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Sampdoria, il punto: con Mihajlovic è arrivata la svolta

Quando non arrivano i risultati il cambio di allenatore diventa quasi una scelta obbligata. L’avvicendamento sulla panchina della Samp ha sicuramente dato una svolta, come accade sempre quando si cambia tecnico, è una scossa non indifferente. Bisogna però che questa scossa duri, e che porti ad una continuità di risultati, ancora più che di gioco, perché se una squadra gioca bene, ma non raccoglie punti, il problema rimane. Mihajlovic è un allenatore che conosce l’ambiente, che ha vestito la maglia, e saprà sicuramente trasmettere alla squadra l’attaccamento ai colori. Credo che sia l’allenatore giusto per venire fuori dalla situazione in cui si trova la Samp, che è ancora comunque difficile, ma i presupposti per farcela ci sono tutti.

Un allenatore che ha giocato a certi livelli è sicuramente facilitato dalla sua esperienza, ha vissuto lo spogliatoio e conosce le dinamiche di certe situazioni che si vengono a creare. Lui magari la paura di una retrocessione non l’ha mai vissuta, però per salvarsi o vincere un campionato ci vuole lo stesso impegno. Sinisa saprà senza dubbio correggere la squadra nei punti giusti per tirare fuori tutto quello che può dare.

Il Chievo dal canto suo sta facendo benissimo, e andare a giocare a Verona sarà sicuramente difficile, ma in questi momenti non conta tanto l’avversario. Certo, fare risultato con una diretta concorrente può valere doppio, e se i blucerchiati vogliono tirarsi fuori da una brutta situazione e risalire in classifica, sono queste le partite fondamentali.

Con il cambio di allenatore la Samp è tornata alla difesa a quattro, ma anche in questo caso la differenza la fanno gli interpreti: in un momento come questo i moduli contano poco. Mihajlovic da parte sua avrà potuto valutare che con la linea a quattro la squadra è più coperta e tiene meglio il campo, risultando più equilibrata. Per attuare la difesa a tre bisogna avere gli uomini giusti, dei centrali che sanno marcare, e degli esterni che possano coprire quando serve, oppure andare a spingere in avanti: è un modulo sicuramente più complesso. L’allenatore valuta i giocatori giorno per giorno, potendo quindi scegliere il modulo giusto per far rendere al meglio la squadra.

Spero che la Samp continui su questo percorso, il campionato è ancora lungo e non si può certo parlare di ultima spiaggia, ma se riuscisse ad avere continuità di risultati prima della sosta potrebbe lavorare con molta più tranquillità. I risultati, soprattutto in una situazione di classifica così delicata, sono tutto, danno serenità sia per allenarsi che per scendere in campo.

[Mirko Conte – Fonte: www.sampdorianews.net]

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