Atalanta, il punto: soluzioni tattiche alternative

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logo-atalantaPREMESSA – Non ci capisco nulla di tattica e penso che Colantuono, ne sappia mille volte tanto, rispetto a tutti coloro che in questi giorni, si sono cimentati in formule matematiche, cercando la combinazione giusta in campo, come fosse una lotteria. Ho letto che un modulo come il 5-3-1-1, non permette a Bonaventura di giocare nel suo ruolo preferito, rischiando di perdere il valore del giocatore sul mercato durante la stagione. Ho letto che per adottare il 4-4-1-1, mancano le ali come lo era Schelotto e lo stesso Bonaventura. Ho letto che con gli esterni alti Del Grosso e Raimondi, si garantisce una buona copertura, ma in fase offensiva, non sono certo i giocatori adatti a questo ruolo. Insomma, la coperta, ovunque la tiri, lascia aperto qualche dubbio di formazione.

ESUBERO PUNTE E UN RITIRO A GIOCARE A BILIARDO? – Per di più, mi chiedo a cosa servono 700 attaccanti, se poi ora si andrà a giocare con una punta (Denis)?. Si è fatto un mercato per impostare la squadra con il 4-3-3 e dopo 180’, si è tornati indietro. Ma in ritiro cosa si è fatto per due mesi oltre a giocare a biliardo e rilasciare interviste in cui farsi scherzi da Pierino?

VALORIZZARE I GIOCATORI PER IL MERCATO – Con tutte queste analisi, più o meno condivisibili in mano, ho provato a ragionare su come incastrare giocatori come Bonaventura che dovrà giocare per forza, per questioni economiche,  perché ormai , nel calcio di oggi, gioca chi ha il valore di mercato più alto, e non di merita sul campo (vedi Cigarini, Denis, Bonaventura, inguardabili e nonostante tutto sempre presenti). Dunque, ricapitolando: Bonaventura DEVE giocare per forza, Denis, non ne parliamo nemmeno, sennò batte i piedi, Livaja lo si considera un fenomeno, che a mio avviso non è, per cui bisogna valorizzarlo, Il centrocampo a tre, è un dogma di Colantuono che non escluderà mai uno tra Cigarini (in sovrappeso e lento), Migliaccio (figlioccio) e Carmona, mentre in difesa, ci sono 4  centrali, per cui è dura scegliere chi lasciare fuori tra Yepes, Lucchini, Stendardo e aggiungiamoci Canini. A sinistra, c’è l’affollamento con Bellini, Del Grosso e Brivio. A destra, vorrei capire se Nica è stato preso come un profugo rumeno o per giocare. Che fare allora?

TREQUARTISTA CON IL 4-3-1-2 – Da tutte queste considerazioni, si potrebbe adottare un modulo con il trequartista in fase di possesso, con un centrocampo a 3 e Bonaventura trequartista alle spalle di Livaja e Denis, oppure Moralez trequartista e Bonaventura utilizzato come mezz’ala. In fase di non possesso, il trequartista scala a centrocampo (Bonaventura va a fare l’esterno), e Livaja rientra sul portatore di palla, trasformando il modulo in un 4-4-1-1 più coperto. Se si vuole, ci sarebbero anche Giorgi e Brienza da utilizzare come interni ed esterni di centrocampo. Insomma, di possibilità per far giocare chi DEVE giocare, ce ne sarebbero, ma il 5-3-1-1 lo ritengo un modulo noioso, ultra difensivistico di chi forse sente ancora insicurezza nel sviluppare gioco. Vedremo domenica con la Fiorentina che se pur falcidiata da infortuni e squalifiche, verrà a Bergamo a fare la partita. Perché subirla e non farla?

DOVE ARRIVERÁ L’ATALANTA?- Mi hanno scritto alcuni lettori, chiedendomi un pronostico sul campionato dei nerazzurri. Non ami fare pronostici, però è facile parlare con il senno di poi, per cui mi sottopongo volentieri al giochino, prestando il fianco a chi se ne sta comodamente seduto in riva al fosso, ad aspettare la fine del campionato per tirare le somme.

LA CLASSE MEDIA – Ho notato che quest’anno è sparita la classe media. Ci sono 7-8 squadre  che lotteranno per i posti che contano e altre 10-12 tutte a rischio retrocessione. Comprese squadre più blasonate come Parma, Catania e Genoa ad esempio. Ho notato in queste prime giornate, squadre davvero scarse come la Sampdoria, Catania (ha venduto i gioielli e non li ha sostituiti), il Sassuolo che fa una fatica infernale a segnare, il Bologna che se non gira Diamanti, è una squadra con carenze strutturali notevoli. Verona e Livorno, squadre discrete, ma le voglio vedere sulla lunga distanza.

Come l’anno scorso, penso che si salverà chi avrà una parvenza di gioco superiore alle altre pretendenti alla salvezza, ma nel caso dell’Atalanta, ricalcherà il campionato della passata stagione, dove più che salvarsi per meriti propri, lo farà per demeriti altrui. Le 4-5 squadre dietro andranno a gattoni e ai nerazzurri sarà sufficiente adeguarsi camminando a passo svelto fino a febbraio e poi mettersi in poltrona e vivere di rendita cominciando a fare i soliti calcoli del farmacista.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]