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Roma, Garcia: “Buone le prime impressioni sull’ambiente e la serietà dei giocatori”

Il tecnico risponde alle domande in francese, avvalendosi della traduzione dell’interprete.

Impressioni sul primo giorno? Quanto ci sarà da lavorare?
“Ho delle buone impressioni sulla qualità dell’ambiente, la serietà dei giocatori e la cultura del lavoro che esiste già qui a Roma”.

Si aspettava un’accoglienza del genere, con le contestazioni? Può influire sul lavoro?
“Quelli che criticano il club e i giocatori non possono essere tifosi della Roma. Quando ami la tua squadra, il tuo club cerchi di incoraggiarla. Al peggio sono tifosi della Lazio”.

Può essere un problema per Osvaldo continuare a lavorare in queste condizioni?
“Abbiamo molti milioni di tifosi nel mondo, che ci lasciano lavorare tranquilli. Non cambia niente per nessun giocatore della mia rosa. Il giocatore ha bisogno di fiducia ed è più piacevole avere i nostri veri tifosi qui”.

Si aspettava qualche nuovo acquisto in più?
“Abbiamo tempo, il campionato riprende il 25 agosto. Ci saranno 7 settimane di preparazioni, è vero che più i nuovi arrivano rapidamente, più è facile per loro integrarsi. Ma abbiamo del tempo”.

Si aspetta che i giocatori in uscita come Osvaldo e Marquinhos possano restare?
“Per il momento sono con noi, vediamo quello che succederà. Sul piano sportivo mi piacerebbe tenere tutti i migliori, ma se qualcuno se ne andrà verrà rimpiazzato”.

Sarà il 4-3-3 il modulo di questo inizio stagione?
“Sarà uno dei sistemi che utilizzeremo. Forse sarà il sistema privilegiato, ma i giocatori saranno capaci di giocare con altri sistemi. Che sia a inizio gara o durante la partita”.

Ha imposto un regolamento particolare? Riproporrà la formula dei cinque saggi?
“Ho già parlato di questo nella prima conferenza. Quando si vive in una collettività è obbligatorio avere delle regole di condotta. Per quanto riguarda il consiglio dei saggi faccio come ho sempre fatto. Ho bisogno di vedere i giocatori evolversi e vivere all’interno dello spogliatoio per capire chi sono i leader. Penso che alla fine della preparazione ci saranno 3-4-5-6 giocatori che saranno interlocutori privilegiati”.

De Sanctis e Skorupski sono i portieri che voleva?
“Domani arriva Skorupski. È un portiere con molto talento, dunque un giocatore un po’ giovane e inesperto. Abbiamo due portieri di alto livello come Lobont e Julio Sergio, abbiamo la volontà di trovare un portiere che sarà il numero uno”.

Ha usato una frase pesante prima…
“Non ho detto che sono dei tifosi della Lazio, ho detto che in questo caso possono essere al massimo tifosi della Lazio, perché se sei tifoso della Roma non critichi la Roma”.

Non sono magari tifosi stanchi? Promette di conseguire risultati?
“Capisco che i tifosi non siano contenti dei risultati, specialmente quelli dell’anno scorso, è normale. Ma questo non deve impedire di avere rispetto per club e giocatori. Che ci lascino lavorare con fiducia, ci diano serenità e ci giudichino in base ai risultati”.

Cosa pensa di Strootman e Gervinho?
“Non posso dare dei giudizi su questi due, altrimenti dovrei farlo per tutti i giocatori a cui siamo interessati”.

Come può utilizzare Pjanic?
“È un eccellente giocatore, molto tecnico. L’ho visto giocare molte volte a Lione, contro di me. È capace di sbloccare situazioni offensive e fare passaggi decisivi. È un giocatore che può giocare a centrocampo, offensivo”.

Il mercato della Roma è figlio delle sue indicazioni o ha chiesto altro che non può avere? De Rossi per lei è incedibile o cedibile?
“Per quanto riguarda il mercato io e Sabatini lavoriamo in coppia e lui si consulta sempre con me. Sappiamo di che giocatori abbiamo bisogno e anche voi perché ne parlate spesso. De Rossi è un grande giocatore, è meglio averlo con noi che vederlo partire. Ha fatto una grande Confederations Cup, aveva bisogno di riposo”.

Ha trovato qualcosa che l’ha impressionata positivamente e qualcosa che non le è piaciuta?
“Guardate dove siamo oggi, l’organizzazione, il campo di allenamento dei bambini. Questo è il segno di un grande club. Non ci sono delle cose che mi abbiano deluso, ma c’è sempre da migliorare. Se vogliamo migliorare c’è sempre da farlo in tutti i livelli”.

[Gabriele Chiocchio – Fonte: www.vocegiallorossa.it]

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