Le galassie pronte a scontrarsi per il dominio Mondiale

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Tra meno di dieci giorni prenderà il via il ventunesimo Mondiale della storia, sono tanti i protagonisti attesi in Russia

MOSCA – Tra 192 ore le galassie più splendenti dell’universo conosciuto (e non) torneranno ad allinearsi sullo stesso piano, in un controsenso cosmico in grado di far brillare le notti, irradiare spazi ombrosi ed avvicinare quel concetto di bellezza, applicato ed evoluto in un rettangolo verde, spazio di vita e percorso di esistenza libera. Mancano nove giorni per il ventunesimo allineamento che, ormai, da 88 anni a questa parte (ogni quattro anni) dipinge il mondo, sempre più grigio e triste, per 31 giorni. 744 ore che si distaccano dalla monotonia e dal logorio per catapultare tutti verso il sogno di un’altra dimensione, verso la fratellanza che solo lo sport concepisce come pienezza.

E’ tempo di Mondiale, un altro pronto ad entrare nei libri di storia come gigante frammento, come intermezzo leggero tra ciò che accade negli spazi vuoti delle vite di ognuno di noi. Gli occhi del mondo sui principali protagonisti che congeleranno l’atmosfera scaldandola, in un controsenso termico. Saranno quei due, sul piedistallo degli onnipotenti ad aggiungere un’altra pagina a quel copione immaginifico? Messi e Ronaldo, capitani di due Nazionali che prescindono in maniera vitale dal loro talento e dal loro carisma, statue adornate di speranze da parte di due popoli che vogliono mettersi al centro del mondo. E poi proprio il mondo intero a cominciare da Neymar e dal suo Brasile che, dopo il “dramma” del 2014, sembra essere tornato stellare ed ipnotizzante.

E poi Isco ed Iniesta e quel miscuglio di classe cristallina che è la Spagna, Griezmann e quella Francia giovane e spavalda che ha nell’età e nell’imprevedibilità un’arma tagliente per tutti. E’ una lista che accorpa sogni, che affascina come gli scacchi della Croazia e di Modric, l’Uruguay della famelica coppia Suarez-Cavani che, al pari di Lebron James e Steph Curry, hanno ammirato le prime luci dell’esistenza dallo stesso punto. Dai sogni sudamericani alla solidità della Germania, che erige il singolo o la coppia ma il collettivo straripante e debordante, all’estro del Belgio e di Hazard arrivando fino alla madre Inghilterra e a quel Kane che, da capitano, ha una voglia matta di sbranare tutti.

Queste galassie, cosi distanti ma cosi vicine tra loro, sono nuovamente pronte per allinearsi sullo stesso piano, coesistere per trenta giorni (o quasi) in quella Russia che ormai è pronta ad accogliere il suo primo Mondiale. Sarà la solita immaginifica parata di stelle, i led degli I-Phone pronte a catturarle, gli occhi pronti a viverle e le braccia pronte ad esultare, sperare e, magari, abbracciare la coppa dei sogni. Abbracciare il mondo intero in un istante eterno.