Inter: stretta finale con Thohir?

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logo-interCi siamo. O almeno così pare. Anche ieri Massimo Moratti ha dato ‘buca’ a quanti lo attendevano al varco all’evento Pirelli. Il presidente nerazzurro è all’estero e, secondo i bene informati, si troverebbe proprio a Londra. Nella capitale inglese, non solo il numero uno interista, ma anche gli studi legali che – coincidenza – da mesi sono al lavoro sulla cessione delle quote alla cordata indonesiana. Chiusura imminente?

TUTTI A LONDRA – La conferma arriva direttamente dalla Gazzetta dello Sport. “Il numero uno nerazzurro è infatti rimasto anche ieri a Londra, dove si trova da inizio settimana, moltiplicando le suggestioni che (malgrado lì viva il figlio Giovanni e ci siano interessi legati alla Saras) lo vogliono alla stretta finale per l’eventuale cessione del 70% delle quote dell’Inter a Erick Thohir. Anche perché da ieri c’è almeno un’altra certezza: lunedì hanno lasciato Milano per trasferirsi all’estero – con ogni probabilità appunto nella capitale inglese – anche gli avvocati degli studi legali, ovvero Cleary&Gottlieb per Moratti e Jones Day per il magnate indonesiano”.

DUE NODI – Ora si attende l’arrivo di Erick Thohir per il (decisivo?) terzo faccia a faccia. I nodi, sostanzialmente, riguardano il nuovo assetto dell’organigramma societario e ancora la Gazzetta dello Sport ne evidenzia due: “E’ vero che con Moratti non si può escludere mai nulla, al limite neanche un clamoroso dietrofront, ma in realtà il presidente nerazzurro sta soprattutto valutando nei dettagli le condizioni migliori, a tutti i livelli, per cedere il club. Comprese le garanzie che il figlio AngeloMario mantenga una carica esecutiva (al momento è vicepresidente) e che alla famiglia – oltre a due posti nel futuro Cda – rimanga il potere di veto su alcune decisioni”.

TEMPI STRETTI – Ma i tempi ora sono davvero stretti, perché entro fine settembre dovranno arrivare le firme: al contrario, non ci sarebbero i tempi tecnici per il passaggio di quote prima dell’assemblea dei soci in programma nell’ultima settimana di ottobre, in cui ci sarà bisogno di deliberare la ricapitalizzazione per ripianare la perdita tra i 70 e gli 80 milioni. O dentro o fuori.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]