Pallavolo

VLN femminile, Italia-Giappone 3-2: settima vittoria consecutiva per le Azzurre

Italia vs Giappone 20 giugno 2025 – Credit: FIPAV

HONG KONG – Settima vittoria consecutiva in VNL per l’Italia. Dopo Bulgaria e Thailandia, anche il Giappone è stato piegato 3-2 (25-23; 16-25; 25-15; 20-25; 19-17) da capitan Danesi e compagne alla Kai Tak Arena di Hong-Kong nella sfida valida per la terza giornata della Pool 5 di Volleyball Nations League. Le azzurre hanno fatto registrare l’ennesima prestazione maiuscola superando qualche difficoltà (secondo e quarto set) contro un Giappone a tratti perfetto con Eze e Nervini brave a farsi trovare pronte per consentire all’Italia di confermarsi in vetta alla classifica generale e lanciare un inequivocabile messaggio di forza a tutte le avversarie. Domani giorno senza match per le ragazze del CT Julio Velasco che si alleneranno e riposeranno in vista di domenica quando chiuderanno la week di Hong-Kong affrontando, alle ore 14 italiane (diretta su DAZN e in streaming su VBTV), le padrone di casa della Cina.

LA CRONACA

Il sestetto iniziale azzurro vede Cambi in regia, Egonu opposto, Fahr e Danesi al centro, Omoruyi e Degradi schiacciatrici, e Fersino libero. Il Giappone invece scende in campo con Seki palleggiatrice con Wada in diagonale, Ishikawa e Sato schiacciatrici, Shimamura e Airi centrali, e Fukodome libero. L’avvio è tutto di marca nipponica: Seki orchestra alla perfezione mentre Wada ed Ishikawa alternano colpi precisi con palloni che sfiorano le mani del muro azzurro. L’Italia si aggrappa a qualche giocata di Omoruyi e Fahr ma sul 8-12 Velasco è costretto a fermare il match con un timeout. La chiacchierata fa bene alle azzurre che tornano subito in partita trovando con Egonu, Fahr e Danesi attacchi e muro per riportarsi in scia (13-14). È il momento clou del set combattuto punto a punto: Ishikawa e Wada continuano a martellare mentre Egonu e Fahr tengono l’Italia avanti (16-15) e a contatto (17-18). Nervini appena entrata (per Omoruyi) mette giù il pallone del 18-18 ma Wada e Ishikawa non perdonano costringendo Velasco ad un nuovo timeout sul 19-21. Sotto di 2 l’ingresso di Eze e Malual gira l’inerzia del match con l’attacco a tre che porta l’Italia a piazzare un break di 4-1 che gira il punteggio proprio quando il set sembrava avviarsi verso il Giappone. Yoshino però mette giù l’attacco del 23 pari a cui risponde Fahr con la giocata al centro che consegna all’Italia il primo set-ball che diventa 25-23 sull’errore (confermato dal videocheck) di Ishikawa.

Come nel primo game, anche nel secondo è il Giappone ad uscire meglio dai blocchi grazie al trio Ishikawa-Wada-Yoshino. Le azzurre non riescono a trovare continuità in attacco e, nonostante una Fahr molto incisiva al centro, vanno sotto 13-16. Nel momento di maggior difficoltà capitan Danesi alza il muro (2 consecutivi) costringendo coach Akbas al timeout con l’Italia nuovamente in scia 14-16. Immediato arriva il contro-break nipponico firmato da Yoshino e Wada perfette nel mettere giù 3 attacchi di forza e lettura che stavolta inducono al timeout il CT azzurro, Julio Velasco (14-19). È il momento di rottura del set con Wada e compagne che non tolgono il piede dall’acceleratore e l’Italia che, nonostante gli ingressi di Giovannini e Eze, si arrendono nel secondo set con il parziale di 16-25.

Nel terzo parziale Velasco si gioca la carta Eze dall’inizio e i risultati sembrano pagare. Egonu non fa sconti sottorete mentre Nervini in attacco e un ace di Degradi spingono l’Italia sul 5-1. Il Giappone prova a reagire con Yoshino ma un uno-due (attacco e ace) di Paola Egonu rimette le azzurre sul +4 (8-4). L’esordiente in VNL 2025, Stella Nervini è la grande protagonista del momento del match mettendo in campo esplosività a rete e solidità in ricezione. Quando a lei si aggiungono anche Degradi ed Egonu, per il Giappone cala la notte con l’Italia che scappa via (16-9) per poi chiudere il set 25-15.

Nel quarto game riprende la battaglia: Yoshino e Wada da una parte e Nervini ed Egonu dall’altra tengono in equilibrio il set (6-6). Le azzurre iniziano a frenare le giocate giapponesi a muro mentre Egonu prende ritmo e sempre più fiducia piazzando il primo minibreak con due colpi di classe e potenza (7-5). Un attacco d’astuzia di Degradi ed un monster-block di Danesi consentono all’Italia di prendere un’ulteriore lunghezza di vantaggio (9-6) con il Giappone che si rifugia nel timeout. Le asiatiche, complice una parallela di pochi cm fuori di Egonu, tornano a -1 salvo poi essere nuovamente cacciate a -4 a seguito di alcuni insoliti errori in attacco e ricezione sintomatici anche di un calo fisico (13-9). Proprio quando sembrano essere sul punto di cedere, le giapponesi ritrovano entusiasmo e, grazie ad un errore al servizio di Degradi e due belle giocate di Yoshino sulle mani del muro, si riportano in scia (13-12). L’Italia incassa e riparte dopo un timeout con una “furbata” di Eze ed un attacco al centro di Fahr. Il Giappone risponde immediatamente con Airi e Ishikawa grandi protagoniste nel break dell’aggancio e sorpasso (16-19). La fuga è quella giusta, sugellata dai colpi di Wada e dalle magie in difesa di un’insuperabile Fukudome per il 20-25 che rimanda ogni discorso al tiebreak.

Pronti via Wada e Airi costringono Velasco al timeout (0-2). Un segnale d’allarme prontamente spento con rabbia e determinazione da Danesi, Nervini e Fahr (2-3). L’equilibrio e la tensione si spezzano sulla giocata di astuzia di Degradi che mette le azzurre sul +2 e timeout Giappone. Dopo un contro-break nipponico, sull’11-11, Fahr e Danesi al centro rispondono ad Airi e Wada mandando in estasi il pubblico della Kai Tak Arena (circa 7000 presenti) sul punteggio di 13 pari. Yoshino piazza la diagonale del 13-14 mentre Malual annulla il match ball con un attacco che si spegne tra muro e rete giapponese. Yoshino rimette le asiatiche avanti ma Malual risponde di nuovo presente (15-15). Chiuso il doppio cambio (di nuovo dentro Eze ed Egonu), Ishikawa piazza il mani-out del nuovo match ball a cui risponde presente Danesi al centro (16-16). Wada però non molla (16-17) così come Nervini (17-17). È un match di rara bellezza che vede Fahr rendersi protagonista del muro che regala il primo match ball alle azzurre con conseguente timeout richiesto da coach Akbas. Al rientro in campo il Giappone commette invasione e allora scatta la festa azzurra 19-17.

TABELLINO:

ITALIA-GIAPPONE 3-2 (25-23; 16-25; 25-15; 20-25; 19-17)

ITALIA: Egonu 16, Degradi 14, Fahr 16, Cambi 1, Omoruyi 2, Danesi 10, Fersino (L), Nervini 16, Eze 4, Giovannini. N.E. Sartori, Nwakalor e De Gennaro (L). All. Velasco.

GIAPPONE: Seki 1, Ishikawa 25, Airi 7, Wada 27, Yoshino 17, Shimamura 6, Fukudome (L), Nakagawa, Yamada, Fukuzawa 1, Akimoto 1. N.E.: Araki, Shiode e Nishizaki. All. Akbas

Arbitri: Firouzi Ebrahim (IRI) e Koutsoulas Michail (GRE).
Durata: 29’, 21’, 20’, 25’, 21’.
Note: 7000 spettatori
Italia: a 5, bs 9, m 14, et 25.
Giappone: a 6, bs 8, m 4, et 26.

DICHIARAZIONI POST PARTITA

Julio Velasco: “Ho un po’ sofferto devo essere sincero – ha dichiarato il CT azzurro – contro un Giappone fantastico. Hanno difeso, attaccato bene e battuto alla grande. Vincere queste partite fa davvero bene perché nel corso del match ci siamo adattate difendendo davvero bene. Se non avessimo iniziato a difendere come abbiamo, avremmo certamente perso contro questa squadra che è stata a dir poco strepitosa. Giocavano bene anche sulle palle alte, non sono mai andate in difficoltà sulle palle alte, hanno indovinato colpi incredibili e quindi è stata difficilissima. Eze e Nervini hanno fatto una grandissima partita ma in generale è stata una vittoria di squadra con chi è subentrato ed ha fatto benissimo. Fersino oggi è stata schierata dal primo momento perché anche lei merita di giocare questo tipo di partite. Chiaramente abbiamo dovuto rinunciare a Moki De Gennaro e sappiamo quanto vale sia dal punto di vista morale che tecnico. Una rinuncia pesante, ma ritengo che fosse giusto dare campo a Fersino che ha fatto benissimo in ricezione e forse avrebbe potuto far meglio in difesa. In generale possiamo dire che non è facile giocare contro questo Giappone ne tantomeno farlo con Moki in panchina. In definitiva però sono molto contento perché abbiamo vinto di squadra ma anche di staff che voglio ringraziare per come ha preparato questo difficilissimo match”.

Massimo Barbolini: “Sapevamo che per vincere con il Giappone serviva pazienza – ha ammesso il vice allenatore della nazionale femminile, Massimo Barbolini – e a maggior ragione stasera avendo affrontato il miglior Giappone visto ed affrontato negli ultimi anni. Abbiamo sofferto, lottato, annullato tre match point e portato a casa una vittoria pesante forse non giocando benissimo e questo non è per forza una cattiva cosa. Significa che siamo consapevoli della nostra forza così come che c’è ancora tanto su cui lavorare per crescere ulteriormente. Il giorno di riposo arriva al momento giusto dopo una partita molto dura sia dal punto di vista fisica che mentale. Adesso prepareremo al meglio la Cina per poi chiudere questa week ad Hong Kong”.

Stella Nervini: “è stata una partita molto emozionante anche dal campo – ha dichiarato la giovane schiacciatrice azzurra –. Portarla a casa al tiebreak annullando diversi match point è stato bello ma allo stesso tempo molto faticoso. Hanno giocato alla morte ogni pallone, difendendo alla grande e pressato tanto psicologicamente e tecnicamente. Abbiamo reagito ed a volte proposto la stessa moneta. Dal punto di vista personale ero emozionata all’inizia ma per fortuna mi sono liberata subito da quell’ansia anche grazie alle mie compagne che mi hanno messo nelle condizioni di far bene. Dopodomani con la Cina siamo attese da una partita altrettanto faticosa contro una squadra più fisica che richiederà un cambio di tattica e nuovi accorgimenti. Adesso riposiamo un po’ e da domani penseremo a come affrontare la Cina”.

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