Atalanta, il punto: da rivedere l’approccio alla gara

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Quando una squadra tocca il fondo, va in ritiro per 3 giorni, è ultima in classifica, di solito, possono accadere due cose: o il fondo diventa baratro con conseguente rivoluzione, oppure si riescono a trovare motivazioni fisiche e psicologiche che portano sempre qualcosa di buono.

FAME E PANCIA PIENA – Così è stato per il Genoa, affamata di punti e meno per un’Atalanta dalla pancia piena che al momento veleggia pacifica a metà classifica senza doversi sbattere più di tanto, per raggiungere quel traguardo che tutti i tifosi gli chiedono da anni: l’Europa!

APPROCCIO ALLA GARA – L’approccio alla partita come spesso è accaduto in passato è stato piuttosto soft. Zero tiri in porta (anche per bravura della retroguardia rossoblu), zero occasioni pericolose e mai data la sensazione che potesse succedere qualcosa. Il gol del Genoa arriva grazie ad una ripartenza da calcio d’0angolo e per un intervento maldestro di Manfredini che serve un involontario assist a Bertolacci.

MANCANZA DEL FENOMENO – Nel secondo tempo, c’è stata la reazione ma il pareggio non è arrivato grazie ad un super Frey, ma anche a numerosi errori sottoporta di alcuni giocatori, uno su tutti quello di Raimondi, ma a lui non si possono chiedere gol. In queste situazioni, manca decisamente il giocatore che da solo ti dia la svolta alla partita, un Ibrahimovic per intenderci che sappia tirare fuori da solo il coniglio dal cilindro. L’Atalamnta ovviamente non ne ha di questi giocatori e per questo impatta in queste partite, gettando al vento 3 punti europei, ma che non scalfiscono minimamente l’obiettivo salvezza.

RIGORE – Ah, mi diranno perché non parlo del presunto rigore su Bonaventura. Come non ho commentato il rigore molto dubbio su Moralez con l’inter, non commento questo rigore molto dubbio su Bonaventura. Rivedendolo al replay resta il dubbio, figuratevi a velocità naturale. Siamo alle solite: ci vuole la moviola in campo, sennò saremo sempre qui a contare vittime ogni lunedi. Consolatevi, oggi siete in compagnia degli juventini

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]