A Genova si scopre il vero Lecce

219

Sudore, grinta, ardore agonistico, voglia di vincere…è questo il Lecce. Partita splendida degli uomini di De Canio che espugnano il Luigi Ferraris al termine di una gara interpretata perfettamente sotto ogni punto di vista.
Marassi si presenta una bolgia, col pubblico pronto a trascinare i doriani al ritorno alla vittoria in un match, quello contro i giallorossi, che può valere un intera stagione.

Anche i tifosi leccesi non sono da meno, anzi… Finalmente liberi di poter seguire la propria squadra (qualcuno deve un bel po’ di scuse), il popolo giallorosso dà l’ ennesima dimostrazione (semmai ce ne fosse ancora bisogno) di essere una delle tifoserie più calde e passionali d’ Italia, caratterizzato da un incredibile amore verso la propria squadra. Mille cuori salentini che oggi a Genova, hanno spinto i ragazzi alla vittoria, alla conquista di 3 preziosissimi punti in ottica salvezza.

Chi sospettava una “non – belligeranza” tra le due compagini è rimasto profondamente deluso. La Samp, nonostante tutto, ha probabilmente offerto la migliore prestazione della gestione Cavasin ma contro questo Lecce c’ era ben poco da fare.

I due allenatori presentano schieramenti simili. La Samp deve rinunciare all’ esperto Lucchini sostituito dal costaricano Martinez che, assieme a Volta e Gastaldello completa la linea difensiva. Cerniera centrale composta da Poli e dal nazionale Palombo, con Mannini e Ziegler sui lati e Guberti pronto a innescare l’ ariete Pozzi e Maccarone.

De Canio stupisce tutti ancora una volta e presenta Capitan Giacomazzi al centro della difesa a 3 al posto di Ferrario, per il resto viene confermata la squadra che ha battuto nettamente l’ Udinese domenica scorsa. Il ritmo gara è da subito molto alto, ambedue le squadre vogliono vincere, i doriani presentano un leggero predominio territoriale ma il Lecce è sempre pericolosissimo nelle ripartenze. E’ Mesbah con un fendente di sinistro a impegnare Curci nel primo difficile intervento. Dal canto suo, la Samp sfiora il vantaggio con Maccarone che defilato sulla sinistra, impegna severamente Rosati con un diagonale sul quale il portiere è superbo nella deviazione. Poi è Ziegler su punizione ad andare vicino al bersaglio grosso.

Ma il Lecce c’ è e al momento giusto punisce i padroni di casa: Di Michele conquista un angolo, dalla battuta successiva si scatena una mischia in area blucerchiata e proprio Re David è il più lesto di tutti ad impossessarsi della sfera e trafiggere Curci sul primo palo. Il Ferraris blucerchiato è ammutolito mentre fanno festa i tifosi leccesi.

Nella ripresa la Samp parte a testa bassa mentre il Lecce deve rinunciare dopo appena 5 minuti al baby Bertolacci vittima di un risentimento muscolare; al suo posto Donati che si posiziona largo a destra mentre Munari slitta nel mezzo.

Pericolosissima la Sampdoria che sfiora il pareggio con una conclusione da fuori di Guberti su cui è bravissimo Rosati che poi compie un autentico capolavoro sulla successiva ribattuta di Maccarone deviando la sfera con un tuffo in contro movimento. Parata da nazionale!

Proprio nel momento in cui il pubblico spingeva la Samp alla rimonta ecco arrivare il raddoppio giallorosso; combinazione tra i due tenori Jeda e Di Michele, quest’ ultimo imbecca Oliveira con un tocco delizioso; il primo tiro dell’ uruguaiano è rimpallato da un difensore mentre il secondo tentativo gonfia la rete doriana.

La Samp reagisce con veemenza, complici anche le mosse di Cavasin (dentro Macheda per Gastaldello) e al 24mo accorcia le distanze con Maccarone lesto a ribadire in rete dopo un’ azione convulsa sfruttando uno dei pochi errori (ma che errori) della difesa Salentina.

Ci pensa poi Mannini a dare una mano ai giallorossi, beccandosi dopo pochi minuti il secondo giallo per un fallo sull’ ottimo Jeda. In inferiorità numerica la Samp fatica a trovare varchi, nonostante Cavasin si giochi le ultime carte gettando nella mischia anche Biabiany al posto di Guberti. L’ ultimo brivido sampdoriano arriva al 90 con un inserimento di Palombo la cui girata di testa è però troppo centrale e non impensierisce Rosati.

E’ invece il Lecce a rischiare ripetutamente d’ infliggere il colpo del K.o ai blucerchiati, Di Michele prima e Donati poi (senza portiere) non riescono a realizzare la terza rete ma va bene così. Al triplice fischio del bravo Tagliavento esplode la gioia dei tifosi leccesi per questa fondamentale, bellissima vittoria. (peccato per qualche “biscottata” di troppo, vero Delio e Donadoni?).

Ora guai a sentirsi già salvi, ma sotto a preparare la sfida casalinga di domenica prossima col Cagliari, che dovrà necessariamente diventare la nostra finale di Champions.

[Paolo Cisternino – Calciomagazine.net]