Bari: è scaduto il 4-2-4

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E’ stato il marchio di fabbrica per almeno tre anni, da dicembre del 2007 ai primi di questo scalognato 2011. il 4-4-2 con due esterni che diventavano attaccanti aggiunti, trasformandosi in 4-2-4, è stato il modulo di tanti successi del Bari, dalla prima mezza stagione di Antonio Conte sino all’avvento del promulgatore di tale tattica, Giampiero Ventura.

Dalla trionfale cavalcata in A di due anni fa, sino allo scorso anno col tecnico di Genova, gli avversari sono stati mietuti (quasi tutti) senza remore; forti i giocatori del Bari che con questo modo di approcciare le gare non ce ne fosse per nessuno.

Eppure quest’anno, scusa degli infortuni a parte, è stato spesso additato come una delle cause di questo insuccesso. La prevedibilità delle movenze dei biancorossi, ormai studiate ed assimilate da tutti gli avversari, hanno fatto si che divenisse criticabile questo tipo di gioco.

Dapprima si è passati da Conte a Ventura come giusta consecutio visto il mister salentino aveva studiato ed assimilato proprio dal Pisa questo modulo, poi con lo stesso Ventura si è approfondito il discorso che poi è stato miserabilmente criticato dai più in questo momento di difficoltà. Kamata, Rivas, Alvarez, Koman alcuni degli interpreti, frecce pronte a lanciarsi verso il fondo per crossare a centro area o pronte all’uno-due per concludere verso la porta avversaria. Ricordi. Adesso con l’avvento del traghettatore Bortolo Mutti si parla una lungua diversa, il 4-3-1-2.

Spariscono i lottatori delle fasce e si gioca col trequartista (spesso Bentivoglio), più una diga formata da tre mediani che variano, purtroppo, tutte le domeniche. Abituati ad certo gioco, cambiare in corsa non è mai facile, nel caso del Bari è più dannoso che proficuo. Al di là dello stato di forma, dover guardare la panchina del Bari e scorgere Alvarez e Rivas che guardano la partita non è bel segnale. Adesso si pensa alla ricostruzione, o almeno così si paventa in giro, ma che si torni alla vittoria col 4-2-4 una necessità per Bari e la sua squadra.

[Renato Chieppa – Fonte: www.tuttobari.com]