Verso Italia – Inghilterra: le parole del CT Mancini in conferenza stampa

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“A Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni. Sarà una gara dura”

COVERCIANO – Roberto Mancini, CT della Nazionale, é intervenuto oggi in conferenza stampa in vista degli impegni contro Inghilterra e Malta, validi per le qualificazioni a Euro 2024, in programma rispettivamente, il 23 e 26 marzo.

Inevitabile il primo pensiero a Gianluca Vialli nel primo raduno dopo la sua scomparsa. “Non è semplice per noi – ha detto Mancini, suo amico fraterno da una vita- dobbiamo provare a fare bene anche per lui”.

 “Ormai Italia-Inghilterra è diventato un classico – ha proseguito Mancini – un po’ come Italia-Germania. Sono da diverso tempo una grande nazionale, piena di giocatori di talento, di forza e di tecnica. Hanno più scelta di noi per tanti motivi, ma a Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni. Sarà una gara dura come lo sono state tutte le altre, mi aspetto come sempre una bella spinta dai tifosi napoletani”.

Sulla decisione di convocare  Mateo Retegui il CT ha aggiunto che era seguito da tempo  perché “ha qualità ed è un ragazzo giovane e sveglio. Non pensavamo dicesse di sì, la speranza è che possa essere importante. Non so per quale motivo vengano fuori pochi attaccanti, siamo davvero molto limitati nel reparto offensivo. Ci sono gare a livello Primavera che non hanno italiani. Abbiamo tre squadre ai Quarti di finale di Champions League, ma su tre squadre gli italiani al massimo sono 7/8. La realtà è questa. Siamo messi peggio di Soutghate, se c’è la possibilità di prendere nuovi giocatori li prendiamo. Anni fa dissi che in Nazionale dovevano giocare i calciatori nati in Italia, ma non c’era ancora questo problema qui e il mondo è cambiato. Tutte le nazionali europee hanno giocatori naturalizzati, noi abbiamo ragazzi che hanno fatto tutta la trafila con noi e poi sono stati presi dalla Nazionale maggiore di altre nazioni”.

Infine, Mancini  ha speso due parole sul classe 2006 Pafundi:Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi vent’anni. Crediamo molto in lui”.