Arrivi e partenze forzate nella cantera del Milan

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Il Milan, dopo Taiwo e Mexes, ha acquistato in comproprietà dal Genoa per 5,5 milioni più la metà di Alexander Merkel, Stephan El Saarawy, 19 anni il 27 ottobre prossimo. Stephan è nato a Savona, da padre egiziano e madre savonese, nelle Nazionali italiane ha giocato nell’ Under 16 (8 partite e 4 gol), Under 17 (15 partite 1 gol), Under 18 (3-1), Under 19 (3-1). Nel Padova in serie B: 33 partite e 7 gol realizzati. La scheda del piccolo Faraone stilata dal suo allenatore Alessandro Dal Canto: “Stephan, carattere forte e determinato, è un esterno offensivo che si nuove bene pure in fase di non possesso palla. E’ dotato di qualità tecniche eccezionali. Ha colpi geniali da rifinitore e da finalizzatore.

A Padova è diventato un beniamino. Il ragazzo necessita di crescere e irrobustirsi anche se già adesso è difficile portargli via il pallone. Parte defilato e ha un’ottima progressione palla al piede. E’ destinato a diventare un grande campione. Un paragone? Il primo Kakà. ” Nota a margine: è pure un acceso tifoso del Milan. El Shaarawy è’ il migliore esponente dell’ultima generazione. Sempre in tema di giovani dalle grandi potenzialità mi chiedo perchè Simone Verdi, altro talento in erba patrimonio della società rossonera, invece di vivacchiare nella Primavera del Milan, non sia stato ceduto in prestito per consentirgli di maturare in contesti superiori. Certo, Simone fisicamente ha una struttura minuta ma il repertorio tecnico è fornitissimo. Essere rimasto nella Primavera probabilmente gli ha tolto motivazioni e stimoli, oltretutto ha ritardato di un anno il suo processo di maturazione.
A proposito di scelte che suscitano perplessità. Giovanni Stroppa, allenatore della Primavera, dopo due sole stagioni è stato esautorato. Di solito per realizzare un progetto di nuovo conio soprattutto a livello giovanile occorre concedere al responsabile tecnico un ragionevole lasso di tempo per costruire un gruppo in grado di esprimersi compiutamente.
Il Barcellona, ad esempio, con gli allenatori della cantera sottoscrive contratti quinquennali, periodo ritenuto ideale per valutare un completo ciclo di lavoro.
L’assunto è sempre stato: i risultati lasciano il tempo che trovano invece è decisamente più importante la valorizzazione dei giovani. Se vale tale criterio Giovanni Stroppa è in una botte di ferro. In effetti molti giovani della Primavera sono approdati in prima squadra (Strasser, Merkel, Beretta, Oduamadi) mentre altri (Calvano, Fossati, De Sciglio) entreranno nell’organico di Massimiliano Allegri. Siccome una spiegazione ufficiale non c’è stata allora si presume che siano state determinanti certe battute a vuoto (l’1 a 5 col Genoa nella Supercoppa, il deludente Torneo di Viareggio, l’eliminazione nei play off del campionato). Stroppa, però, nel suo primo anno alla guida della Primavera, ha vinto la Coppa Italia. Nella parte iniziale del campionato 2010-11 il Milan è stato deludente ( era settimo) poi nelle ultime 14 partite ha vinto (13 successi e 1 pareggio) e convinto giocando bene ed è risalito fino al secondo posto.

Negli ottavi delle fasi finali del campionato il team di Stroppa ha addirittura eliminato l’Inter sconfiggendola a Interello, dove i rossoneri non vincevano da tempo immemore. Si sussurra che tra i motivi, che hanno indotto ad allontanare Giovanni Stroppa, ci sia anche un mancato feeling con i giocatori.

Al suo posto subentra Aldo Dolcetti nella stagione 1988-89 compagno di squadra di Massimiliano Allegri nel Pisa. Domanda: chissà se anche questa comune militanza ha inciso sulla decisione di Filippo Galli e Mauro Pederzoli? Già, proprio Mauro Perderzoli che poi è stato ingaggiato dal Novara in serie A. Al suo posto è subentrato Riccardo Pecini, ex osservatore della Sampdoria, appena uscito dall’ultimo corso di Direttore Sportivo. La società rossonera ha deciso di investire nel settore giovanile budget sempre più consistenti. Si è passati dai 4,4 milioni del 2007 , ai 5 nel 2008, 6,1 nel 2009 e 7,6 nel 2010. L’ultimo motivo di grande soddisfazione è lo scudetto conquistato dagli Allievi, che bissano quello dei Giovanissimi ottenuto l’anno scorso. I ragazzi dell’ottimo mister Cesare Beggi hanno sconfitto in finale 1 a 0 l’Empoli con un gol del diciassettenne ghanese Kingsley Boateng, che non è parente di Kevin Prince. Kinsley è una seconda punta velocissima che può giocare anche sulla fascia laterale. Doverosa precisazione: la formazione è composta da ragazzi cresciuti nel vivaio milanista selezionati 3-.4 anni fa dall’indimenticato Francesco Zagatti, Mauro Bianchessi e Ruben Buriani.

[Tiziano Crudeli – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]