Udinese-Juventus 1-4: sotto il segno di Giovinco

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Se è vero che per uscire da una crisi servono grandi motivazioni, la Juventus campione d’Italia arriva al “Friuli” nel momento giusto. L’eliminazione dalla Champions League brucia ancora, ma Guidolin & Co. hanno una grande voglia di rialzarsi e ricominciare a far vedere quanto espresso per tutto l’arco della passata stagione. L’avversario è il più tosto potesse capitare, ma il tecnico bianconero non si scompone e pensa unicamente a fare il proprio gioco. Il modulo è il 3-5-1-1 che ha ispirato anche Antonio Conte nel corso del match del 21 dicembre scorso. Brkic tra i pali, difesa titolare con le certezze Benatia-Danilo-Domizzi, novità Lazzari a centrocampo e Fabbrini-Di Natale in avanti.
La Juventus, guidata da Massimo Carrera, recuperati gli infortunati Buffon e Chiellini può presentarsi al “Friuli” nella veste migliore con Pirlo in cabina di regia, l’ex Asamoah a sinistra e la coppia Vucinic-Matri in avanti.

L’Udinese inizia subito bene, con vivacità e voglia di fare, ma la prima vera occasione capita nei piedi di Lichtsteiner che, a tu per tu con Brkic, prova il pallonetto senza centrare lo specchio della porta. La squadra di Guidolin reagisce subito e con un Fabbrini in grande spolvero prova a rompere gli equilibri della retroguardia juventina.

Al 14′, però, l’episodio che cambia l’inerzia del match. Sebastan Giovinco, lanciato con precisione da Pirlo, entra in area e, a seguito di uno scontro fortuito con Brkic, cade a terra dolorante. Per Valeri è rigore ed espulsione. Tra gli sguardi increduli dei giocatori in campo, mister Guidolin si trova obbligato al cambio Fabbrini-Padelli. Sul dischetto si presenta Vidal e non sbaglia: tra mille polemiche, la Juventus si porta in vantaggio.

La gara adesso è molto nervosa, con le zebrette che nonostante l’inferiorità numerica generosamente provano a raddrizzare la situazione. Al 27′ buona occasione per Benatia che ci prova di testa, palla alta di poco.  Qualche minuto dopo risponde la Juventus con Vidal che prova dall’interno dell’area il destro di potenza e costringe Padelli alla parata miracolosa. Ottimo l’impatto con il match per il portiere bianconero.

La tensione non tende a scemare e Valeri prova a portare la calma con tre cartellini gialli ad Armero, Marchisio e Bonucci. Le zebrette reggono bene l’urto, ma al 45′ gli sforzi non bastano e la Juventus raddoppia con Vucinic, abile a sfruttare un imprecisione difensiva e superare con un piatto destro l’incolpevole Padelli.  Finisce il primo tempo con l’Udinese sotto di due gol e un uomo in meno.

La ripresa inizia con la squadra di Guidolin prova subito a rendersi pericolosa con una conclusione dalla lunga distanza di Basta che si spegne alta sopra la traversa. Voglia e impegno non mancano, ma in 10 contro 11 è dura mantenere gli equilibri. Al 50′ Giovinco va vicino al gol a seguito di un’azione personale, ma colpisce male il pallone e manda alta la conclusione.

Mister Guidolin vuole una reazione e manda in campo Muriel al posto di Pereyra con l’obiettivo di accompagnare Di Natale nella manovra offensiva, ma la Juventus trova subito il terzo gol: tiro dalla distanza di Marchisio, respinta corta di Padelli e tap-in vincente di Giovinco che da pochi passi non sbaglia. Il match entra in una fase di stallo, con le zebrette generose, ma impossibilitate nel fare di più, e la Juve che tiene il pallino del gioco.

Al 71′ la Juve dilaga con Giovinco che dalla destra scarica un diagonale e porta il risultato sullo 0-4. La gara non ha più nulla da dire, ma al 78′ l’Udinese accorcia le distanze con Lazzari bravo a inserirsi in area di rigore e superare Buffon. Non accade più nulla. Finisce 1-4, con la gara segnata dall’espulsione spartiacque del numero 1 bianconero Brkic.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]