Pioli emozionato in conferenza stampa: il ritorno alla Fiorentina nel segno di Astori, carico di memoria e valori condivisi
FIRENZE – Nel ritorno di Stefano Pioli alla guida della Fiorentina, il ricordo di Davide Astori ha preso il centro della scena non solo emotiva ma anche simbolica. Pioli non lo ha mai dimenticato. Anzi, lo sente ancora vicino, come ha raccontato con una voce rotta da emozione durante la presentazione ufficiale: “Davide ha inciso tanto nella mia vita, professionale e non. Lo sento, non ho mai smesso di sentirlo. Quando mi ritrovo in ufficio, lui c’è. Ed è giusto che sia con me”.
Non è un semplice omaggio. È una dichiarazione d’amore e di gratitudine. Perché Davide, con la sua serenità, il suo rispetto, il suo modo silenzioso e profondo di esserci, ha lasciato un’impronta che va oltre il calcio.
Anche la famiglia Astori ha sentito il cuore stringersi nel rivedere Pioli a Firenze. Il fratello Bruno ha voluto ricordare come l’allenatore abbia saputo, nei momenti più difficili, essere un punto di riferimento umano insostituibile. Un abbraccio, un silenzio condiviso, una parola detta al momento giusto: gesti semplici che hanno trasformato il dolore in memoria viva.
Oggi, con la fascia da capitano affidata a Luca Ranieri, il messaggio di continuità è forte e commovente. Non è solo leadership tecnica. È il passaggio di una responsabilità che parla di persone, di valori, di quel modo di essere squadra che Pioli porta avanti con coerenza e rispetto.
Pioli ha tatuato il numero di maglia di Astori sulla pelle. Ma è nel modo in cui parla di lui, nello sguardo che si illumina quando lo nomina, che si coglie il senso più profondo di quel legame: non si è spezzato, si è trasformato in forza, in esempio, in ispirazione.
Perché in certi casi, più che allenatori e giocatori, siamo esseri umani che cercano senso. E Pioli, con Davide accanto, quel senso lo ha trovato e continua a viverlo, giorno dopo giorno.