Albertini chiude al secondo extracomunitario, Lotito:”E’ un limite presente solo in Italia”

236

Ieri, il vice-presidente federale Demetrio Albertini, ha rilasciato una intervista dove, alla domanda sulla riapertura per un seconda casella disponibile per gli extra-comunitari in rosa, ha liquidato le pressanti richieste dicendo: “Ci sono altre emergenze, la Lega doveva chiederlo nei tempi e nei luoghi giusti. I calciatori aspettano ancora il contratto collettivo”. Pronte le repliche dei club di Serie A e del presidente della Lega di A che non hanno digerito le dichiarazioni. Ecco come ha replicato Beretta: “Considero le dichiarazioni di Albertini una brutta scivolata. Il secondo extracomunitario lo chiediamo da un anno”.

Anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha voluto dire la sua: “L’apertura al secondo extracomunitario è un’esigenza per ciascuna delle squadra di Serie A, non solo per quelle che giocano in Champions. Questo è un limite che c’è solo in Italia e ci penalizza nelle competizioni internazionali. L’accordo sul contratto collettivo e la regolamentazione degli extracomunitari sono questioni diverse”.

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, si trova d’accordo con le parole di Lotito e replica ad Albertini: “Non condivido molte cose. Non è vero che Lotito sia un ostacolo isolato. Siamo in tanti a pensarla come lui. Non possiamo accettare di fissare un contratto minimo a 40 mila euro, le squadre Primavera verrebbero a costarci milioni. La crisi mondiale impone a tutti di rinunciare a certi privilegi. I calciatori non possono pensare di essere gli unici a restarne immuni. Il secondo extracomunitario ridurrebbe i costi”. Questo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport.

[Ivan PantaniFonte: www.lalaziosiamonoi.it]