Ag. Macheda: “Kiko è quello dell’Udinese, non quello del derby”

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Non sta attraversando un ottimo momento il nostro Kiko Macheda. Dopo il gol iniziale contro l’Udinese in Coppa Italia, il numero 41 blucerchiato ha disputato partite decisamente sottotono, culminate con la prova incolore nel derby e alla seguente tribuna a Firenze, domenica scorsa.

Giovanni Bia, agente del giocatore, ha parlato al sito de Il Secolo XIX in merito alla situazione del suo assistito:

“Che succede a Kiko? Niente. Succede che il ragazzo è partito molto, molto bene. Poi ha avuto una flessione. Normale. Quello che deve fare lo ha già detto Ferguson, io ho poco da aggiungere: allargare le braccia, usare i gomiti. È il consiglio migliore. Chicco sta bene, è contento, la piazza gli piace.

Nessun problema, davvero. In un mese, anzi meno, ha fatto cinque partite da titolare. Ora sta pagando fisicamente. Dal Macheda smagliante contro l’Udinese a quello involuto di oggi? Normale. Ha pagato fisicamente. Ha accusato lo sforzo. Contro l’Udinese e contro il Milan aveva fatto due partitone.

Sono cominciate ad arrivare telefonate di complimenti. Dal Milan, per esempio. Perché di nome lo conoscevano. Ma un conto è vederlo in tv, il ragazzo. Un conto, in campo. Ha fatto bene, poi è calato, ha rifatto bene in maglia azzurra. Ma ci sta, perché a Manchester giocava poco, poco. E poi, ha solo 19 anni.

Certo, era entusiasta di giocare con Pazzini. Ma non è un problema che Pazzini sia andato via. Cioè, lo è dal punto di vista che la squadra si è indebolita. Questo è un dato oggettivo. Ma Kiko non è condizionato e, tantomeno, demotivato. Deve sgomitare, come dice Sir Alex, perché a Manchester, dove c’era grande concorrenza, lo sapeva fare.

Ha bisogno di un po’ di tempo per trovare il ritmo migliore. Basta. E non deve avere fretta, ansia. Non deve dimostrare niente, quello che vale si sa. Deve solo maturare. La raccomandazione di Di Carlo (Allenarsi bene ndr)? È un modo per dire al ragazzo di stare tranquillo e lavorare. Di Carlo le fa a tutti queste raccomandazioni.

Lavorare e sgomitare? Poi a giugno tireremo le somme e vedremo. Kiko potrebbe restare ancora un anno perché la Sampdoria è la società giusta. Ma dategli tempo. Di una cosa sono sicuro: Kiko è quello dell’Udinese, non quello del derby”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]