Ventura: “Buona partita contro un avversario organizzato”

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logo-torinoL’allenatore granata è soddisfatto dell’esordio con vittoria in campionato, ma non nega che alla squadra ci vuole ancora tempo per essere assemblata poiché ci sono molti giocatori nuovi.

Come commenta la vittoria con il Sassuolo?

“Sono molto curioso di vedere che campionato farà il Sassuolo perché lo ritengo una buona squadra, che ha una buonissima organizzazione e se affrontandolo non si sanno leggere le situazioni in campo o preparare la gara può far male. Ieri sera gli abbiamo concesso sotto il diluvio alla fine della partita due o tre occasioni sul due a zero perché oramai pensavamo di avere portato a casa il risultato, ma fino allora non avevamo concesso praticamente neanche un tiro in porta. Sono contento perché la squadra ha fatto una buona partita, tenendo presente quello che ho appena detto. É chiaro che abbiamo ancora da lavorare e lo sappiamo, però abbiamo fatto esperienza della partita con il Pescara, lo dico solo oggi e non lo ripeterò più, ci sono tanti giocatori nuovi e occorre ancora un po’ di tempo, ma abbiamo capito la miriade di errori fatti in Coppa Italia e con il Sassuolo un buon novanta per cento di quegli errori non li abbiamo fatti e questo è sinonimo di grande disponibilità, attenzione e applicazione dei giocatori. Vedremo quanti gol farà il Sassuolo nell’arco del campionato e faremo il confronto con le partite che faremo noi senza subire reti, per questo devo fare i complimenti alla squadra. Le domande nei dopo partita vertono sempre sulle stesse cose quindi me le faccio da solo perché siamo tutti stanchi e così andiamo via più in fretta. Cerci ha fatto gol e sono contento, non è ancora nella condizione ottimale perché si è allenato meno degli altri, ma sta lavorando e il giorno che starà bene fisicamente potrà essere un giocatore assolutamente importante, come del resto lo sono tutti gli altri”.

Si può dire che con il Sassuolo forse Cerci ha capito che per lui non è una questione di modulo o di posizione, ma di movimenti che deve fare in modo da essere decisivo?

“Quando ho parlato di Cerci l’ho detto che il suo vero problema è la condizione fisica. Quando avrà una condizione ottimale, chiaramente fisica perché dal punto di vista psicologico ha capito che ha la possibilità di diventare un calciatore universale che può giocare non solo sulla fascia bensì in qualsiasi ruolo dell’attacco, e questo deve dimostrarlo non a parole, ma con i fatti quindi con i gol. Se dovesse vincere anche questa scommessa sarà un bene per il Torino, per Cerci e per la Nazionale italiana”.

Quanto è importante per gli equilibri della squadra che Cerci abbia come partner Immobile?

“Sono importanti tutti i giocatori e lo si è visto ieri sera. Hanno fatto bene e non hanno concesso giocate a centrocampo agli avversari, applicandosi grandemente, sono stati bravi”.

Nella ripresa o fisicamente è cresciuto molto il Torino oppure ha mollato il Sassuolo che nel primo tempo aveva giocato su ritmi alti, però la sua squadra ha accompagnato di più la manovra offensiva. E’ stata una scelta o semplicemente i giocatori hanno faticato meno?

“L’aspetto psicologico un po’ incide e noi dovevamo fare risultato perché sembrava che dovessimo affrontare una finale di Champions (sorrisetto ironico, ndr) nel senso che era stata data un’importanza esagerata alla prima di campionato e il gol di Brighi ha chiaramente rilassato i giocatori. L’essere andati in vantaggio alla fine del primo tempo ha permesso di disputare un secondo tempo in modo un po’ più fluido e coinvolgente segnando il secondo gol e creando tre o quattro occasioni incredibili che con un po’ più di tranquillità ci avrebbero permesso di chiudere completamente la partita. Per questo faccio i complimenti alla squadra per una partita che non era facile sotto gli aspetti tecnico-tattici e soprattutto sotto quello psicologico e direi che i giocatori l’hanno centrata”.

Rivedremo anche in altre occasioni Vives piazzato davanti alla difesa a orchestrare la manovra?

“Che ne so, vedremo. Con il Sassuolo ha giocato Vives perché stava bene fisicamente e mentalmente e credo che abbia disputato una buona partita e se avesse fatto il terzo gol sarebbe stata una partita ottima. Questo per confermare che riteniamo molto importante la serietà, la professionalità e la correttezza e con questi ingredienti due anni fa siamo saliti in serie A, quando altri prima non erano riusciti, lo scorso anno volevamo salvarci e lo abbiamo fatto e quest’anno vogliamo ritagliarci uno spazio all’interno del campionato e vedremo se il campo dirà che anche quest’anno riusciamo a centrare l’obiettivo”.

I tifosi fin dall’inizio vi hanno sostenuti con grande calore.

“Il pubblico … sono due anni e mezzo che non faccio che parlare del pubblico di Torino e quando si perde è normale che non sia contento, ma quello che ho detto prima vale anche per i tifosi e credo che abbiano capito che c’è serietà nel lavoro e la serietà viene sempre apprezzata. Ringrazio il pubblico in nome della squadra”.

Sia lei sia Petrachi avete detto che Maresca tecnicamente poteva essere utile al Torino, ma sembra che non arriverà. Quanto in questa decisione conta il parere dei tifosi che non lo vogliono vedere indossare la maglia granata?

“A Sky sono rimasti sorpresi di tutto questo can can e mi hanno chiesto se era un affare di stato. In realtà è una cosa molto più semplice e c’è stata molta scorrettezza in alcuni frangenti e si sono volute dire cose assolutamente non corrette. Maresca, che è fuori rosa nella Sampdoria, ha detto che sarebbe potuto essere utile al Torino e si è proposto e la società mi ha comunicato che c’era la possibilità di avere Maresca ed io ho risposto che dal punto di vista tecnico è un giocatore che ha un valore poiché ha disputato la Champions League, ma che da un altro punto di vista sarebbe stato difficile inserirlo per la questione ambientale e che bisognava verificare se c’erano le condizioni. Se ci fosse stata la possibilità di farlo arrivare allora si poteva affrontare il discorso e non che si sarebbe preso Maresca, se invece non c’era la possibilità allora non si sarebbe dovuto perdere tempo per ragionare su di lui. Mi sembra di capire che non c’è la possibilità quindi il discorso è nato e finito nello spazio di quarantotto ore, poi per carità possiamo parlarne fino a Natale, non è un problema. E’ stato detto che io ho telefonato a Maresca, ma sono sciocchezze”.

É previsto l’arrivo di qualche altro giocatore?

“Di questo dovete parlarne con il presidente Cairo e con il direttore sportivo Petrachi, io faccio l’allenatore e cerco di allenare al meglio i giocatori che ho”.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]