Torino, il punto: i granata si preparano al tour de force

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logo TorinoTORINO – Tre partite in sette giorni e con avversari come Lazio, Genoa e Juventus sono un tour de force di tutto rispetto, tanto più che la prima e l’ultima si disputeranno in trasferta, senza scordare che otto giorni dopo il derby il Torino dovrà affrontare l’Inter. Il peso specifico delle squadre che saranno opposte a quella granata impone che Ventura scelga sempre la formazione migliore e quindi un po’ di turnover sarà obbligatorio, anche perché qualche giocatore ha tirato la carretta a causa d’infortuni dei compagni e qualche altro rientra dopo un periodo di stop forzato e non è detto che abbia già raggiunto una tale forma fisica che gli consenta di affrontare partite ravvicinate senza correre il rischio di farsi male nuovamente.

Nel Torino ci sono giocatori non infortunati che finora non sono mai scesi in campo: Prcic e Amauri, oltre al portiere Castellazzi, mentre Ichazo aveva disputato la gara di Coppa Italia, ed escludendo dal computo il difensore centrale Pryima, che è stato ingaggiato quattro giorni fa dopo nove giorni di prova e non ha ancora avuto il tempo di assimilare tutti i movimenti e il tipo di gioco che richiede Ventura. Altri giocatori, invece, hanno giocato poco, Silva, Martinez e Belotti, e quindi possono legittimamente sperare di essere utilizzati in questo periodo di tour de force. Per loro sfruttare quest’occasione, se il mister gliela concederà, avrà grande importanza per mettersi in mostra visto anche che tipo di partite ci saranno.

Chi più di tutti potrebbe ritagliarsi uno spazio importante è Belotti, l’assist per il gol di Baselli che ha permesso al Torino di pareggiare con il Milan è stato il primo passo ora, però, è chiamato non solo a propiziare le reti dei compagni, ma anche a farne in prima persona. Se Ventura dovesse utilizzarlo con la Lazio sarà indubbiamente un osservato speciale perché è fondamentale capire se ha appreso movimenti e giocate in modo da far salire la squadra, agevolando così la fase offensiva e alleggerendo la pressione sulla difesa.
Da Belotti è inevitabile che ci si aspetti tanto ed è indicativo il fatto che in allenamento e anche per un breve lasso di tempo nella gara con il Milan la squadra con lui in campo si sia schierata variando il modulo e passando dal collaudatissimo 3-5-2 al 3-4-3, senza scordare che è costato ben 8 milioni di euro, che per i parametri del Torino è una cifra alta. Un tridente formato da Quagliarella, Maxi Lopez e Belotti intriga, intriga molto, ma per essere utilizzato senza sbilanciare troppo la squadra tutto il collettivo deve agire alla perfezione e i tre attaccanti devono rendere al massimo sia mettendo pressione all’avversario sia segnando. Il Torino è sempre atteso a fare il salto di qualità non mancherà l’opportunità in questo poker di partite che diranno fino a quale punto i granata possono spingersi. L’obiettivo è sempre lo stesso: quinto posto e ritorno in Europa League.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]