Stefano Zaino: “Samp ha bisogno di tre rinforzi. Ziegler? Si sta facendo di tutto per trattenerlo”

257

Segue la Sampdoria da un ventennio per il quotidiano La Repubblica, è uno dei giornalisti più apprezzati sulla piazza genovese e non solo, essendo da tempo l’inviato ad hoc per la formula 1.  Il mercato tiene banco tra i tifosi, sui media, è la fase calda delle trattative. Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva Stefano Zaino, con il quale si è fatto il punto su indiscrezioni e strategie di mercato ovviamente tinte di blucerchiato:

Come valuti al momento la posizione di Reto Ziegler?
“La Samp sta facendo di tutto per trattenerlo, lo ritiene un elemento molto importante, il giocatore si trova in una situazione particolare, diverse squadre lo stanno seguendo. Ovviamente se la Samp non trovasse l’accordo per il rinnovo, dovrà cedere a qualche offerta per non perderlo a parametro zero la prossima stagione”.

Sono tuttora fattibili i ritorni di Luciano Zauri e Stefano Guberti?
“Per Zauri credo esistano ottime possibilità di rivederlo in blucerchiato, la Samp vuole Zauri, lui vuole la Samp, è piuttosto chiuso nella Lazio, sebbene Reja lo stia un po’ impiegando nei test amichevoli. Per Guberti la Roma vuole monetizzare, non vuole cederlo in prestito, bensì in comproprietà, non credo che la Samp voglia acquisire parte del cartellino”.

Padoin, Giaccherini, Weiss e Ayew sono alcuni dei nomi più “caldi” per i ruoli di esterni…
“Padoin piace, ma l’Atalanta chiede molto, difficile ipotizzare un suo arrivo se non saranno abbassate le pretese. Giaccherini piaceva, ma la pista si è un po’ raffreddata. Su Weiss dipende che deciderà di fare il Manchester City, la Samp potrebbe chiudere un’operazione in prestito, strappando magari un diritto di riscatto, il giocatore si valorizzerebbe a Genova, forse ne beneficerebbe più il City in prospettiva. Ayew? La Samp non partecipa ad aste, tanto entra, tanto esce. Finora la Samp non ha ceduto nessuno, sono partiti Storari, Zauri e Guberti che non erano di sua proprietà, sono stati spesi 5,2 milioni per Pozzi e 2 per la metà di Curci”.

In quali ruoli la Samp deve urgentemente rafforzarsi?
“La Samp ha bisogno tre rinforzi: necessita di un portiere di riserva, che possa dare respiro e aiuto a Curci, un terzino destro, perché Stankevicius è già andato via a gennaio e Cacciatore l’anno scorso è stato mandato un po’ allo sbaraglio, ha patito più del lecito, mostrando difficoltà a svolgere il ruolo di titolare. Serve anche un esterno sinistro per qualità e quantità: Gasparin ha fatto spesso riferimento a 4 esterni, ma credo che Koman sia ancora un po’ “leggerino” e Padalino ha dimostrato di non dare grosse garanzie, pertanto resterebbero solo Semioli e Mannini”.

Molti tifosi sono soddisfatti per aver trattenuto i pezzi pregiati e fatto rientrare alla base gli ottimi prodotti del settore giovanile, ma non mancano le accuse di qualche sostenitore, ritenendo che la società avrebbe potuto e potrebbe investire maggiormente visto il traguardo Champions. Che opinione ti sei fatto a riguardo?
“Qualcosina in più ci si poteva aspettare, ma sono da escludere grossi investimenti, si sono trattenuti i migliori e ora la Samp si trova nella condizione di spendere senza conoscere se ci saranno le entrate. Mi aspettavo un esterno sinistro di valore, italiano o straniero. Se arrivasse un portiere di riserva, ritornasse Zauri e fosse stato preso Padoin ad esempio, il mercato poteva andare bene. Non mi sono mai illuso di vedere la Sampdoria costruire uno “squadrone” perché si è arrivati quarti, l’importante è stato non vendere i pezzi migliori”.

La strategia di mercato potrebbe cambiare nel caso di approdo alla fase a gironi?
“Forse sbaglierò, ma nel bene e nel male operare gli ultimi giorni potrebbe rivelarsi pericoloso. Se si superano i preliminari, si dovrebbe rafforzare la squadra in pochi giorni, ma con chi? Chi ha i più bravi, se li tiene, oppure li cede soltanto a prezzi altissimi. Se le cose non dovessero invece andare come si spera, la piazza sarebbe delusa e non si potrebbe correre il rischio di cedere alcun pilastro del castello, che altrimenti andrebbe a sgretolarsi con effetti devastanti”.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]