AIC, Calcagno: “Occorre una ripartenza in contemporanea”

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Le parole del vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio 24.

ROMA – Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista alla trasmissione “Tutti Convocati”, in onda su Radio 24. Queste le sue parole: “Aldilà dell’evolversi di queste ore, la mia sensazione è che dovremo imparare a convivere col virus. Possiamo fare i primi passi per riprendere? Credo di sì, con la tutela della salute. Se non iniziamo a far fare allenamenti singoli e a scremare un po’ di preparazione ci toglieremo la possibilità di continuare le competizioni. Abbiamo bisogno di chi ci dica se questa prima fase si può riprendere e come”.

Calcagno ha, poi, aggiunto: “Il protocollo individuale c’è, va applicato e bisogna ricominciare. Ci sono società che non stanno convocando formalmente i calciatori e lasciano possibilità di praticare allenamenti singoli. Poi però bisogna ripartire assieme per non favorire nessuno e garantire la parità competitiva. Convocare su base volontaria è una forzatura già di per se, ma non mi risulta ci siano calciatori che si sono rifiutati di fare qualcosa. Spero che la convocazione su base volontaria non sia poi oggetto di contenzioso, vorrebbe dire non capire il momento. Prossimi incontri? I calciatori si aspettano che l’incontro non sia tra due entità una contro l’altra. Serie A genera entrate anche per le altre categorie. Far ripartire non significa ad ogni costo, è una forma di responsabilità anche verso gli altri”.