Serie B, Balata: “Ripresa? E’ ancora presto per parlarne”

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Le parole del presidente della Lega B Mauro Balata nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Radio RAI.

ROMA – Mauro Balata, presidente della Lega Serie B, è intervenuto ai microfoni di Radio RAI. Queste le sue parole a cominciare dalla situazione attuale: “E’ difficile parlare di calcio di fronte a una tragedia che coinvolge tutti, alcuni di noi anche direttamente. Voglio manifestare tutta la mia profonda stima nei confronti di tutte quelle persone che stanno lottando per noi contro il Covid-19 penso a medici, infermieri, forze dell’ordine, sono loro le persone che meritano ogni riconoscimento”. 

Sull’eventuale ripresa ha dichiarato: “Non spetta a me farlo. Ho registrato le dichiarazioni del presidente del calcio mondiale, Gianni Infantino, che ci dice continuamente che si deve ripartire senza fretta e quando ci saranno le condizioni di sicurezza per riprendere. Non c’e’ una data, ci sono diverse ipotesi in campo, ma bisogna vedere che tipo di disposizioni ci verranno date. “Credo sia assolutamente prematuro e sbagliato parlare di ipotesi del genere, come dice Infantino c’e’ tutto il tempo, ma in primis sono necessarie le condizioni di massima sicurezza che dovranno affermare governo e autorità preposte; poi bisognerà garantire la regolarità delle competizioni e quindi affermare il principio superiore del merito sportivo”.

Sui verdetti ha aggiunto: “Le eventuali decisioni vanno prese insieme con equilibrio e senso di responsabilità, sono contrario a qualsiasi ipotesi dettata da fantasia o esercizi non conformi alle regole che abbiamo, che hanno tutti i sistemi calcistici e che più in generale sono legate al diritto. Servono buonsenso, responsabilità e ragionevolezza. Galliani? Anche lui fa affermazioni di buonsenso, applica i criteri della massima sicurezza che e’ pregiudiziale a tutto e che non dipende da noi. Noi possiamo garantire trasparenza, uniformita’ e merito sportivo, sono questi i fari che devono guidarci in questo momento di una crisi cosi’ profonda che il calcio, dal dopoguerra a oggi, non aveva mai vissuto. Bisogna agire con senso di equilibrio e responsabilita’, aspettiamo le decisioni delle autorità pubbliche”.