Romulo: “Faremo di tutto per andare avanti il più possibile in Europa”

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logo-juventusÈ il numero 4, ma ha scelto il 2. Romulo si è presentato a Torino, in punta di piedi, giusto in tempo per prendere parte alla tournée asiatica. Tournée cui non parteciperà Mauricio Isla: per un brasiliano che viene, un cileno che va. L’ex Udinese parlerà inglese: è volato al Qpr. «Romulo è un giocatore nato in Brasile, ha 27 anni, è di doppia nazionalità, in quanto ha indossato anche di recente la maglia azzurra dell’Italia. É un giocatore che ha raggiunto secondo noi la maturità calcistica la scorsa stagione, raggiungendo l’apice delle qualità delle sue performance agonistiche. É un giocatore duttile, eclettico, quindi dal punto di vista tattico potrà essere impiegato in diversi ruoli». Beppe Marotta si è dedicato alla descrizione dettagliata dell’ultimo acquisto di “Madama”. Ultimo, ma non conclusivo: «Abbiamo operato con intelligenza, creando i presupposti per avere giocatori complementari. La rosa è più competitiva, ma il mercato non è chiuso: dobbiamo fare qualcosa in difesa e in attacco».

Per ogni evenienza, comunque, Romulo è a disposizione: avanti o indietro, non conta, anche se ha iniziato nella retroguardia. La scelta del numero è retaggio dell’infanzia, «quando giocavo con la numero due: per questo motivo, ho deciso di continuare a vestirla». Infanzia difficile: «Sono cresciuto in una famiglia povera, semplice, ma con tanti valori. Oggi sto realizzando un sogno, dopo tanti “no” ricevuti: ho fatto tanti sacrifici per essere qua ed adesso lotterò molto di più per restarci». Nuovo brasiliano dopo un bel po’ dalle parti di Vinovo: Emerson, l’ultimo («Grandissimo giocatore, molto forte. In Brasile è ancora molto ammirato: adesso voglio seguire i suoi passi»), ma Denilson l’idolo («Lo seguivo da piccolo, lo ammiravo tantissimo, mi ispiravo a lui»).

Ma il suo colore ormai è l’azzurro. Dopo il mancato Mondiale, con la Juve Romulo vuole conquistarsi l’Europeo: «É stato difficile ammettere che non ero al massimo alla vigilia del Mondiale: ho pianto tantissimo, perché, specie in Brasile, era un sogno. É stato molto difficile: Prandelli mi ha chiesto più volte come stavo e io non ho potuto dire bugie. Mi ha ringraziato per l’onestà». Il primo obiettivo, però, è far bene in bianconero: «Faremo di tutto per andare avanti il più possibile in Europa. Per lo Scudetto, ci sono tante squadre forti e la Juve è una di queste». Dove, non importa: «Mi sono incontrato oggi con Allegri: abbiamo parlato poco, mi ha chiesto dove preferivo giocare e io gli ho risposto che sono disponibile ad occupare qualsiasi ruolo della fascia destra». “Madama” ha il suo tuttocampista onesto.

Ed ora si può partire per l’Asia.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]