Anche il Lecce passeggia sul Bologna

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Finisce male, malissimo, con il Lecce seconda sconfitta consecutiva, quattro reti subite, zero realizzate, mentre in precampionato erano state solo vittorie. A Firenze poteva starci, giornata calda, squadra di livello e anche un pò di sfortuna, due reti su due tiri per i viola poi tutto in discesa  per i viola di Mihajlovic. Con il Lecce invece è stato un brutto campanello d’allarme: eppure anche in questo caso ci si è messa la sfortuna (a Firenze due pali, oggi un super Julio Sergio) con l’estremo difensore salentino che nel primo tempo ha parato tutto il parabile. Al 4° minuto il portiere brasiliano devia un tiro di Acquafresca a botta sicura, poi sventa una sassata di Diamanti e sempre su lancio dello stesso ex bresciano, salva su colpo di testa di Pulzetti, prima con la mano sinistra, poi con la destra.

A passare però è il Lecce che sfrutta la solita dormita della difesa felsinea con Giacomazzi, libero di appoggiare in rete indisturbato. Fino a quel momento un Bologna decente, nella ripresa, come a Firenze, il tracollo e il raddoppio del Lecce con Grossmuller, quando ormai la difesa era rientrata e aveva scongiurato un’altra occasione dei giallorossi. Bologna morto, arrendevole, in confusione, con Di Vaio emblema della remissività felsinea. E’ presto per fare processi, è presto per allontanare l’allenatore, certo è che ora alle porte c’è la trasferta di Torino, il match casalingo con l’Inter e ancora una trasferta a Udine. Il calcio è strano, la speranza è che non vinca sempre il migliore.

[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]