Torino: nove giorni importanti tra campionato e mercato

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Domenica sera c’è l’Inter, quattro giorni dopo chiuderà il calciomercato e il sabato successivo alle diciotto il Torino è atteso da una gara molto importante in chiave salvezza con la Sampdoria. Nove giorni in cui quello che accadrà sarà se non proprio cruciale almeno da non sottovalutare. La partita con la squadra di Stramaccioni non può essere considerata di quelle che una neo promossa deve vincere, poiché il divario fra le due società e le due rose è immenso, nonostante l’Inter finora abbia reso meno di quanto ci si potesse attendere e forse i granata persino un po’ di più. Comunque il riuscire a strappare anche solo un punto a San Siro vorrebbe dire che la striscia positiva del gruppo di Ventura si allungherebbe, che verrebbe compiuto un ulteriore passo in classifica avvicinandosi ai famosi quaranta punti e inoltre ci sarebbe il valore aggiunto sul piano del morale e dell’autostima per aver disputato una gara di livello al cospetto di una squadra che ambisce a piazzarsi fra le prime di questo campionato. E’ altrettanto vero che se il Torino tornasse da Milano senza aver conquistato nulla nessuno si sognerebbe di puntare il dito o di far pesare la sconfitta.

Fatta questa doverosa premessa il proseguimento della stagione deve essere affrontato con serenità in modo che partite come quella con la Sampdoria o poco più avanti quelle con Atalanata, Cagliari e Palermo – tutte squadre che oggi hanno meno punti del Torino – portino risultati positivi e mantengano i granata a distanza di sicurezza dalla bagarre per non retrocedere. Questo può avvenire se nel gruppo non ci sono situazioni di scontento con giocatori che si sentono imprigionati nel Torino perché sono poco utilizzati, Sansone e Brighi, o che dopo stagioni di più che onorato servizio, Bianchi, non sanno se il prossimo anno continueranno a vestire la maglia granata. Il Torino sta conducendo un campionato in linea con gli obiettivi pertanto le scelte dell’allenatore sono da considerarsi giuste e di conseguenza i calciatori che trovano meno spazio non possono pretendere di togliere il posto ai compagni ritenuti dal mister più funzionali al gioco. Però è legittimo che un giocatore aspiri a scendere in campo il più possibile soprattutto se fisicamente sta bene e si allena seriamente e quindi, se non trova collocazione in partita o ne trova per pochi minuti, giustamente chiede di andare altrove per giocarsi fino in fondo le proprie chance in un contesto più idoneo alle proprie caratteristiche, soprattutto se sa che ci sono altre squadre che vorrebbero ingaggiarlo. Trattenere per varie ragioni (investimenti che devono rientrare o non privarsi di chi anche se chiamato saltuariamente profonde impegno e capacità) questi giocatori alla lunga crea un clima teso all’interno dello spogliatoio e ciò non favorirebbe sicuramente un sereno cammino verso la salvezza.

La cosa migliore è che la società faccia chiarezza su Sansone e Brighi e che non rimandi troppo l’incontro con Bianchi per parlare dell’eventuale rinnovo. I tre giocatori sono dei professionisti seri e lo hanno dimostrato quindi, se anche scontenti, quando vengono mandati in campo danno sempre il massimo. Però è giusto essere corretti nei loro confronti e agevolare le loro legittime aspettative per quel che riguarda i primi due e non trascinare per le lunghe la trattativa con il capitano: si giunga subito a stabilire se ci sono le basi per il rinnovo o altrimenti si dica pubblicamente che a fine stagione Bianchi cambierà squadra, tutti se ne faranno una ragione, compresi i tifosi. Il bene del Toro va messo al primo posto e ognuno deve pensare e agire in quest’ottica, chi si comporterà diversamente non può dirsi persona seria e ancora meno essere un granata.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]