Serie A

Abbonamenti: cosa succede se la stagione non finisce o se si gioca a porte chiuse

In caso di  sospensione definitiva dei campionati o di ripresa a porte chiuse, gli abbonati allo stadio hanno il diritto di chiedere il rimborso per la quota di abbonamento di cui non hanno fruito? La risposta é sì

L’incertezza sulla ripresa dei campionati di calcio, sospesi per emergenza Coronavirus, oltre a diritti tv e sponsor, investe anche la questione abbonamenti.

Ancora non si sà se si potrà tornare in campo per la stagione 2019/2020 e comunque, anche se il campionato dovesse ripartire, é difficile pensare che si possa riprendere a giocare a porte aperte. Due eventualità, quella di uno stop definitivo e quella della ripresa dei campionati a porte chiuse, che danneggerebbero i tifosi che ad inizio stagione hanno acquistato l’abbonamento per assistere alle partite casalinghe della propria squadra del cuore.

In caso di  sospensione definitiva dei campionati o di ripresa a porte chiuse, gli abbonati allo stadio hanno il diritto di chiedere il rimborso per la quota di abbonamento  di cui non hanno fruito?

La risposta é sì. I titolari di abbonamento potrebbero invocare l’applicazione del principio di eccessiva onerosità sopravvenuta previsto dall’articolo 1467 del Codice Civile e richiedere il rimborso del rateo dell’abbonamento per le partite che non fossero disputate o giocate a porte chiuse oppure potrebbero concordare con i club modalità per riportare in equilibrio le reciproche prestazioni contrattuali.

Marina Denegri
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Marina Denegri

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