontano della porta di Marchetti. Poi l’1-0 dello scorso 21 marzo: per il veneto fu una standing ovation, per la Lazio fu la fine dell’incubo. Ora è Tommy-gol che “chiede aiuto”, rivuole una maglia da titolare dopo quattro esclusioni consecutive. Reja ci sta pensando, anche in virtù del tour de force che attende i capitolini, che nell’arco di 22 giorni scenderanno in campo ben 6 volte.

MAURITO NON MOLLA – Spera Rocchi, ma non molla Mauro Zàrate che proprio all’esordio italiano contro gli isolani si rese protagonista della doppietta che spianò la sua avventura con l’aquila. Oggi il numero 10 è stato schierato in compagnia di Kozak; alle sue spalle però agiva una mediana molto simile a quella titolare: Brocchi, Ledesma, Bresciano ed Hernanes: basta immaginare Mauri in luogo dell’australiano il gioco sarebbe fatto. Prime indicazioni che nel corso dell’amichevole di domani contro il Tor Tre Teste prenderanno quota. Probabilmente, per la soluzione del ballottaggio si dovrà ancora aspettare. Quello tra Rocchi e Zàrate sarà un testa a testa che verrà definito solo a fine settimana.

MATU CHIEDE SPAZIO – Così come quello nella zona mediana del campo tra Ledesma e Matuzalem. Il brasiliano sta bene, ha smaltito definitivamente il doloro al polpaccio ed oggi ha lavorato con il gruppo per la quinta volta consecutiva. Con il 4-3-1-2, nel cuore del campo c’è spazio per una sola mente pensante: il brasiliano o l’argentino, che sulla carta, però, sembra più adatto a marcare il piccolo e sgusciante Cossu. Anche in questo caso la legge dell’alternanza, però, potrebbe avere la meglio, come era accaduto a Verona contro il Chievo, quando il numero 11 di Natal costrinse Ledesma alla panchina. L’altra soluzione per vederli insieme (oltre alla conferma del 4-2-3-1) consiste nello slittamento di Ledesma sul centro-destra al posto di Brocchi, ma i primi riscontri del campo non legittimano l’idea.

BUNKER A PROVA DI TURNOVER – Uno in attacco ed uno a centrocampo, sono questi i nodi da sciogliere nei prossimi giorni. Per il reso dovrebbe essere confermato il quartetto difensivo composto da Lichtsteiner, Biava, Dias e Radu, nonostante oggi al fianco dell’ex Genoa si sia mosso Stendardo. E’ tornato a lavorare regolarmente con la compagnia anche Luis Pedro Cavanda. Il suo momento sta per scoccare, così come quello di Javier Garrido che a Bari ha collezionato la sua seconda panchina stagionale: l’occasione giusta sarà in Coppa Italia il prossimo 27 ottobre contro il Portogruaro di Viviani.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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